LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Sconfitta di misura per il Lecce contro la capolista Napoli in una partita segnata dalla vibrante protesta della tifoseria giallorossa nei confronti della Lega Serie A con tanto di striscioni e lancio di fumogeni e petardi per le note vicende legate alla scomparsa di Graziano Fiorita. Il ricordo del fisioterapista ha aleggiato sul “Via del Mare” per tutto l’incontro con i padroni di casa che non hanno saputo recuperare la rete di Raspadori su punizione. Gaspar (traversa) ed il subentrato Helgason sono stati i soli ad andare vicino al pareggio ma Meret è stato bravo a negarglielo.
FALCONE voto: 5,5
Meno di 2 minuti e incassa il gol di Lukaku poi annullato dal Var. In ritardo invece al 23° sulla bella punizione a giro di Raspadori che dal limite lo beffa sul suo palo. In apertura di secondo tempo incassa un’altra rete su calcio d’angolo ma prima aveva subito una carica alle spalle in uscita e l’arbitro annulla giustamente. Annulla una palla-gol a tu per tu con Lukaku e non deve compiere altri interventi di rilievo se non sparare lontano i retropassaggi dei suoi compagni.
GUILBERT voto: 5,5
Gioca opposto a Spinazzola e McTominay che ha una struttura fisica ben più possente del francese. Ci mette tanto impegno ma la differenza di statura e di peso hanno spesso la meglio in favore dell’azzurro. Bada a svolgere il compitino senza affacciarsi con pericolosità nella metà campo avversaria e nella ripresa viene sostituito.
→ (dal 62′) VEIGA voto: 5
Gioca col freno a tirato e senza aiutare minimamente l’attacco con inserimenti o rifornimenti degni di nota. Poche idee e confuse.
BASCHIROTTO voto: 6
Contro Lukaku deve far ricorso a tutta la forza e il supporto di Gaspar per ostacolare l’avversario. Viste le difficoltà di manovra della sua squadra, si incarica di crossare e impostare dalle retrovie ma i risultati sono deludenti. Controlla bene il belga nel finale ed evita un passivo maggiore.
GASPAR voto: 6,5
Bada anche lui a Lukaku in sinergia con Baschirotto ma non trova sempre la giusta misura negli interventi e nella marcatura. Al 37° è sfortunato quando un’inzuccata susseguente a calcio d’angolo battuto tagliatissimo incoccia contro la traversa. Il Lecce reclama anche un rigore ma Massa lascia proseguire. Al 40° è determinante nel contrastare in scivolata la battuta a rete di Raspadori che sfila di poco al lato. Secondo tempo di grande partecipazione quando il Lecce è chiamato ad attaccare alla ricerca del pari anche se commette qualche sbavatura che poteva costare cara.
GALLO voto: 5,5
In netta difficoltà davanti alle folate di Di Lorenzo e Politano che da quel versante mettono spesso scompiglio nelle retrovie del Lecce. Karlsson non ha i tempi e la mentalità difensiva che garantisce invece Tete Morente e dalla corsia mancina sono dolori fin dalla prima azione del match. Si riprende cammin facendo ma senza particolari sussulti. Meglio l’intesa con Tete Morente che almeno porta a creare qualche grattacapo in più al Napoli.
COULIBALY voto: 6
Grandi duelli di fisico a centrocampo contro i mediani di Conte. Gli errori di misura nei passaggi sono il suo tallone d’Achille, sbaglia infatti un sacco di appoggi anche elementari e non trova continuità di rendimento e di intesa con Pierret e Kaba, finché restano in campo. Col passare dei minuti accusa il caldo e la fatica e cala di rendimento ma non tira mai indietro la gamba.
PIERRET voto: 5
Spetterebbe a lui il compito di dare razionalità al centrocampo giallorosso ma è costretto a mordere il freno per pensare a chiudere le linee di passaggio ai napoletani. Quando i padroni di casa sono in fase di possesso è svagato e confusionario, perdendo un numero esagerato di palloni per tutto il primo tempo. Esce senza lasciare rimpianti per il suo impiego.
→ (dal 65′) BERISHA voto: 5,5
Meglio del compagno di cui prende il posto ma anche stavolta è troppo timido e confusionario palla al piede.
KABA voto: 5
Gioca senza infamia e senza lode una prima frazione in cui si vede molto poco. Cerca di fare densità in mediana ma non essendo dotato di invidiabile velocità soffre il dinamismo degli ospiti che lì in mezzo dettano invece legge e soffrono davvero poco le iniziative dei salentini. Esce dopo i primi 45 minuti.
→ (dal 46′) TETE MORENTE voto: 6
Innesto che dà maggior dinamismo e pericolosità alla manovra offensiva dei giallorossi. Prova anche la via della rete ma le sue conclusioni verso la porta di Meret vengono deviate in angolo. Giampaolo si affida a lui per puntellare la fascia sinistra ma il Napoli è in crisi di ossigeno e allora tenta di sfruttare la maggior freschezza mettendo palloni in area a più riprese.
PIEROTTI voto: 6
In ripresa rispetto alle precedenti apparizioni, imposta la sua prestazione sull’agonismo e sugli anticipi nel tentativo di trovare impreparati i difensori avversari. Cosa che gli riesce un paio di volte ma non arriva mai al tiro o alla triangolazione con i compagni d’attacco. Cerca di spizzare un invitante cross di Gallo allo scadere del primo tempo ma non ci arriva per poco. Secondo tempo di corsa e combattimenti per il possesso palla fino alla sostituzione nel finale di gara.
→ (dall’86’) N’DRI voto: S.V.
Mossa della disperazione nelle fasi conclusive oper tentare il tutto per tutto e raddrizzare l’incontro. Qualche sgasata e nulla più.
KRSTOVIC voto: 5
Al rientro dal turno di squalifica, ci mette tanta foga e poca lucidità nell’andare ostinatamente al tiro non appena il pallone tra i piedi. La più ghiotta occasione la sciupa al 20° quando calcia alto dal limite un servizio di Pierotti. Resta in campo fino al triplice fischio nonostante un guaio muscolare che fa correre i brividi lungo la schiena dei tifosi leccesi in vista del finale di campionato.
KARLSSON voto: 5
In netta difficoltà anche lui sulla fascia sinistra dove non garantisce la necessaria interazione a Gallo. Da quell’out il Napoli in avvio fa il bello e il cattivo tempo. Si riprende un minimo alla distanza quando punta l’area napoletana con maggior intensità. Suo il calcio d’angolo tagliato da arriva la traversa di Gaspar. All’intervallo Giampaolo lo avvicenda per dare più incisività.
→ (dal 46′) HELGASON voto: 6,5
L’unico che cerchi seriamente di dare un senso al pomeriggio di Meret al Via del Mare. Sfiora il pareggio su conclusione dal limite dell’area deviata da un difensore che il portiere alza oltre la traversa, poi va ancora vicino all’1-1 su punizione cercando di sorprendere l’estremo ospite ma la palla termina di poco al lato del palo di destra.
All. GIAMPAOLO voto: 5
Il Lecce gioca solo di nervi e poco raziocinio. Incaponirsi con la solita unica azione di attacco che porta a cross innocui a centro area è qualcosa di stucchevole e che viene proposto cocciutamente in ogni partita. Senza idee e senza inventiva dei singoli si fa dura. E lì davanti il reintegro di Sansone non è certo la mossa vincente se si fermasse Krstovic.