VENEZIA (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce vince una gara incredibile facendo suo lo scontro salvezza del “Penzo” contro il Venezia. Primo tempo di sofferenza pura dei giallorossi che vengono salvati da pali, traverse ed errori di misura dei lagunari. Squadra non pervenuta per larghi tratti poi i cambi a gara in corso modificano il volto dei salentini che ritrovano geometrie e distnze tra i reparti andando a prendersi i 3 punti con il gol di Patrick Dorgu, il migliore in campo insieme a Wladimiro Falcone.

FALCONE voto: 7,5
Se il Lecce porta a casa un successo di fondamentale importanza il merito è anche e soprattutto suo. Cinque minuti per compiere la prima parata della serata su colpo di testa di Svoboda che controlla senza problemi. Due minuti dopo è graziato da Oristanio che calcia sull’esterno del palo da posizione defilata dopo aver preso d’infilata la difesa giallorossa. Al 30′ esce provvidenzialmente ancora su Oristanio che tentava la battuta a rete. Al 38′ viene salvato dalla traversa su inzuccata di Idzes poi, 30 secondi dopo, è decisivo parando un tiro a mezza altezza del solito Oristanio. Al 52′ brilla per un doppio intervento risolutivo su Busio prima e Duncan poi a cui nega il gol al 54′. Si salva ancora al 74′ su errore sotto porta di Pohjanpalo che non trova la deviazione da pochi passi. Fino alla fine sempre sul pezzo.

GUILBERT voto: 6
Troppo timido l’approccio alla partita del francese che trascorrere i primi 45′ in una stucchevole serie di retropassaggi senza provare mai l’inserimento nella metà campo avversaria. Spazi larghi in marcatura e Venezia che manovra agevolmente su entrambe le fasce. Le cose migliorano nel secondo tempo quando trova maggior convinzione e compattezza di reparto, aiutando la squadra ad allontanare le minacce e guadagnandosi qualche buona punizione per far rifiatare il Lecce.

GASPAR voto: 6
Tenta la via del gol al 22′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo spizzando di testa ma la sfera è facile preda del portiere veneziano. Cerca di far valere i suoi centmetri sulle palle alte che spiovn in area leccese ma anche lui è troppo allegro nel concedere eccessiva libertà agli avanti di Di Francesco. Allo scadere della prima frazione di gioco finisce anche lui sul taccuino dell’arbitro e gioca col fardello dell’ammonizione il resto dell’incontro. Utilissimo nel contenere il ritorno dei lagunari dopo lo svantaggio, andando a dettare legge su tutti i cross che arrivavano negli ultimi 20 metri.

BASCHIROTTO voto: 5,5
Pure il capitano balbetta in marcatura su Oristanio che al 7′ potrebbe sbloccare l’incontro superandolo con un pallonetto ed entrando in area per la battuta a rete che non riesce per pochi centimetri. In più occasioni gli attaccanti della squadra di casa lo prendono in velocità e ci mette una pezza più per caso che per abilità. Stesso leitmotiv nella ripresa anche se ci mette più determinazione nei contrasti a difesa dl prezioso vantaggio.

GALLO voto: 6,5
Partita dai due volti la sua. Senza sussulti il primo tempo che gioca in apnea preso in mezzo dalle duscese di Zampano e Oristanio che lo mettno in seria difficoltà, portandolo spesso ad agire fuori posizione. Dalle sue parti il Venezia penetra a più riprese e porta non pochi problemi alla retroguardia leccese. Con l’ingresso in campo di Gaby Jean e il passaggo della difesa a 5 ritrova spazi per spingere e la necessaria collaborazione nel tamponare gli inserimenti avvrsari. Al 68′ un tiro-cross spaventa Stankovic, ma la palla termina oltre la trasversale. Un minuto dopo è chirurgico nel servire l’assist vincente a Dorgu che sblocca il match. Potrebbe ripetersi nel finale ma sbaglia la misura negli appoggi.

COULIBALY voto: 6
Gioca in copertura su Nicolussi Caviglia finché resta in campo e tenta di limitarne l’inventiva ma il più delle volte è portato a spasso dall’avversario che offre palloni filtranti pergli attaccanti che si incuneano in area a proprio piacimento. Lievita di rendimento col passare dei minuti e gioca una ripresa di sostanza chiudendo tutti i varchi e bloccando le iniziative dei veneti fio al 94′.

RAMADANI voto: 5
In grosso affanno per tutto il primo tempo quando i padroni di casa lo puntano e lo saltano con estrema facilità arrivando alla conclusione con grosso pericolo. Si abbassa a dare manforte a Gallo ed i centrali di difesa per meglio schermare la porta di Falcone ma la mediana resta sguarnita e terra di conquista per i lagunari. Le cose vanno un po’ meglio nella ripresa, soprattutto dopo il vantaggio leccese, fino alla sostituzione che immette maggior lucidità nela zona nevralgica del terreno di gioco.

→ (dall’ 84′) KABA voto: S.V.
Spedito in campo per assicurare energie e fisicità in mediana nel finale di partita.

RAFIA voto: 6
Si becca un’ammonizione al primo intervento falloso del match su Duncan dopo meno di 2 minuti dal fiscalisimo Pairetto. Quando ha la palla tra i piedi cerca di innescare le ripartenze ma il Lecce è davvero poco cosa e ogni tentativo svanisce già sul nascere. Ben diverso il secondo tempo in cui diventa d’un tratto lucido e verticalizzante, facilitando il ritorno al successo dei salentini. Esce quando la spia della riseva delle energia si accende ma avendo speso davvero tutto.

→ (dal 78′) HELGASON voto: 6
Rientrato in rosa nella lista degli “over 22”, trova anche modo di esordire in campionato subentrando nel finale di gara per dare freschezza al centrocampo leccese. Qualche buona giocata ma pure un pizzico di follia come quando calcia malamente una punizione da buona posizione con tanti compagni saliti in area veneziana.

DORGU voto: 7
Si conferma l’uomo della provvidenza e regala 3 punti insperati e per questo ancora più belli ai giallorossi. Al 33′ va a colpire di testa da centro area su cross di Pierotti ma il tentativo è rimpallato. Cerca di dialogare con i compagni di squadra ma a tratti sembra parlare un linguaggio calcistico completamente differente. Si perde nel grigiore generale e non incide come potrebbe. Al 68′ dapprima si divora un’ottima occasione ben servito da Rafia in ripartenza, poi si fa perdonare l’errore trasformando di prima un rasoterra di Gallo con cui trafigge Stankovic per la prima rete del Lecce in trasferta in questa stagione. Un gol dal peso specifico enorme che ridà entusiasmo ed energia alla formazione giallorossa. All’89’ ha un’altra grossa chance per raddoppiare ma viene blccato sul più bello dal recupero di un difensore mentre caricava il suo sinistro.

KRSTOVIC voto: 4
Penosa prestazione del montenegrino che rientra in piena crisi da maglia del Lecce dopo la tripletta con la sua Nazionale. Ogni pallone che tocca lo perde sistematicamente e non riesce a scambiare con i compagni d’attacco con cui più volte mostra scarsa intesa, arrivando addirittura ad ostacolarsi a vicenda con Pierotti. Restta sul rettangolo verde fino al 10′ della ripresa, poi Giampaolo decide che era anche troppo e lo richiama in panchina.

→ (dal 54′) REBIC voto: 6
Ha il merito di dare un senso alla parola attaccante in un contesto fino ad allora più che deprimente anche se non sarebbe propriamente il suo ruolo. Al 64′ ha un’ottima palla in area di rigote ma non calcia in porta preferendo un improbabile appoggio verso Dorgu sul secondo palo ma la sfera viene intercettata dalla difesa lagunare. Al 76′ ci prova di sinistro su rapido ribaltamento di fronte ma la sua girata finisce alta.

PEROTTI voto: 5
Si perde in un bicchiere d’acqua, figurarsi il disagio trovandosi in Laguna… Poche idee e tutte abbastanza confuse sono la sintesi del suo pssaggio a Venezia in cui litiga col pallone tra i piedi, sulla falsariga dei compagni di reparto. Esce anche lui per provare almeno a ridisegnare l’attacco giallorosso.

→ (dal 54′) GABY JEAN voto: 6
Ingresso in campo che porta a 5 la linea dei difensori in fase di non possesso nel tentativo (riuscito) di chiudere gli spazi alla formazione veneta e limitare gli inserimenti che tanto male avevano fatto al Lecce fino ad allora. Si piazza a sinistra dei tre centrali, accanto a Gallo, e lo libera per le sue sgroppate risultate etrrminanti per il ritorno al successo.

ALL. GIAMPAOLO voto: 6,5
Esordio vincente sulla panchina del Lecce per il tecnico che era assente dalla Serie A da oltre due anni. Partita dai due volti in cui i giallorossi soffrono l’inenarrabile per larghi tratti per poi trovare il gol della vittoria frutto di una serie di intuizioni tattiche a gara in corso. I cambi che effettua ridanno infatti solidità e logica alla sua squadra ma il lavoro da fare è davvero tanto. Se stasera il Venezia non ha fatto almeno 3 gol è solo per bravura di Falcone, sfortuna o imprecisione. Il Lecce incarta e porta a casa 3 punti di platino non senza un pizzico di fortuna che non guasta certo, sulla falsariga di quanto avvenne l’anno scorso a Salerno alla prima di Gotti sulla panchina dei salentini.

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