LECCE (di Italo Aromolo) – Turno da spettatore per il Lecce di Franco Lerda, che, incamerati i 3 punti a tavolino contro la radiata Nocerina, resterà a guardare da casa le altre gare della 30esima giornata del Girone B di Prima Divisione. Diversamente dal solito, il palinsesto di giornata non propone particolari scontri al vertice, ma offre una serie di interessanti scontri testa-coda, da cui è lecito aspettarsi sorprese visti i primi caldi di stagione e una fisiologica stanchezza fisica che, a questo punto della stagione, potrebbe giocare brutti scherzi alle compagini più quotate, sovvertendo completamente i valori in campo.
In un finale di campionato senza esclusione di colpi, i riflettori sono tutti puntati sulle due battistrada Frosinone e Perugia che, appaiate rispettivamente a quota 58 e 53 punti in classifica, sono impellentemente chiamate al successo per accelerare sulla via della promozione e tenere lontano il prepotente ritorno del Lecce, fermo al terzo posto a quota 52 (anzi 55…)
Il compito più arduo spetta indubbiamente al Frosinone, che dovrà vedersela tra le mura amiche con una delle squadre più in forma del momento, la Salernitana di mister Angelo Gregucci: i campani, pienamente coinvolti nella lotta play-off e senza margini di errore, avranno altissime motivazioni nel portare a casa almeno un pari dalla trasferta in terra toscana, con l’obiettivo di difendere il nono posto dal lanciatissimo Grosseto di Leandro Acori, atteso dalla trasferta di Pagani contro l’ultima in classifica, nonché prossimo avversario del Lecce tra una settimana esatta. D’altro canto, la formazione laziale, forte di uno strepitoso ruolino casalingo che l’ha vista vincere 12 delle 14 gare disputate, ha il dovere di vincere ma soprattutto di convincere, per scacciare la pioggia di critiche e sospetti abbattutasi sugli uomini di Stellone dopo la contestatissima vittoria di Gubbio (gol del 3-2 al 97’, con due espulsioni a favore scaturite da un palese gesto di antisportività da parte dei “canarini”). Privi del portiere Zappino (squalificato) e dell’attaccante Cesaretti (infortunato), i ciociari avranno il dente avvelenato per la sconfitta nella gara di andata allo stadio “Arechi”, maturata negli ultimissimi minuti grazie ad un gol del granata Mendicino.
Trasferta in terra marchigiana per il Perugia, che andrà a giocarsi sul campo del rivitalizzato Ascoli le residue speranze-promozione: l’ampia differenza di caratura tecnica tra le due squadre, esemplificata dai 42 punti di distacco in classifica, potrebbe assottigliarsi notevolmente in virtù, da un lato, del periodo di ingolfamento che stanno vivendo gli uomini di Camplone (1 punto nelle ultime 3 trasferte) e, dall’altro, del grande entusiasmo che sta trascinando i giovani bianconeri di Flavio Destro, reduci da due imposizioni casalinghe consecutive contro Viareggio e Pisa, soltanto parzialmente annebbiate dalla pesante debacle rimediata a Pontedera nell’ultima giornata (5-0).
La quarta forza del campionato, il Catanzaro di Oscar Brevi, cercherà di perpetuare l’imbattibilità della propria porta (giunta al tempo record di 650 minuti) ospitando al “Ceravolo” un Gubbio decimato dalle squalifiche ma fortemente voglioso di riscatto dopo la sconfitta-beffa contro il Frosinone, con la speranza, non tanto remota, di agguantare il nono posto (l’ultimo utile per l’accesso agli spareggi) attualmente occupato dal Pontedera e distante solo 5 punti. I destini di questa gara si incrociano con la sfida d’alta quota tra L’Aquila e Pontedera, in cui i rossoblù abruzzesi si contenderanno a distanza con il Catanzaro la quarta posizione, che garantisce il non trascurabile vantaggio di giocare in casa la gara unica dei quarti dei play-off, mentre i granata toscani dovranno ben guardarsi da eventuali passi falsi che favorirebbero il ritorno in chiave play-off delle dirette inseguitrici, Gubbio in primis.
Non perde il suo fascino perenne il derby toscano tra Pisa e Prato, che andrà in scena alla “Arena Garibaldi” per la 25esima volta nella storia: può essere la partita dagli stimoli giusti per far ripartire due compagini reduci da un periodo di magra dal punto di vista del gioco e dei risultati; se in casa Prato si vuol tornare a far punti dopo le due sconfitte consecutive contro Lecce e Frosinone, a 60 chilometri di distanza c’è grande curiosità per il debutto in panchina di Leonardo Menichini, storico vice di Carletto Mazzone chiamato a sostituire l’esonerato Ciccio Cozza per sovvertirne il pessimo trend di risultati che negli ultimi tempi ha fatto precipitare di diverse posizioni in classifica i nerazzurri (l’ex centrocampista del Lecce aveva raccolto soltanto 1 punto nelle ultime 3 partite).
Si chiude con Barletta-Benevento la giornata che vedrà il riposo del Viareggio di Cristiano Lucarelli: attenzione focalizzata sulla banda-Brini, che negli ultimi tempi sembra aver perso lo smalto e la brillantezza che la avevano caratterizzata nelle primissime uscite sotto la guida tecnica dell’ex Carpi: sei turni senza vittoria sono troppi per una squadra dal potenziale così elevato come quella campana, che nella città della Disfida cercherà di riprendere la marcia per presentarsi all’appuntamento nella migliore condizione psico-fisica.
Di seguito il programma completo della 30esima giornata (da oggi entra in vigore il nuovo orario per le gare di Lega Pro, che avranno inizio non più alle ore 14:30 ma alle 15:00):
- Ascoli-Perugia (h. 15:00, stadio “Del Duca”)
- Barletta-Benevento (h. 15:00, stadio “Puttilli”)
- Catanzaro-Gubbio (h.15:00, stadio “Ceravolo”)
- Frosinone-Salernitana (h.15:00, stadio “Matusa”)
- L’Aquila-Pontedera (h.15:00, stadio “Fattori”)
- Paganese-Grosseto (h.15:00, stadio “Torre”)
- Pisa-Prato (h. 15:00, stadio “Arena Garibaldi- Romeo Anconetani”)