Lecce – (di Massimiliano Cassone) – Indosserà la maglia numero 96 (l’anno della sua nascita) Francesco Di Mariano, convocato per la prima volta tra i grandi. Siederà sulla panchina della Roma dei miracoli, voluto dal tecnico Rudi Garcia, respirando l’area salubre di chi è in cima al monte più alto. Ceduto quest’estate dal Lecce alla squadra capitolina per circa 600 mila euro si è subito messo in mostra, nella Primavera, meritando questa bella soddisfazione. Abbiamo raggiunto Beppe Accardi, il suo procuratore, che ha risposto alle nostre domande ringraziando anche l’U.S. Lecce, per aver sempre creduto nel ragazzo.
Leggendo sul suo profilo Facebook abbiamo saputo che è stato convocato in prima squadra, in questa Roma dei record. Come sta Checco Di Mariano?
“È felicissimo, carico ma sereno. È molto contento anche se è cosciente che da ora iniziano le insidie. Dovrà dare il massimo e lavorare più di prima senza dimenticare però che lui fa parte ancora della squadra “primavera”. Quando Rudi Garcia lo chiamerà lui dovrà farsi trovare pronto”.
Una bella soddisfazione anche per lei Accardi…
“Non solo per me che gioisco dei progressi del mio assistito ma anche della famiglia che ha fatto tanti sacrifici e per lui stesso che si ritrova al fianco di campioni importantissimi. Senza dimenticare la soddisfazione che regala a Nicola Ferrante che lo ha cresciuto e lanciato nella scuola calcio del Palermo, per poi arrivare a Matteo Lauriola direttore del settore giovanile del Lecce che lo ha fatto maturare trasmettendo valori umani e professionali, e poi lo ha lanciato e lasciato volare (d’accordo con la società) nella capitale e nel calcio che conta”.
Il Lecce ha venduto Di Mariano, non credeva in lui?
“Il Lecce ha sempre creduto in Checco, infatti l’anno scorso non lo vendette nemmeno di fronte ad una cifra importante, quest’anno non poteva fare altrimenti. Checco non poteva giocare nel campionato Berretti e nella prima squadra, visto le priorità di vittoria, avrebbe rischiato di bruciarsi. Per questo la società giallorossa ha accontentato il ragazzo e lo ha ceduto alla squadra capitolina; Di Mariano meritava di andare in una grande squadra”.
Eppure nonostante ciò che lei mi dice la sua cessione è stata criticata da molti, lei che ne pensa?
“Criticare senza sapere e conoscere i meccanismi del calcio è facile. Il Lecce che ripeto ha la priorità di andare in B, dopo le vicissitudini della doppia retrocessione e dell’epilogo amara dello scorso Giugno, non poteva rischiare di far giocare un giovane così promettente in un campionato in cui rischiava di bruciarsi e nemmeno farlo giocare in un campionato Berretti dove i livelli non sono quelli del campionato Primavera. E poi se dobbiamo dirla tutta, la cessione Di Mariano in un periodo di crisi anche del mondo del calcio, ha portato nelle casse societarie un ottimo guadagno. Lo Roma che lo cercava già da un anno ha investito su di lui. Matteo Lauriola ha colto nel segno e dato la possibilità al ragazzo di coronare un sogno”.
Allenandosi in prima squadra da chi è rimasto impressionato?
“Da tutti e da Totti (sorride). Allenarsi con un campione come il capitano che è l’emblema del professionista serio è il massimo per un giovane che ama il calcio e che sogna una grande carriera”.
Ringraziandola per la disponibilità, chiudiamo con la più classica delle domande: dove può arrivare Di Mariano?
“La Roma è già un grande traguardo però se rimane con i piedi per terra, e continua così come sta facendo mettendo il calcio davanti a tutto, avrà una carriera costellata da successi. Sono io a ringraziare Leccezionale.it e vi auguro buon lavoro”.
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