FIRENZE (di Pierpaolo Sergio) – Il Lecce non sa più vincere e contro la Fiorentina incassa la quarta sconfitta consecutiva resa ancora più amara dal fatto che sia frutto di una sciagurata autorete di Gallo nel primo tempo. Giallorossi ancora incapaci di pungere come conferma il dato della quarta gara senza segnare. La sosta arriva al momento opportuno per una squadra generosa ma troppo in confusione.
FALCONE voto: 5,5
Non festeggia al meglio la convocazione in Nazionale. Per il portiere giallorosso pochi interventi nel corso del primo tempo, eppure becca comunque il gollonzo di giornata nell’azione di più facile lettura, ma non per Gallo che è suo complice nell’incomprensione fatale con conseguente autorete. Nella ripresa un’altra incomprensione con Umtiti stava per costare di nuovo cara, ma ci mette una pezza in extremis. Nel finale nega il raddoppio a Bonaventura con un bel guizzo su botta da fuori.
GENDREY voto: 5,5
Si appiccica a Saponara seguendolo fin dopo la linea di centrocampo per tentare di arginarne l’estro creativo. Protagonista di alcune belle incursioni in avanti a mettere cross interessanti negli ultimi sedici metri non sfruttati a dovere dai compagni, ma poi deve correre il doppio per recuperare anche perché il numero 8 di Italiano lo porta spesso fuori posizione. Respira dopo il camio dell’ex trequartista dell’era Liverani ma poi deve alzare bandiera bianca a poco più di 10′ dalla fine per problemi fisici.
→ (dal 77′) CASSANDRO voto: 6
Altro esordio in maglia giallorossa della stagione. Dopo l’arrivo a gennaio nel mercato di ripazione, trova finalmente l’occasione per farsi vedere in campo dai tifosi del Lecce. Lascia intravedere buone potenzialità che ora andranno confermate.
BASCHIROTTO voto: 5,5
Tiene a bada senza troppa difficoltà finché resta in campo Kouame il quale prova a svariare lungo tutto il fronte d’attacco alla ricerca di varchi giusti per entrare in area giallorossa. In copertura è roccioso e puntuale, un po’ meno quando si tratta di impostare con lanci lunghi dalle retrovie puntualmente fuori misura e poca lucidità negli appoggi anche più elementari.
UMTITI voto: 5
In difficoltà a tratti nel gestire la sfera quando tenta di iniziare la manovra. Da un suo errore in appoggio scaturisce l’ammonizione di Blin. Le cose vanno inizialmente un po’ meglio in marcatura dove concede il minimo sindacale agli attaccanti di Italiano. Non così al 65′ quano stava per commettere un’altra frittata invitando Falcone a recuperare un pallone troppo lontano però dall’area leccese su cui si avventa Gonzalez prima che il portiere giallorosso sventi la minaccia. Anche lui in diffida, si fa ammonire e salterà l’Empoli in un momento di involuzione variamente spiegabile.
GALLO voto: 5
Sua l’autorete che regala letteralmente il vantaggio ai padroni di casa. Gravi le solite lacune difensive che palesa nell’occasione, sbagliando il tempo dell’intervento con cui voleva anticipare Nico Gonzalez ma che lo vede impattare goffamente sul pallone che beffa Falcone, con cui condivide le responsabilità, rotolando lemme lemme in fondo alla rete. L’errore lo condiziona fino al triplice fischio, sbagliando davvero troppo in copertura ed in proposizione.
BLIN voto: 6
A lui tocca occuparsi di Barak a cui cerca di concedere meno spazio di manovra possibile. L’ex però si dimostra a tratti immarcabile. Spreca tante energie appresso al gran bailamme del centrocampo viola e viene avvicendato nel finale di match.
→ (dal 70′) MALEH voto: 5
Si fa ammonire dopo solo un minuto dal suo ingresso in campo. Da diffidato salterà per squalifica la prossima trasferta in casa dell’Empoli dopo la sosta, ma non è detto che ciò risulti necessariamente un male.
HJULMAND voto: 6,5
Giocoforza il centrocampo leccese concede parecchio in termini di qualità a quello dei toscani. Ne consegue che deve correre il doppio degli avversari per arginarne le giocate. In più, l’ineffabile arbitro Abisso lo minaccia verbalmente di sanzioni disciplinari fin dal prime battute. Lotta lì nel mezzo ma non basta neppure stavolta ad evitare il KO.
GONZALEZ voto: 5
Nella prima frazione di gioco prova a palleggiare a centrocampo con i compagni provando ad incunearsi nell’area della Fiorentina anche se resta ancora fumoso e poco incisivo. Col passare dei minuti va sempre più in apnea nel rincorrere i veloci centrocampisti avversari girando a vuoto e arrivando sempre secondo su ogni pallone. Esce poi stremato a un quarto d’ora dalla fine del match.
→ (dal 77′) HELGASON voto: 6
Prova a dare un po’ di ariosità e geometria alle ripartenze e poco più.
STREFEZZA voto: 5,5
Ci prova non appena vede uno spiraglio per calciare verso la porta anche se Terracciano non deve compiere grossi interventi su di lui. Prova all’alba del secondo tempo a travestirsi da uomo-assist offrendo a Di Francesco un’ottima palla che però il compagno di reparto non capitalizza. Da lì in avanti perde però lucidità e concretezza, oltre a qualche duello di troppo e viene richiamato in panchina.
→ (dal 70′) OUDIN voto: 6
Conferma di avere un piede educato e sforna lanci e assist per i compagni che però disdegnano gli inviti e sprecano ogni volta.
COLOMBO voto: 6
Preferito al centro dell’attacco al posto di Ceesay, fa un gran pressing sui difensori viola che provano a costruire dal basso cercando di farsi inoltre trovare pronto a ricevere i cross in mezzo all’area di rigore che però non arrivano.
→ (dall’83’) CEESAY voto: 5
Ha un buon pallone da colpure di testa a pochi passi dalla porta di Terracciano ma manca l’impatto con la sfera e svanisce anche la seconda ed unica occasione per pareggiare creata nell’arco dell’incontro dal Lecce.
DI FRANCESCO voto: 5
Anche lui prova a sfruttare la velocità nelle ripartenze ma spesso si perde il pallone tra i piedi o scivola vanificando la pressione che mette ai portatori di palla avversari. In avvio di ripresa ha sul destro la più nitida occasione per segnare ma calcia su Terracciano da ottima posizione, venificando un sontuoso assist di Strefezza.
All. BARONI voto: 5
Incredulo, si chiede dalla panchina come si possa incassare una rete come quella segnata da Gallo nella propria porta che rompe l’equilibrio del match e condanna il Lecce alla quarta sconfitta in serie. Un episodio sfortunato che mette ancor più in salita la gara, con i giallorossi che tentano in ogni modo di reagire ma che si confermano anemici in zona-gol. Lo svantaggio manda infatti in confusione la squadra salentina che non riesce a rialzare il capo. La sosta dovrà necessariamente servire per ritrovare smalto e conviznione altrimenti gli scricchiolii saranno fragoroso rumore di caduta.