LECCE – Ammonta a 68.000 euro il totale delle sanzioni comminate dal Giudice Sportivo nei confronti dell’U.S. Lecce, dei suoi dirigenti e dei calciatori finiti sul referto dell’arbitro Michael Fabbri di Ravenna ieri sera all’Olimpico al termine di Lazio-Lecce 0-1, ultima giornata del campionato di Serie A che ha visto i giallorossi conquistare la terza salvezza consecutiva in massima categoria. La mano pesante di Gerardo Mastrandrea è andata a colpire il club che risponde delle intemperanze del presidente Saverio Sticchi Damiani, dell’Amministratore Delgato Sandro Mencucci, del Team Manager Claudio Vino, del collaboratore tecnico Fabio Micarelli “per avere, al 47° del primo tempo, alzandosi dalla panchina aggiuntiva, contestato platealmente l’operato arbitrale; infrazione rilevata da un assistente” e dei tifosi presenti nel Settore Ospiti.
Nel dettaglio, il club è stato punito con 15.000 euro per le intemperanze del suo presidente, che a sua volta è stato multato di altri 15.000 euro “per avere, al termine del primo tempo, dalla tribuna rivolto critiche gravemente irrispettose agli Ufficiali di gara, nonché, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolto all’Arbitro ulteriori critiche irrispettose sull’equità del proprio operato“; squalifica di una giornata e multa di 5.000 euro per il Team Manager Claudio Vino “per avere, al 47° del primo tempo, alzandosi dalla panchina rivolto agli Ufficiali di gara un’espressione offensiva; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale“; di 10.000 euro l’AD Sandro Mencucci “per avere, al termine del primo tempo, dalla tribuna rivolto critiche gravemente irrispettose agli Ufficiali di gara“; infine, 8.000 euro a causa dei tifosi “per non avere rispettato il minuto di silenzio disposto dalla F.I.G.C. e per avere, nel corso del primo tempo, lanciato un petardo ed una bottiglietta di plastica nel recinto di giuoco“.
Squalifica di 2 giornate e multa di 15.000 euro per Ante Rebic “per avere, al termine del primo tempo, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, rivolto ad un Assistente più volte un’espressione irriguardosa indirizzate agli Ufficiali di gara, inoltre, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolgeva una critica irrispettosa al Direttore di gara“. Santiago Pierotti se l’è invece cavata con un solo turno di stop forzato dopo l’spulsione per doppia ammonizione rimediata nel corso del primo tempo.