maglia arbitro ufficialeLECCE (di Tommaso Micelli) – È passata una sola settimana dalla vile aggressione avvenuta, durante la partita di Seconda Categoria Cavallino-Cutrofiano, ai danni di un giovane arbitro della sezione di Lecce e già ci troviamo di fronte ad un altro episodio in cui, in barba ad ogni principio di lealtà che dovrebbe costituire la stella polare di ogni sport, a farne le spese è un altro giovane arbitro, questa volta della sezione di Casarano.

La cosa più grave è costituita dal fatto che ieri l’aggressione sia avvenuta nel corso di una partita del Campionato Giovanissimi Regionali (tra Tricase e Sportinsieme Sogliano) in cui gli atleti sono ragazzini di nemmeno 15 anni che andrebbero educati a livello comportamentale prima ancora che tecnico e sportivo e mai dovrebbero assistere a scene di violenza. Soprattutto se c’è il proprio padre nel ruolo di protagonista.

Pare che la causa del diverbio tra il genitore ed L. D. S., appena diciottenne della sezione di Casarano, sia stata una decisione del giovane direttore di gara (arrivata nel corso della rimonta tentata dal sogliano che partendo da un secco 3-0 si era già portato sul 3-2) su cui i presenti avrebbero avuto qualcosa da ridire. Solo qualche decina di spettatori presenti, ma uno in particolare ha deciso di entrare in campo ed aggredire l’arbitro prima verbalmente e poi fisicamente con qualche schiaffo. Sono stati alcuni dirigenti, insieme al padre del direttore di gara, a soccorrere il ragazzo che è stato condotto nel vicino ospedale “Cardinale Panico” di Tricase e, per fortuna, se l’è cavata con una prognosi di tre giorni.Logo Fischietto_Cartellini

In una giornata così buia per lo sport dilettantistico, una lezione è arrivata proprio dal figlio dell’aggressore che, scoppiato in lacrime, ha chiesto scusa all’arbitro per l’inopportuno gesto del padre che, si spera, avrà imparato qualcosa dal figlio.

Dalla sezione di appartenenza dell’arbitro sono pervenuti attestati di stima e vicinanza mentre, dalla società del Sogliano, sono pervenute le scuse del presidente che si dissocia dal gesto inconsulto ed esprime soddisfazione per l’atteggiamento del proprio giovane tesserato definito “moralmente sempre bravissimo”.

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