LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Allucinante prestazione casalinga del Lecce che cede di schianto contro la Fiorentina che si impone con un pesantissimo 0-6 agevolato solo in parte dell’espulsione di Gallo nel primo tempo. Altra gara senza reti all’attivo e situazione psicologica che si conferma preoccupante. Contestazione degli Ultrà Lecce verso squadra e presidenza. Momento tra i più complicati degli ultimi anni e futuro incerto con una squadra che sembra non seguire più il proprio allenatore.

FALCONE voto: 4,5 
In avvio deve uscire con tempismo per due volte di piede fuori area per sventare ripartenze ospiti. Al 19′ è però in leggero ritardo sul piattone di Cataldi che porta in vantaggio i toscani. Al 35′ un’uscita di pugni che compie anziché agguantare la sfera permette a Colpani di calciare di controbalzo in rete per lo 0-2. Si riscatta in parte 2 minuti dopo quando nega la terza marcatura di giornata a Kean con una bella deviazione su tiro a giro dell’ex Juve. Nulla può al 45′ sulla punizione di Cataldi che realizza la sua doppietta su perfetta punizione dal limite e che spegne ogni velleità di rimonta di un Lecce rimasto nel frattempo in 10 uomini per il cartellino rosso a Gallo. La giornataccia prosegue anche nella ripresa quando Colpani trova anche lui la doppietta su botta imparabile all’incrocio arrivata dopo una respinta su precedente conclusione centrale. Incassa anche il 5° centro di Beltran su frittata collettiva della difesa. Il sesto pallone in fondo al sacco lo scaglia Parisi al 72′ con tiro deviato da un difensore leccese.

GUILBERT voto: 4,5
Paga il mismatch fisico con gli attaccanti come nel caso dell’azione che sfocia nel gol ospite. Dalla sua fascia di competenza non arrivano cross in area pericolosi e si spalancano varchi insperati per i suoi dirimpettai che li sfruttano a dovere. Da un suo svarione parte l’azione dello 0-5.

→ (dall’87’) JEAN voto: S.V.

BASCHIROTTO voto: 4,5
Resta spesso immobile a guardare le giocate degli attaccanti avversari a cui concede troppi spazi. Kean, Gudmundsson (nei 6 minuti in cui resta in campo) e poi Beltran giocano con assoluta tranquillità e vivono un pomeriggio da leoni, insieme agli altri subentrati a gara in corso.

GASPAR voto: 4,5
Pomeriggio nero anche per il difensore angolano che soffre la maggiore verve degli attaccnti di Palladino a cui concede inusitata libertà di azione e battuta a rete. Tanti anche i suoi errori, come un retropassaggio per Falcone che mette in grave imbarazzo il portiere giallorosso che deve uscire ben oltre l’area di rigore per rinviare un pallone quai preda di Beltran.

GALLO voto: 4,5
Patisce a tratti la tecnica di Colpani che agisce dalle sue parti. Qualche buona discesa in avanti a mettere palloni invitanti negli ultimi 16 metri, come quello non sfruttato da Krstovic. Poi un fiscalissimo Fourneau gli mostra il cartellino rosso alla scadere del primo tempo ed il Lecce resta pure in inferiorità numerica quando era sullo 0-2, ben presto diventato 0-3 sulla susseguente punizione.

PIERRET voto: 4,5
Un’altra gara senza acuti e di grande confusione. Prova ad andare in pressing sui centrocampisti ospiti ma sbaglia spesso i tempi di intervento lasciando ampi spazi nella mediana in cui i fiorentini si incuneano a meraviglia. La presunta diga davanti l’area è pura utopia e così arrivano bordate anche da parte dei difensori lasciati liberi di avanzare per metri e metri palla al piede fino alla conclusione verso la porta di Falcone. Quasi conseguenziale la sostituzione all’intervallo.

→ (dal 46′) COULIBALY voto: 5 
Un po’ di dinamismo appena mette piede sul terreno di gioco a dimostrare di essere preferibile a qualche altro elemento.

RAMADANI voto: 4,5
Gioca non si sa perché al posto di Coulibaly che sembra, al momento dare maggiori garanzie nel pacchetto di centrocampo. Prosegue la sua fase di involuzione ed a nulla servono le parole di scusa rivolte in conferenza al suo tecnico se poi lo ripaga con simili prestazioni in campo. Confuso e confusionario, non dà alcuna protezione alla difesa che subisce gli inserimenti a ripetizione dei viola nche nella porzione di secondo tempo in cui resta in campo. Esce tra i sonori fischi del pubblico dopo lo 0-6.

→ (dal 74′) KABA voto: S.V.
Peccato sia tornato in campo in una giornata nerissima per la sua squadra. Rientro che si spera possa dare maggiori soluzioni e alternative ad un centrocampo poco tecnico e poco dinamico.

DORGU voto: 5,5
Riportato finalmente ad agire sulla fascia sinistra in coppia con Gallo, si propone con continuità nella trequarti viola mettendo in mezzo anche qualche bel pallone non sfruttato a dovere dai compagni. Torna a giocare da terzini dopo l’espulsione di Gallo ed è tra gli ultimi ad alzare bandiera bianca.

OUDIN voto: 4,5
Ripresentato titolate dopo aver giocato appena 94 minuti in stagione, si fa notare solo per le battute dei calci piazzati mentre è costantemente sovrastato negli uno contro uno ed in quasi tutti i duelli che perde. Da uno di questi nasce il raddoppio fiorentino e sul Via del Mare cala il gelo. Viene avvicendato tra il primo ed il secondo tempo senza rimpianti.

→ (dal 46′) TETE MORENTE voto: 4,5 
Nessuno spunto degno di nota ma non certo solo per propri demeriti in una partita già ampiamente segnata e compromessa.

REBIC  voto: 4,5
In fase involutiva anche lui. Spostato più vicino a Krstovic e partendo, almeno sulla carta, sul fronte destro dell’attacco leccese, prova a fraseggiare con il compagno di reparto ma sbaglia un passaggio dietro l’altro, fallendo anche la battuta dal limite su un buono spunto del montenegrino che gli serve un pallone d’oro ma che lui calcia addosso al suo stesso piede d’appoggio. All’intervallo resta anche lui negli spogliatoi a ripensare ad un pomeriggio nerissimo.

→ (dal 46′) BANDA voto: 4,5
Un ritorno in campo senza gloria e senza possibilità di invertire l’andazzo di una domenica da dimenticare.

KRSTOVIC voto: 5
Ci prova subito al 4′ con un rasoterra che finisce morbido tra le braccia di De Gea. Clamorosa la doppia occasione che gli capita al 28′ quando dapprima arriva con un istante di ritardo in scivolata su ottimo assist di Gallo, poi spreca di testa il susseguente pallone che gli viene pennellato sulla fronte ma che indirizza alto oltre la traversa.

All. GOTTI voto: 4,5
Ma questo gruppo lo segue ancora? Sceglie di ritornare all’antico riproponendo a tratti un 4-4-2 con Dorgu riportato a sinistra e Rebic più vicino a Krstovic. Mosse che all’inizio danno qualche buona indicazione ma che i soliti errori sotto porta poi vanificano, insieme alle reti di una Fiorentina invece micidiale in avanti. Squadra troppo passiva in cui spicca anche l’eccessiva paura di sbagliare un tiro o un passaggio. L’ennesima inferiorità numerica va a complicare un momento davvero nero. La sosta del campionato non ha portato alcun vantaggio né si sono notati segnali incoraggianti sul piano del carattere e della concentrazione. E alla prossima si andrà in casa del Napoli capolista con un morale sotto i tacchi come forse non mai.

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