LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Esce sconfitto ma a testa alta il Lecce che gioca per un tempo intero in inferiorità numerica per l’espulsione di Guilbert. Giallorossi che tengono botta alla Lazio, trovano il pareggio in avvio di ripresa con la seconda rete stagionale di Tete Morente, fino all’amaro finale con il gol del successo ospite arrivato all’87° e la traversa colpita da Kaba al 95°.
FALCONE voto: 7
Beccato dai beceri tifosi della Lazio per la sua fede romanista, compie la prima parata di rilievo al 7° su potente botta da fuori area di Lazzari che lo impegna in una respinta a guantoni aperti. Altra parata degna di nota al 30° quando blocca a tera un diagonale infido di Isaksen che era sfuggito alla marcatura di Baschirotto. Ancora protagonista su bella girata di Castellanos al 42° che devia in tuffo alla sua destra. Nell’occasione si fa male ad una spalla e fa temere per la sostituzione. Ancora sugli scudi allo scadere del primo tempo nell’azione sfociata poi nell’espulsione di Guilbert ed il susseguente rigore trasformato da Castellanos che porta in vantaggio i biancocelesti. Secondo tempo senza grossi interventi ma all’87° deve subire la seconda rete avversaria su tiro da fuori del neo-entrato Marusic. Nel concitato recupero va a cercare gloria in area ospite ma senza fortuna.
GUILBERT voto: 5,5
Pimpante e determinato, gioca un buon primo tempo fatto di intercetti, ripartenze e rapide riproposizioni in avanti a crea superiorità nella metà campo della Lazio. Qualche indecisione la palesa in marcatura quando Zaccagni e compagni trovano corridoi nelle retrovia del Lecce. Allo scadere della prima frazione di gioco viene espulso da Manganiello per fallo di mano su tiro a colpo sicuro dopo un doppio salvataggio di Falcone e lascia la squadra in inferiorità numerica.
BASCHIROTTO voto: 6
Patisce gli scambi nello stretto degli avanti ospiti che lo tagliano a volte fuori. Indeciso nel coprire Isaksen che prova e riesce ad aggirarlo in un paio di occasioni durante il primo tempo. In attacco va a tentare la sortita su palle inattive ma non trova mai l’impatto con il pallone. Secondo tempo di grande attenzione in marcatura in cui concede poco e nulla agli avanti di Baroni.
JEAN voto: 6
Ancora qualche incomprensione con il compagno di reparto che agevola le giocate offensive della Lazio. Primi 45′ con alti e bassi in cui limita come può le folate in area di rigore degli uomini di Baroni, confermandosi a tratti troppo leggero nella marcatura. Meglio nel secondo tempo quando collabora con il resto della squadra a controllare le manovre altrui.
→ (dal 92°) SANSONE voto: S.V.
DORGU voto: 6,5
Entra con decisione nelle azioni offensive della squadra giallorossa tentando gli inserimento profondi in area biancoceleste con e senza palla al piede. Dialoga, o prova almeno a farlo, con Morente ma la precisione nel passaggio finale è ciò che penalizza il Lecce negli ultimi 25 metri. Si arrabbatta in copertura e non è un caso che l’azione del vantaggio laziale tragga origine dalla fascia di sua competenza lasciata d’incanto sguarnita sull’incursione letale di Castellanos. Ripresa meno di spessore ma di grande impegno anche se alla fine le idee si rivelano abbastanza annebbiate.
COULIBALY voto: 6
Bel salvataggio al 25° su conclusione a porta sguarnita dei laziali che evita la rete ospite. In mediana deve ricorrere spesso alle cattive nei corpo a corpo con i centrocampisti di Baroni che paiono più mobili e rapidi. Limita i pericoli come meglio può ma anche lui viene tagliato talvolta fuori dagli uno-due avversari. Nei secondi 45′ stringe i ranghi e contiene al meglio la manovra laziale.
BERISHA voto: 6
Seconda presenza di fila da titolare dopo la bella prova offerta contro il Monza nello scorso turno. Più che dagli ospiti, i problemi più grosi glieli creano i tacchetti degli scarpini che lo portano a scivolare più volte perdendo l’equilibrio e il possesso del pallone. Non trova la misura nei lanci e a più riprese predica nel vuoto cercando un compagno che dettasse il passaggio lì davanti ma trovano solo staticità. Stringe i denti nella seconda frazione quando fa temere per un infortunio muscolare dopo un recupero alla disperata in scivolata invece resta in campo per qualche altro minuto fino alla sostituzione.
→ (dal 79°) KABA voto: 5,5
Ingresso in campo senza la necessaria cattiveria agonistica. Ha sulla fronta al 95° la palla del pareggio ma sbaglia la mira e centra una clamorosa traversa a Provedel battuto che ammutolisce i 26.749 spettatori dello Stadio “Via del Mare“. Un pareggio che avrebbe reso merito alla prestazione della formazione giallorossa.
RAFIA voto: 6
Si barcamena nel rincorrere a perdifiato i portatori di palla laziali. Qualche buon spunto nell’arco del primo tempo poi inizia a calare e la formazione capitolina alza il numero di giri del suo motore creando diversi problemi al Lecce. Gioca appena un quarto d’ora nella ripresa in cui è chiamata a stare sulla difensiva a dar man forte a Pierotti in copertura sul temuto Tavares (finché resta in campo), quindi lascia il posto al compagno di reparto.
→ (dal 60°) PIERRET voto: 6
Al rientro dopo l’infortunio, va a piazzarsi al centro della difesa per riportare a 4 il numero dei marcatori. Buono lo spicchio di gara che disputa, senza particolari sbavature, pur in un ruolo non proprio ma già ricoperto in passato in Francia.
PIEROTTI voto: 6,5
Ci prova a creare scompiglio nella metà campo ospite ma non punge mai e sbaglia qualche triangolazione di troppo quando c’erano gli spazi per fare male a Provedel. Con l’espulsione di Guilbert a fine primo tempo, nella ripresa viene arretrato a giocare da terzino destro. Ci mette tanta grinta e recupera diversi palloni che tenta di trasformare in altrettanti pericoli per la difesa ospite. Combattivo, ha il cruccio non da poco di non riuscire a ribadire a rete la palla dopo la traversa colta nel finale di match da Kaba.
KRSTOVIC voto: 5
Si intestardisce in continui tocchetti senza costrutto e perdendo tanti palloni nei contrasti con la difesa arcigna dei ragazzi di Marco Baroni. Ne consegue che non è mai pericoloso e resta a protestare con Manganiello per alcune punizioni non fischiategli fino al cambio che ridà linfa all’attacco dei salentini.
→ (dal 60°) REBIC voto: 6,5
Si carica sulle spalle l’attacco del Lecce e crea pericoli per la retroguardia capitolina che a tratti non lo contiene. Delizioso il cross che pennella per la fronte di Kaba nell’azione della traversa in pieno recupero. Innesto che dà concretezza e pericolosità al reparto offensivo giallorosso.
TETE MORENTE voto: 7
Al 12° prova una mezza girata al volo reclamando anche il rigore per un possibile tocco ndi mano di un difensore ma Manganiello fa proseguire. Ci riprova al 14° ma la sua conclusione potente risulta centrale, oltre che inficiata da una posizione di fuorigioco. Ad inizio secondo tempo trova la sassata giusta che riporta in parità la contesa. Secondo gol consecutivo per lo spagnolo che cresce in convinzione ed autostima. Si sacrifica per tutto il secondo tempo a giocare a tutta fascia con corse a perdifiato fino al triplice fischio. Sfortunato nella deviazione di testa che fa finire il pallone sui piedi di Marusic nell’azione del secondo gol della Lazio.
All. GIAMPAOLO voto: 7
Ripropone lo stesso 11 che la settimana scorsa aveva sconfitto il Monza e per poco non incarta anche l’ex Baroni. Indemoniato in panchina per tutto l’incontro, guarda il suo Lecce non essere affatto timido ma affrontare i laziali a viso aperto creando problemi alla retroguardia ospite. Peccato che Krstovic abbia le polveri bagnate e che in porta si tiri pochissimo. La musica cambia però nella ripresa pur in 10 contro 11. Il Lecce trova il pareggio e lo mantiene fino all’87° prima della doppia beffa del raddoppio di Marusic e della traversa di Kaba, ma la squadra è viva e lotta. Ora, però, dovrà far fronte alla squalifica di Guilbert in una difesa martoriata dalle assenze.