LECCE – Il trequartista dell’U.S. Lecce Juan Ignacio Surraco si è presentato oggi pomeriggio davanti ai giornalisti che lo attendevano nella sala stampa “Sergio Vantaggiato” dello stadio “Via del Mare” per analizzare il ko contro l’Andria e, soprattutto, per parlare della prossima sfida che attende domenica sera i giallorossi di mister Asta a Castellammare di Stabia.
L’uruguaiano ha spiegato che, da quando è in Italia, spesso il suo impiego è stato quello di esterno destro di centrocampo nel modulo 4-4-2, ma di sentirsi molto più a suo agio da trequartista. In effetti, nella gara d’esordio in campionato contro l’Andria, l’ex calciatore del Modena ha inizialmente giostrato proprio in quel ruolo rivelandosi uno dei più positivi del match tra i suoi. Nel secondo tempo, invece, il tecnico lo ha schierato da esterno passando appunto ad un più razionale 4-4-2 e lì ha reso un pizzico in meno, patendo un comprensibile calo di condizione dopo aver corso e lottato su ogni pallone per oltre un’ora.
Impossibile non far cenno della debacle casalinga che ha lasciato molto amaro in bocca: “Quella sconfitta è una ferita ancora aperta. Per fortuna nel calcio c’è subito una prova d’appello che offre la possibilità di prendersi una rivincita e tutti in squadra abbiamo voglia di riscatto”.
Giocare contro una diretta concorrente per la promozione in Serie B è comunque un bell’impegno: “La Juve Stabia giocherà in casa, viene da una sconfitta come noi ed il suo pubblico si aspetta un’immediato riscatto, ma non abbiamo timore. Queste sono le partite più belle”.
Per Surraco con l’Andria è stato l’esordio assoluto in Lega Pro ed allora ecco che è l’occasione per parlare delle peculiarità che ha riscontrato: “In questo torneo ho già capito si gioca un po’ meno e ci sono molti più contrasti fisici…”
Parlando infine dei tifosi del Lecce, il centrocampista sudamericano ha affermato: “Trovarsi davanti ad oltre 10.000 spettatori era un spettacolo di ben altra categoria. Il pubblico del Via del Mare non è certo da Lega Pro. Neppure in Serie B si assiste spesso ad una simile cornice”.