LECCE – Paolo Pagliaro, presidente del Movimento Regione Salento, è intervenuto in merito alla questione della Statale Maglie –Leuca, la 275, esprimendo preoccupazione e promettendo impegno da parte del suo Movimento per smuovere i politici locali a stare attenti ad aiutare il territorio a non perdere quei fondi necessari alla realizzazione di una infrastruttura basilare per il Salento.
“La statale Maglie-Leuca ritengo sia l’emblema di tutte le battaglie per il Salento perché racconta non solo l’inedia della politica degli ultimi 20 anni, ma anche quel bisogno concreto di una ‘Regione del territorio’ che sappia finalmente difendere i diritti dei suoi cittadini. Abbiamo alle spalle anni di lotta per la 275 e chissà quanto dovremo ancora aspettare, mentre il resto della Puglia non ha dovuto neppure chiedere per statali a quattro corsie che garantissero la sicurezza della circolazione stradale”. Afferma Paolo Pagliaro che poi continua: “Adesso si paventa anche il rischio della perdita dei fondi in virtù dello Sblocca Italia. Oltre al danno, la beffa. È come se per le istituzioni, da Roma a Bari, il Salento non avesse bisogno di infrastrutture e questa è una lesione dei diritti dei cittadini trattati come se fossero di serie ‘b’. Una disattenzione, un’ingiustizia insopportabile per la quale, come Movimento Regione Salento, daremo battaglia sostenendo la necessità delle quattro corsie fino a San Dana. Mi auguro che la politica, però, non strumentalizzi uno degli interventi più importanti e attesi dal Salento per le primarie e le elezioni. Il progetto definitivo, poi, ha recepito tutte le proposte per la riduzione dell’impatto ambientale contenute nell’accordo tra Ministero delle Infrastrutture, l’Anas, la Regione Puglia e la Provincia di Lecce del 3 marzo 2011. Si tratta di una battaglia vinta per tutti gli ambientalisti come noi e che ci consente di guardare avanti con fiducia. È il momento che tutta la politica, da destra a sinistra, si mobiliti con determinazione – conclude – e mi auguro che i parlamentari del territorio sappiano far valere le ragioni di una battaglia giusta per la quale lottiamo ormai da troppo tempo”.