NAPOLI (di Pierpaolo Sergio) – Non gira affatto bene per il Lecce che esce sconfitto di misura dal “Maradona” di Napoli con un gol arrivato ad un quarto d’ora dal triplice fischio su mezza papera di Falcone. Prova di carattere, sacrificio e intensità dei giallorossi che almeno fanno ben sperare in vista dello scontro diretto di martedì contro l’Hellas Verona.

FALCONE voto: 5
Ngonge lo impegna al 14′ con un tiro a giro che blocca con sicurezza a terra. Altra parata al 24′ su rasoterra di Neres che sventa senza problemi. Diventa poi decisivo al 26′ nell’azione del gol annullato a Di Lorenzo per fuorigioco, quando salva su McTominay prima del tocco da off-side del difensore azzurro. Al 42′ è decisivo ancora su Ngonge a cui dice di no con un bell’intervento ad alzare la sfera oltre la traversa. Al 74′ commette però un errore imperdonabile, respingendo per due volte le conclusioni in porta del Napoli ma facendosi scappare la sfera dai guantoni e permettendo a Di Lorenzo di festeggiare il gol del vantaggio. Poco dopo si riscatta in parte su Raspadori a cui nega il 2-0.

PELMARD voto: 6
Prima gara da titolare in Serie A con la maglia del Lecce per il francese ex Clermont. Prestazione nei primi 45′ senza troppi timori reverenziali opposto a Neres ed Olivera che provano a puntarlo ma senza farsi mai saltare. Un po’ in calando nella ripresa in cui perde qualche pallone di troppo.

GASPAR voto: 6
In controllo assoluto al centro della difesa, è prezioso nello schermare la porta di Falcone quando salva in un paio di interventi su McTominay. Dimostra carattere e attenzione nelle marcature, facendosi vedere in area avversaria sui calci d’angolo. Il mismatch con Raspadori, più agile di lui, agevola il neo-entrato che prova subito a raddoppiare. Si riprende e controlla fino alla fine le bocche di fuoco avversarie.

BASCHIROTTO voto: 6
Clamorosa la palla-gol che ha sulla fronte al 33′ ma che schiaccia troppo per terra permettendo a Meret di salvare la sua porta. In marcatura se la vede con Lukaku a cui concede poco per tutto il primo tempo. Sulle palle inattive si fa valere nell’area di rigore napoletana, anche se in quella propria si concede qualche passaggio a vuoto che porta Lukaku a sfiorare la rete. Nel finale si getta in avanti alla ricerca del disperato pareggio ma non arriva mai un cross negli ultimi 16 metri.

DORGU voto: 5,5
Arrestrato a terzino sinistro per la squalifica di Gallo, è protagonista di un avvio di gara di carattere con sovrapposizioni e ripartenze in coppia con Banda. Prova al 16′ anche la botta da furi area ma alza tropo la mira con il destro, non il suo piede. Uscito nella ripresa Ngonge, se la deve vedere con lo sgusciante Politano che prova a sfruttare la maggior freschezza. Clamorosa la palla-gol che gli capita sul destro (…) e che vanifica cercando il passaggio a centro area anziché tirare in porta e facendo così imbestialire Gotti in panchina. Poco dopo ha un buon pallone sul sinistro ma l’esterno che calcia non inquadra lo specchio della porta napoletana.

RAMADANI voto: 6

Ben posizionato davanti alla linea dei difensori bada al sodo senza trooppi fronzoli andando a pressare i centrocampisti di Cont quando cercano il tiro da fuori area. Recupera qualche buon pallone nelle mischie che si accendono negli ultimi 18 metri. Al 72′ è decisivo in un recupeeo in scivolata su Anguissa pronto a calciare in porta.

COULIBALY voto: 6
In controllo la sua prima frazione di gioco in cui si sgacia poche volte in avanti, restando a protezione della propria area di rigore. In mediana affianca Ramadani nel pressing sui portatori di palla partenopei. Ripresa senza particolari demeriti o sussulti. Esce nel finale per tentare la disperata rimonta dello svantaggio.

→ (dal 77′) REBIC voto: 6
Mandato sul rettangolo verde a tentare di riprendere il match riesce solo a guadagnarsi qualche punizione, costringere Di Lorenzo ad un fallo non punito col secondo cartellino giallo dall’arbitro Tremolada che invece ammonisce il croato nel recupero.

RAFIA voto: 6
Fa a sportellate con Ngonge ed Anguissa a cui strappa palloni su palloni dai piedi provando ad innescare le ripartenze del Lecce. Si occupa anche della battuta dei calci da fermo ma in questo caso le cose vanno un po’ meno bene. Lotta in mezzo al campo e mostra di sapersi adattare al clima da battaglia su ogni pallone che gravita al limite dell’area giallorossa. Nel secondo tempo cala un po’ di intensità e Gotti lo richiama in panca a 20′ dal termine ma la sua uscita crea scombussolamenti all’assetto tattico del Lecce.

→ (dal 69′) PIERRET voto: 5
Fatica maledettamente anche da subentrato. Il suo passo è troppo lento per i mediani di Conte che lo saltano con imbarazzante facilità. Nullo il suo apporto in fase di possesso in cui si limita al passagio per via orizzontali.

PIEROTTI voto: 6
Esordio da titolare con il Lecce anche per l’argentino che viene schierato sul versante destro a dare manforte all’attacco ma, soprattutto, al centrocampo. Agisce infatti da quinto, imbastendo con Krstovic due contropiedi che potevano portare maggiori frutti. In uno di questi arriva alla conclusione verso la porta ma la sfera viene deviata in corner da un difensore. Secondo tempo giocato con applicazione nel dare una mano a Pelmard lungo la corsia di loro competenza. Con l’ingresso di Rebic si sposta sulla destra per lasciare la corsia mancina all’ex Sassuolo. Poco dopo lascia il posto a Oudin per il forcing finale.

→ (dall’84) OUDIN voto: S.V.
Fa in tempo a scambiare qualche pallone con i compagni dell’attacco, calciare una punizione sulla barriera e nulla  più.

KRSTOVIC voto: 6,5
Ritrova energie e voglia di lottare su ogni pallone. Primo tempo di sacrificio e grande corsa in cui si fa apprezzare per il fatto di tenere sotto pressione la retroguardia dei padroni di casa che su di lui montano una guarda spietata. Conquista punizioni e calci d’angolo anche se non trova modo di battere a rete per tutti i primi 45′. Al 79′ ci prova a segnare da distanza siderale con un potente destro che sibila però alla destra di Meret. Fino alla fin è un toro imbufalito che cerca di puntare l’area del Napoli ma non gli riesce di gonfiare la rete neppure stavolta. Ottimo l’assist che sforna per Dorgu ma che il danese spreca malamente con un passaggio al centro incomprensiile.

BANDA voto: 6
Punta i difensori del Napoli ad ogni occasione per portare minacce alla porta di Meret. Cerca anche la botta verso la rete ma non trova la mira giusta. Tanti i falli che subisce e le relative punizioni che conquista. La sua velocità mette in imbarazzo sia Di Lorenzo che Ngonge che a turno provano a fermarlo. Guadagna anche due ammonizioni ai danni dei campani che lo fermano con le cattive per evitare che inneschi la sua rapidità. All’ora di gioco commette un pericoloso intervento di testa in area giallorossa su Politano che arbitro e VAR non reputano da rigore e gli va bene. Poco dopo offre un cross a Krstovic che un difensore devia in angolo rischiando l’autorete. Subito dopo viene avvicendato perché esausto.

→ (dal 69′) SANSONE voto: 6
Fa quel che può nei pochi minuti in cui viene impiegato. Qualche bel fraseggio e qualche triangolazione a portare palloni vicino l’area patenopea ma senza gli esiti sperati.

All. GOTTI voto: 6
Il Lecce schierato al “Maradona” ritrova nel primo tempo coesione e impermeabilità, pur in una giornata in cui la difesa è ridotta ai minimi termini per infortuni e squalifiche. La squadra disputa una prova di carattere, badando a non prenderle ma anche a tentare di pungere quando ce ne sono le condizioni. Il 4-5-1 messo in campo offre intensità e cattiveria sportiva, merce andata persa di recente e già questo è un segnale benaugurante. Un errore di Falcone punisce la squadra oltre i propri demeriti. Lasciano qualche perplessità alcuni cambi effettuati che hanno tolto anziché dare qualcosa a questo Lecce coraggioso ma sfortunato.

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