LECCE – Matías Pérez è pronto per immergersi nell’avventura al Lecce, squadra che gioca ben lontano da casa sua e che rappresenta dunque un grandissimo salto per la sua giovane carriera. Il centrale difensivo classe 2005 è infatti in arrivo dal Curicó Unido, formazione di Serie B cilena che dovrebbe incassare attorno ai 700mila euro più un bonus sulla futura rivendita per il proprio talento, che ha confidato le sue prime emozioni sul trasferimento alla radio locale VLN Radio.

Queste le parole di un entusiasta Pérez prima di lasciare il Sudamerica in direzione Salento: “Sono molto felice, ho ricevuto la notizia circa una settimana fa, io ed il mio agente ne abbiamo parlato con la mia società e, grazie a Dio, tutto si è risolto da potermi mettere in viaggio per l’Italia, sottopormi alle visite mediche e a tutto il resto che faremo ora, così potrò poi firmare il contratto con il nuovo club. Non ho ancora avuto contatti diretti con nessuno del club giallorosso, ma i miei rappresentanti si stanno occupando di tutto, io mi sono informato sulla città, ho visto lo stadio dove gioca il Lecce ed è tutto molto bello. Lottare per un posto da titolare? Certo, è quello che voglio, giocherò bene le mie carte e mi allenerò duramente, magari ci sarà una fase in cui dovrò integrarmi, imparare la cultura e la lingua più di ogni altra cosa. Ma poi, quando si tratterà di calcio, darò il massimo per avere la possibilità di affermarmi in squadra. Cos’hanno visto in me? La verità è che mi seguono da un po’, in base a quello che mi hanno detto i miei rappresentanti, mi hanno detto di avermi visto ai Campionati Sudamericani Under 20 e che mi apprezzavano come giocatore, quindi la mia speranza è che io possa arrivarci e fare bene. Riguardo gli esordi, ovviamente vuoi sempre pensare di potercela fare, ma è molto difficile. Ricordo i miei primi allenamenti a 15 o 16 anni, quando mi hanno portato ad allenarmi con la squadra. Pensavo ancora che sarebbe stato molto difficile arrivare dove sono ora, a dire il vero, ma è tutta una questione di mentalità. L’anno scorso è stato molto positivo per me e sono molto grato agli allenatori che mi hanno visto in quel momento, Mister Bozán è stato molto importante per me ed ha lottato per farmi entrare in squadra. In quelle prime partite, mi sentivo ancora sicuro di me perché lui e tutto il gruppo me l’avevano dato, quindi, grazie a Dio, tutto è diventato più facile“.

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