LECCE (di Carmen Tommasi) – Il cuore. L’impegno. L’audacia. Il gruppo. L’allenatore. Una vittoria importante quella del Lecce contro la Salernitana, arrivata al 94’ grazie ad una deviazione tanto fortuita, quanto propizia della barriera, frutto di una prestazione equilibrata ma soprattutto, voluta, meritata e centrata con cuore, impegno, audacia e con la forza di un gruppo unito, volenteroso e guidato da un tecnico che ha ridato stima ed equilibrio tattico a dei giocatori che, prima del suo arrivo/ritorno, avevano l’umore sotto i tacchi per un inizio di campionato che somigliava ad un inaspettato film horror.
Il Lecce, adesso, è una squadra che all’improvviso ha deciso di cambiare l’andamento della propria stagione: dopo 5 sconfitte di fila, è arrivata la svolta con 8 risultati utili consecutivi, interrotti dalla “discussa” debacle di Frosinone e con la marcia positiva ripresa nella gara di recupero a Nocera Inferiore, l’ultima dell’anno appena trascorso. Il 2014 è poi iniziato nel migliore dei modi: battendo 2-1 la squadra di Carlo Perrone.
Ora i giallorossi sono a quota 27 punti, solo uno in meno rispetto all’Aquila, prossimo avversario che impegnerà in trasferta capitan Miccoli e soci. La squadra abruzzese viene da uno 0-0 fuori casa che sa alquanto di amaro contro il Prato: nel corso nel match alcune volte sono stati i padroni di casa a brillare per le occasioni e per il possesso sul campo, ma subito dopo è stata di nuovo L’Aquila ad avere la meglio e a dominare.
Nella seconda gara del nuovo anno, entrambe le squadre, per motivi diversi, puntano al risultato pieno; da oggi il Lecce ritornerà al lavoro per preparare la prima trasferta dell’anno. Match in cui mister Franco Lerda ritroverà Stefano Salvi che ha scontato la giornata di squalifica e spera di recuperare gran parte degli acciaccati, a partire dal ritorno in difesa di Gilberto Martinez, “El Tuma“.