LECCE – Mentre il Lecce e la sua dirigenza vanno avanti a lavorare per cercare di completare la rosa in mano a mister Eusebio Di Francesco, i tifosi e gli addetti ai lavori analizzano la situazione della compagine giallorossa a circa tre giorni dalla primissima stagionale di Coppa Italia contro la Juve Stabia. Anche Raimondo Marino, ex difensore del club salentino dal 1989 al 1991, ha voluto dire la sua su differenti temi legati alla squadra di Falcone e compagni.
Queste le parole di Marino, partito da un’opinione sul cosiddetto bel gioco: “Le statistiche ti dicono che con il possesso palla non vinci le partite, le vinci quando gli attaccanti ricevono palloni il più possibile. Si è visto cosa ha fatto il Chelsea al Mondiale per club, 2 giocatori forti in avanti e due tocchi subito in favore delle punte, ai tifosi il bel gioco non interessa, gli importa vincere. Il difensore, quando arriva un cross verso la sua porta, deve innervosire l’attaccante e così facendo può guardare la palla, dato che grazie al contatto fisico sa dove sta l’avversario. Questo oggi non avviene perché i difensori non sono abituati a marcare a uomo e quindi si fanno trasportare dalla palla perdendo l’avversario. Camarda? Ho sentito dire che potrebbe giocare sulla fascia, ma il mio amico De Vecchi, ex responsabile delle giovanili del Milan, mi ha detto che può fare l’attaccante centrale o giocare con un’altra punta. Il ragazzo è più bravo nel vedere la porta che nel saltare l’uomo ma in una squadra che deve salvarsi però non è facile, non arrivano tanti palloni“.