Nessun commerciante può più vietare l’ingresso ai cani accompagnati dai loro padroni e provvisti di guinzaglio e museruola. Questo è stato già assodato da tempo. Ma, da oggi, il nucleo di Guardie Ecozoofile Comunali “Guardie per l’Ambiente”, istituito in seno all’Assessorato alle Politiche Ambientali di Andrea Guido, intende far rispettare pienamente il Regolamento Comunale per la Tutela ed il Benessere degli Animali per ciò che concerne, in particolar modo, l’art.24, e chiede a gran voce a tutti gli esercenti leccesi di rimuovere gli obsoleti cartelli che vietano l’ingresso ai cani dalle vetrine dei propri esercizi.
Secondo quanto prevede la norma comunale, infatti, i cani, accompagnati dal proprietario o detentore a qualsiasi titolo, se provvisti di guinzaglio e museruola, a patto che non sporchino e che non creino disturbo o danno alcuno, hanno libero accesso, a tutti gli esercizi pubblici situati nel territorio del Comune di Lecce. E’ facoltà, però, del titolare del pubblico esercizio non ammettere gli animali al proprio interno solo previa comunicazione al Sindaco. Ed è proprio l’esistenza di questa comunicazione che è oggetto dei controlli delle guardie ecozoofile in quegli esercizi che ancora espongono il divieto.
Appena un anno fa’ – commenta l’Assessore Andrea Guido – in occasione dell’ultima giornata di Host, la Fiera Internazionale dell’Ospitalità Alberghiera, è stato presentato dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) il Manuale di Corretta Prassi Operativa per Ristorazione, Gastronomia e Pasticceria. Il manuale contiene anche nuove disposizioni legate all’accesso dei cani all’interno di bar, locali e ristoranti; i cani, accompagnati dai loro padroni e provvisti di guinzaglio e museruola, hanno libero accesso nei pubblici esercizi in genere, in linea con le disposizioni europee in materia a cui anche l’Italia pian piano si sta adeguando. Si è stabilito finalmente che non ci sono motivi igienici per impedirne l’accesso, con la sola eccezione, ovviamente, dei locali in cui si cucina o si preparano alimenti e bevande. Ma, a parte questa restrizione, frutto anche di buon senso, dallo scorso ottobre Fido non deve più stare in mezzo a una strada in attesa del suo padrone, così come avviene in tutta Europa già dal 2004. Il manuale – continua Guido – è stato redatto con il Ministero della Salute e dunque rispetta tutte le disposizioni di legge. Non solo. Queste nuove direttive hanno il potere di superare gli eventuali divieti stabiliti dalle ordinanze comunali. E per questo dovrebbero anche essere rimossi i cartelli ‘Qui io non posso entrare’” .
L’Assessore Guido, quindi, ancora una volta si schiera al fianco degli animalisti e di tutti coloro che posseggono animali d’affezione, prendendone le difese e difendendo le loro posizioni. Ma, allo stesso tempo, precisa che per quanto riguarda i supermercati alimentari la questione è leggermente più complicata. “Gli animali domestici – dichiara l’assessore – non possono entrare nei luoghi nei dove materialmente si conserva o si confeziona o si produce cibo”.
“La legislazione italiana e quella comunitaria – continua Andrea Guido – vietano l’ingresso agli animali domestici esclusivamente nei luoghi in cui si preparano, manipolano o si conservano alimenti ma lasciando facoltà al titolare/gestore di consentirne o meno l’accesso in tutte le altre aree di esposizione di alimenti protetti, comprese quelle destinate alla cessione di prodotti preincartati.