LECCE (di Salvatore Sergio Costa) – La potenza è nulla senza controllo. Lo slogan è quello coniato alcuni anni fa da un noto brand di pneumatici. Quello slogan, Mfamara Njie, 17 anni ancora da compiere, astro nascente dell’atletica azzurra, se l’è cucito addosso. I suoi pneumatici sono le scarpette che calza a quei piedi veloci che lo spingono con passo progressivo ed adrenalinico verso vittorie prestigiose. Di potenza, il ragazzino originario del Gambia ed ora residente a San Cesario, ne ha tanta ed altra ne immagazzinerà in quelle gambe nate per correre. Ma Mfamara Njie non è solo esplosione muscolare, è anche e soprattutto cervello, con il quale controlla ogni situazione di gara, ragionando e gestendo tutte quelle situazioni che di volta in volta si presentano in una competizione, si tratti di una gara su pista, di una 10 chilometri su strada o di un cross di 6 chilometri. Lo ha fatto nelle gare sul tartan di Brindisi e Bari, nei 1500 e 3000 metri, uscendo vittorioso, poi l’ha fatto ancora, e qui la vittoria ha il sapore del prestigio, nella 58^ edizione del Cross del Campaccio, gara internazionale di Corsa campestre che si è svolta dieci giorni addietro nel circuito a due passi da Milano e dove in gara, nelle categorie di appartenenza, c’erano i big della specialità, tra cui l’italiano Daniele Meucci, fresco del titolo di campione europeo di Maratona.
Mfamara, nonostante la giovane età, mantiene un profilo basso, come fosse un campione navigato. Nessun volo pindarico, nessuna camminata a testa alta per mostrare la corona di vincitore. Resta umile, discreto, legato a quei valori dell’amicizia e della famiglia che oggi nel mondo dello sport milionario si sono ormai quasi del tutto persi. Arrivato in Italia da poco, Mfamara è stato tesserato con la società ASD Tre Casali di San Cesario, presieduta da Gigi Renis. “Sono contento di questa sistemazione, sono persone eccezionali”, dice la promessa dell’atletica italiana. Il neo-vincitore del Cross del Campaccio, in Gambia si era già fatto notare per le sue prestazioni in pista: “Ho disputato alcune gare in pista, con buoni risultati. Poi sono arrivato in Italia ed anche qui ho iniziato a correre sul tartan, ottenendo anche delle vittorie, come a Brindisi e Bari”. Non vive di sola atletica Mfamara ma soprattutto di amicizia e studio: “Il mio tempo fuori dagli allenamenti lo trascorro parlando cin i miei familiari e con i miei amici. E poi c’è lo studio, che è importante nella vita”.
Mfamara Njie ha i piedi ben piantati per terra, pronti a farli scattare solo quando deve dedicarsi agli allenamenti quotidiani a cui si sottopone sotto l’attenta guida di Gianmarco Buttazzo, anche lui grande campione dell’atletica nazionale e salentino doc (Buttazzo è campione italiano dei 10.000 metri e nel suo palmares vanta una serie di successi e prestazioni di tutto rispetto, per ultimo il 10° posto assoluto conseguito proprio al Campaccio di Milano). “Gianmarco è un grande professionista – dice Mfamara – sempre attento e pronto a seguirmi passo passo in ogni mio allenamento; è una persona eccezionale che mi sta facendo crescere e che mi sta dando l’opportunità di conseguire risultati così importanti”.
Potenza e controllo, dicevamo. Ecco cos’è Mfamara Njie, astro nascente dell’atletica italiana su cui si sono posate le attenzioni della Federazione e di tutti gli addetti ai lavori. Domani l’atleta tesserato con la Tre Casali di San Cesario sarà di nuovo in gara ed ancora una volta in un cross, il “Cross del Salento”, manifestazione giunta all’undicesima edizione ed organizzata dalla società Atletica Capo di Leuca di Luca Scarcia, campione italiano di Corsa in Montagna, che si svolgerà a partire dalle 9:00 ad Ugento.