LECCE – Il direttore dell’area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino, ha accolto stamane Lassana Coulibaly, sesto acquisto ufficializzato dalla società giallorossa in questa sessione di calciomercato estiva. Il dirigente salentino ha avuto ulteriormente modo di fare il punto del mercato in seguito alle dichiarazioni rilasciate nella conferenza stampa di presentazione di Andy Pelmard di qualche giorno fa. A tre giorni dall’esordio in campionato contro l’Atalanta, la dirigenza giallorossa continua a lavorare per affidare a mister Luca Gotti gli innesti necessari per ritenere completa la rosa.

Queste le parole di Corvino al termine della presentazione di Coulibaly: “Siamo impegnati sia per la prima squadra che per la primavera ed abbiamo appena definito la decima cessione, Persson va al Varnamo in prestito con diritto di riscatto e percentuale sulla futura rivendita. Un nuovo esterno offensivo? Dobbiamo essere molto virtuosi, cosa che, alle volte, vuol dire portare giocatori che sanno fare più ruoli. Però ci sono 15 giorni, non è oggi nelle nostre dichiarazioni ufficiali, però può succedere, siamo attenti alle opportunità. Nessun veto, ma allo stesso tempo non possiamo promettervelo. Aggiungo che si sono alterati i parametri delle squadre che lottano per non retrocedere, dietro certe squadre ci sono fondi che hanno alterato l’asticella. Lavorare in maniera estrema non è un impegno semplice, però siamo pronti a cogliere occasioni“.

Il D.T. della compagine leccese ha inoltre parlato della situazione di Burnete, affermando: “Burnete non sta nel limbo, pensi che non ha avuto richieste, o che non sia al centro delle attenzioni? Siamo un po’ omertosi, perché oggi filtrano tante notizie, ma noi non vogliamo che escano. Se io dovessi dire tutte le richieste che ho… di Burnete ho richieste, ma non le dico. Se faccio uscire notizie non faccio l’interesse della mia società, lui ha richieste ma noi ci crediamo. Pure ai tempi di Hjulmand c’erano diverse richieste, sebbene non trapelassero“.

Corvino ha terminato facendo un sunto anche di quello che sarà in casa Lecce Primavera: “È il nostro quarto anno di Serie A, abbiamo portato in silenzio giocatori in prima squadra. Alle volte preferisco non portare un ragazzo in prima squadra, devo esserne convinto. Chi va in prima squadra poi deve restarci e per restarci non deve essere solo tecnico, deve avere anche una certa struttura. Il monte ingaggi della Primavera è di 700mila euro lordi e quest’anno abbiamo dovuto ricominciare quasi tutto da capo dopo leggi ad-hoc, sarà difficile. Non voglio partire battuto, non voglio perdere e questo mi crea energie“.

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