LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Esplode fragorosa la civile contestazione del pubblico di fede giallorossa al termine della partita persa malamente dal Lecce contro il Como per 3-0 e che riduce ulteriormente le chance di salvezza della formazione salentina. Partita a senso unico con i padroni di casa che si affidano alle sole giocate di Krstovic e Tete Morente. Troppe le insufficienze tra le fila dei leccesi che escono dal terreno di gioco a testa bassa e fischiati dai propri tifosi, al pari di società e tecnico.
FALCONE voto: 5,5
Il primo intervento degno di nota arriva bal 3′ su tiro a giro da fuori area di Paz che alza oltre la traversa. Al 13′ si mette ancora in evidenza con una respinta a guanti aperti su conclusione centrale di Douvikas. Il gol è nell’aria e dapprima è il solito Douvikas a calciare a fil di palo tutto solo davanti a lui, poi lo incassa al 33′ su ripartenza comasca favorita da alcuni errori dei suoi compagni con Diao che insacca, dopo essere scattato sul filo del fuorigioco e col gol concesso dopo il consulto Var. La ripresa è una Via Crucis in cui gli avversari lo bucano altre due volte con Goldaniga e ancora Diao per un passivo troppo pesante.
D. VEIGA voto: 5
Seconda presenza consecutiva da titolare per il portoghese ancora preferito a Guilbert. Sulla fascia destra le sue discese si vedono di rado nel corso del primo tempo ed in marcatura concede troppi spazi ai veloci attaccanti di Fabregas. Le cose peggiorano nella ripresa quando non ne imbrocca più mezza e naufraga insieme a tutti gli altri.
BASCHIROTTO voto: 5
Si arrabbatta alla meglio sullo sgusciante Douvikas che gli crea parecchi grattacapi. Con le buone o con le cattive lo contiene anche se l’attaccante trova lo stesso il modo di rendersi pericoloso e viene disinnescato solo dagli errori di mira o le parate di Falcone. I secondi 45 minuti sono un calvario culminato con altri due gol sul groppone ed i fischi finali sono più che meritati anche se ci mette la faccia sotto la Curva Nord da capitano.
GASPAR voto: 6
Nella confusionaria difesa leccese è il più lucido. Nella prima frazione di gioco dipana più volte la matassa liberando l’area di rigore da palloni sporchi o vaganti e cerca di rendersi utile anche in attacco sulle palle inattive. Tra i pochi a poter uscire dal campo a testa alta in questa debacle.
GALLO voto: 4,5
Diventa complicato gestire la mente di un calciatore che da oltre un mese è vittima di un’involuzione che lo porta a sbagliare praticamente tutto. In bambola nelle azioni clou del primo tempo, da un suo errato colpo di testa a centrocampo scaturisce la ripartenza che porta al vantaggio ospite. Cross in area lariana non ne azzecca ed i compagni lo invitano platealmente a cercare la profondità anziché i retropassaggi come fa sull’ultima punizione che chiude il primo tempo. Ripresa sulla stessa falsa riga e pioggia di fischi anche per lui che finisce la gara senza essere avvicendato.
COULIBALY voto: 5
In mediana deve sopperire alla giornata di scarsa verve di Ramadani ed alla fine anche lui commette più di qualche errore che comporta pericoli gratuiti per la retroguardia leccese. Subisce una botta allo scadere del primo tempo e, anche a causa di un’ammonizione ricevuta e lo svantaggio da recuperare, all’intervallo resta negli spogliatoi. In calo di rendimento e condizione.
→ (dal 46′) BERISHA voto: 5
Davvero troppi gli svarioni da parte di chi dovrebbe ridare luce alla manovra ed invece finisce con l’affossarla tra tocchi lenti, errori di mira e di valutazione. Nulla in marcatura, si fa saltare con estrema facilità, come nell’azione del terzo gol comasco.
RAMADANI voto: 5
Riproposto titolare dopo la Juve, fa un’enorme fatica a far girare la palla nelle scarse situazioni in cui i giallorossi la strappano al posseso del Como. Ci mette del suo non fermando a centrocampo Paz che serve poi l’assist a Diao per la rete dello 0-1 e sul “Via del Mare” cala il gelo. Non si riprende neppure nel secondo tempo, fino alla sostituzione per il disperato schieramento delle 4 punte che non porta frutti.
→ (dal 55′) REBIC voto: 5
Subentra nel triste secondo tempo di un match senza storia e non dà nessun apporto. Ma non è una novità. Venerdì a Bergamo potrebbe scendere in campo titolare, visto che lui è indicato da Corvino come alter ego di Krstovic. Buona fortuna.
HELGASON voto: 6
Contro i lariani torna a giocare titolare dietro la linea d’attacco. Ci prova anche lui al 17′ a bucare la rete del Como ma Butez ha una reazione felina e smanaccia in calcio d’angolo. Tenta di farsi trovare negli ultimi 16 metri per aumentare il tasso di pericolosità dei salentini che però resta limitato. Nella ripresa viene ancora una volta sacrificato togliendo al Lecce l’unica luce a centrocampo.
→ (dal 55′) PIERRET voto: 5
Rude e impreciso annaspa anche lui nel grigiore generale di un secondo tempo sotto tono e senza senso. Si perde Goldaniga sul colpo di testa che permette al difensore ospite di festeggiare una rete dopo 84 partite senza acuti in area avversaria.
TETE MORENTE voto: 6,5
In bella evidenza al 16′ su girata al volo da appena dentro l’area ma la poderosa botta trova l’estremo lariano pronto alla deviazione in corner. Si dà un gran da fare per tutta la prima frazione di gioco,ingendo con insistenza sulla fascia di sua competenza. Fraseggia con Gallo e Krstovic ma la sua buona volontà resta spesso lettera morta. Nel secondo tempo è ancora tra i più intraprendenti ed è sua la miglio occasione per pareggiare ma il portiere del Como alza oltre la traversa un bforte tiro dal limire. Poco dopo Giampaolo lo toglie dalla contesa.
→ (dal 55′) BANDA voto: 4,5
Riesce a sbagliare praticamente tutto. Un ingresso che toglie anziché dare qualcosa al reparto offensivo del Lecce. Da una palla persa sulla trequarti nasce l’azione del terzo gol comasco.
KRSTOVIC voto: 6
Giusto 30 secondi di gara e cerca di sorprendere Butez ma il suo sinistro è troppo centrale per impensierire il portiere ospite. Sembra avere il diavolo in corpo ma è eccessivamente carico e commette tanti falli inutili. Si becca un’amminizione che gli farà saltare la prossima in casa dell’Atalanta e protesta a lungo per un contrasto in area su cui Sozza e il Var sorvolano. Suo anche l’ultimo tentativo su punizione dal limite allo scadere del recupero ma la sfera sibila accanto al palo alla destra di Butez.
PIEROTTI voto: 5
Gioca col freno a mano tirato e in avanti latita per tutto il tempo che il suo allenatore gli concede.
→ (dal 55′) N’DRI voto: 5,5
Ci prova almeno a dare velocità ma si divora un gol tutto solo davanti a Butez per la controversa usanza di schierare gli esterni d’attacco a piede invertito. Poi è arruffone e non dialoga con gli altri attaccanti come dovrebbe e si spegne senza essere più pericoloso.
All. GIAMPAOLO voto: 4,5
Ci mette ancora del suo con scelte discutibili di formazione tutt’altro che coraggiose, affidandosi ai soliti noti in una gara da vincere senza fare calcoli che questo materiale tecnico non autorizza a preventivare. Fa ricorso a tutto l’attacco o quasi per non cavare un ragno dal buco. Anche lui finisce nel mirino degli Ultrà che lo invitano a guardare il sostegno dato dalla Curva e non puntare l’indice come fatto dopo il pari interno col Venezia.