CAGLIARI (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce si illude per un’ora ma poi si scioglie come neve al sole e regala quattro reti ad un Cagliari quasi incredulo per gli omaggi ricevuti. Fatali i cambi decisi da Giampaolo e le dormite della difesa sulle palle inattive, vero tallone d’Achille della formazione giallorossa che traballa ad ogni pallone spiovente che arriva negli ultimi sedici metri. Da salvare solo il gol di Pierotti che sblocca la gara e le prove di Helgason e Dorgu.
FALCONE voto: 5
All’Unipol Domus tagliia amaramente il traguardo delle 100 presenze con il Lecce. Il primo intervento lo compie al 18′ su pallone vagante in area con Adopo che prova la stoccata rasoterra ma che lui respinge. Al 33′ è salvato dapprima da Krstovic che allontana sulla linea un colpo di testa di Piccoli e subito dopo dall’errore di misura di Luperto che prova a beffarlo con un tocco a scavacarlo che si spegne di un nulla oltre la traversa. La rete la subisce invece al 62′ quando Gaetano lo trafigge da pochi metri. Un minuto dopo salva su botta da fuori area di Deiola ma sugli sviluppi incassa un rocambolesco gol da Luperto che tocca sotto porta un corner battuto da Marin con la difesa salentina ancora una volta passiva. Al 78′ valuta male la traiettoria di un fendente dai 25 metri di Augello che finisce a fil di palo. Al 79′ incassa però la terza rete con Zortea che colpisce indisturbato di testa. Quarto pallone alle sua spalle all’83’ quando Obert lo piazza all’incrocio a giro tutto solo da dentro l’area. Conferma che le uscite in presa sulle palle alte sono il suo punto debole.
GUILBERT voto: 5,5
Salva praticamente un gol che pareva ormai fatto quando all’11’ anticipa di un soffio l’ex Felici a pochi passi dalla porta del Lecce su un rasoterra dalla sinistra ch taglia fuori l’intera difesa giallorossa. Paga la differenza di statura con Piccoli sulle palle aeree che spiovono in area leccese, così come soffre la rapidità nello stretto dello stesso Felici. Come tutti gli altri componenti della retroguardia è però in grave difficoltà sui palloni crossati in area.
BASCHIROTTO voto: 5
Duella di fisico con il vecchio compagno di squadra Piccoli. I due si conoscono bene e provano a sfruttare i rispettivi punti deboli. Il centravanti spesso svaria sui vertici del fronte d’attacco rossoblù per trovare spazi e occasioni ma per tutto il primo tempo, quando si affrontano, ha quasi sempre la meglio il capitano salentino. La musica cambia nei secondi 45 minuti quando il Lecce vede le streghe su ogni pallone che piomba nella propria area e con l’uomo in meno crolla sotto i colpi degli isolani senza riuscire a dare la scossa ai compagni.
JEAN voto: 5
Rischia di provocare un rigore al 19′ quando Piccoli astutamente gli mette un piede accanto al suo cercando il contatto, ma l’arbitro e il VAR lasciano giustamente proseguire. Per il resto è timido in copertura sul talentuoso Viola che crea non pochi problemi alla retroguardia leccese, compreso un gol annullato per fuorigioco subito prima del vantaggio ospite. Con l’inserimento di Bonifazi passa sul centrosinistra ed al 64′ va vicino al pareggio quando non arriva per poco su un invitante traversone di Dorgu. Cala la sua concentrazione e sforna la solita dormita al 79′ sul cross perfetto di Augello dalla sinistra lasciando Zortea libero di incornare per il 3-1. Vederlo abbassarsi anziché saltare sui palloni alti è incommentabile a certi livelli.
DORGU voto: 6
Fa correre un brivido al suo allenatore ed ai tifosi leccesi quando al 5′ chiede il soccorso dei sanitari per una distorsione alla caviglia sinistra. Per fortuna l’allarme rientra e può proseguire la sua gara. Il confronto con Zortea lo impegna soprattutto in marcatura, limitandone le discese in avanti. Col passare dei minuti trova coraggio e inventiva come nel caso dell’azione del gol di Pierotti in cui propizia la discesa di Tete Morente con un bel lancio che smarca lo spagnolo che poi arriva al cross che porta alla rete dell’argentino. Nella ripresa passa a giocare in avanti ma il Lecce non c’è più e con l’inferiorità numerica va a picco.
COULIBALY voto: 6
In mediana dà e subisce negli scontri con i centrocampisti di Nicola. Offre adeguata copertura alla difesa del Lecce provando anche a far ripartitre la manovra quando ha spazio e tempo giusti. Esce inopinatamente nel brutto finale di match offerto dalla sua squadra che incassa gol ad ogni palla che arriva in area o quasi.
→ (dal 77′) KARLSSON voto: 5
Entra in campo ma non trova modo di calciare mai il pallone verso la porta di Caprile.
PIERRET voto: 5
Anche il francese si fa apprezzare soprattutto nell’opera di schermatura della propria area di rigore andando a fare densità sui pericolosi traversoni messi in mezzo dal Cagliari e dialogando bene nella zona nevralfico del terreno di gioco con Dorgu per creare superiorità lungo il versante mancino. Al 47′ prova a piazzare all’incrocio di prima intenzione un pallone che gli viene offerto da Krstovic ma la sfera termina di poco alta. Recupera palloni finché ha energie in corpo poi crolla insieme a tutto il resto della squadra salentina. Forse sarebbe stato lui da sostutire e non Coulibaly.
HELGASON voto: 6
Altra prestazione di spessore per l’islandese che sforna una buona prestazione personale al cospetto degli isolani. Più a suo agio quando di tratta di dare profondità al giro palla leccese rispetto alla fase di non possesso in cui fatica di più a creare opposizione ai portatori di palla isolani. Bella l’azione personale in avvio di ripresa quando serve a Krstovic una palla da calciare a rete ma il montenegrino non trova l’impatto con la sfera. Poco dopo esce per ridisegnare tatticamente il Lecce ma la mossa si rivela un boomerang.
→ (dal 63′) RAMADANI voto: 5
Innesto impalpabile visto l’andamento della partita. Di fatto entra ed assiste al tiro a segno del Cagliari verso la porta di Falcone.
PIEROTTI voto: 7
In avvio di gara prova a ripetere quanto di buono fatto vedere una settimana fa ad Empoli aggredendo altissimo i portatori di palla cagliaritani e cercando l’assist per i compagni dell’attacco. Al 42′ realizza la sua seconda rete stagionale con una stoccata di prima intenzione su cross di Tete Morente che si insacca all’angolino basso alla destra di Caprile portando in vantaggio i suoi. Al 44′ si vede poi sventolare il cartellino giallo dall’arbitro Sacchi per un intervento da tergo a centrocampo su un avversario. Forse proprio perché ammonito, nella ripresa Giampaolo sceglie di toglierlo dalla mischia e, guardacaso, il Lecce inizia a soffrire.
→ (dal 56′) BONIFAZI voto: 5
Ingresso che ridisegna la linea difensiva del Lecce, con Dorgu che scala in avanti a destra al posto dell’argentino e Jean ad agire sul centrosinistra. Ha sulla coscienza il pareggio di Gaetano che, appena entrato, lo sbilancia in piena area e calcia in diagonale superando Falcone. Neppure con i suoi centimetri scemano i dolori sulle palle alte che arrivano in area leccese.
KRSTOVIC voto: 5,5
Battaglia con Mina che non è certo uno stinco di santo. Prima occasione per fare male al Cagliari al 31′ quando difende bene in area un buon pallone e calcia rasoterra impegnando Caprile in una respinta in fallo laterale. Al 33′ salva sulla linea una spizzata di Piccoli respingendo di testa. In avvio di secondo tempo cicca clamorosamente un ottimo invito di Helgason calciando a vuoto in piena area, sprecando una favorevolissima occasione per raddoppiare. Poco dopo l’ora di gioco viene richiamato in panchina prrmettendo ai difensori di casa di portarsi più spesso in avanti e trovare i gol che condannano i salentini alla sconfitta.
→ (dal 63′) REBIC voto: 4
La sua partita dura appena 10 minuti, fino a quando cioè il VAR richiama Sacchi alla on field review per fargli riguardare un pestone che rifila a Mina colpendo il difensore cagliaritano all’avambraccio. Ammonizione revocata e cartellino rosso sacrosanto che lascia il Lecce in 10 uomini e sotto di un gol nel momento clou dell’incontro. Intollerabile per un calciatore della sua esperienza che a Lecce pare stentare ad ambientarsi.
TETE MORENTE voto: 6
All’8′ è egoista quando spara in curva un buon servizio di Pierotti anziché servire un liberissimo Krstovic che si dispera. Si fa perdonatre in occasione del gol di Pierotti a cui serve un assist da non fallire nella ripartenza imbeccata da Dorgu. Per il resto, la sua partita è più votata al contenimento che ad offendere e, quando c’è da recuperare lo svantaggio, viene avvicendato.
→ (dal 77′) BURNETE voto: 5
C’è voluta la sostituzione di Krstovic e l’espulsione di Rebic per vedergli calcare l’erbetta di uno stadio di calcio. Ha sul sinistro una buona occasione ma la difesa rimpalla.
All. GIAMPAOLO voto: 5
Lascia parecchio amaro in bocca l’ennesima sconfitta incassata in questa stagione dal Lecce che poteva dare una svolta alla propria stagione in caso di successo a Cagliari, ma che invece se ne torna a casa con altri 4 gol sul groppone e la riproposizione di tanti interrogativi sulle reali potenzialità di alcuni interpreti e l’opportunità delle sostituzioni decise. Nicola indovina ogni mossa e ribalta il match. Anche stavolta, infatti, i cambi hanno tolto anziché dare qualcosa alla squadra che in più appare refrattaria a qualunque cura sulle palle inattive da cui arrivano pericoli e reti al passivo in maniera imbarazzante. In attacco le opzioni sono limitatissime e contro l’Inter mancherà anche Rebic.