LECCE (di Giovanni De Leonardis) – Lecce e Cremonese, che nella passata stagione avevano dominato il campionato di Serie B, si affrontano allo Stadio “Via del Mare“ in un match molto importante per la permanenza in Serie A. I giallorossi, reduci dalla vittoria di Salerno, cercano la prima vittoria fra le mura amiche, mentre la Cremonese gioca per dimenticare lo 0-4 interno patito contro la Lazio. Baroni schiera il Lecce con il consueto 4-3-3, con Falcone in porta, linea difensiva con Gendrey, Pongracic, Baschirotto e Gallo, centrocampo con Hjulmand in mezzo con Gonzalez e Askildsen ai lati, tridente composto da Strefezza e Banda esterni e Colombo centrale.
Il tecnico ospite Massimiliano Alvini vara un inedito 4-2-3-1 con lo scopo di imbrigliare il centrocampo leccese e presidiare le fasce esterne per inaridire la manovra giallorossa. Ed effettivamente il Lecce stenta a creare gioco, con Hjulmand che soffre la marcatura quasi a uomo di Pickel e così il tridente leccese non viene quasi mai innescato.
Al 19′ proprio Hjulmand, pressato da tre avversari, perde palla a centrocampo, Ciofani ne approfitta per lanciare Okereke che entra in area e va a tu per tu con Falcone; dribbling secco e l’estremo giallorosso non può far altro che commettere fallo, anche se l’estrno grigiorosso è furbo nell’andare a ercare il contatto del piede cn la spalla dell’estremo difensore giallorosso. Segnando il suo primo gol in A, Ciofani trasforma il conseguente calcio di rigore per lo 0-1.
I giallorossi accusano il colpo, ma progressivamente cercano di aumentare l’intensità di gioco. Al 32′ Banda si lascia cadere in area avversaria ma l’arbitro Marinelli di Tivoli è molto vicino all’azione e lascia correre. Il Lecce alza il baricentro, ma deve necessariamente concedere qualche spazio nelle retrovie; in uno di tali spazi si incunea Zanimacchia che tira chiamando Falcone alla respinta.
Il pareggio dei giallorossi avviene al 42′, quando Okereke, che si era procurato il penalty per la Cremonese, ne provoca uno in favore del Lecce, fermando fallosamente una percussione in area di Gendrey. Dal dischetto Strefezza fa 1-1, segnando con freddezza la sua quarta rete stagionale. Il risultato quindi accompagna le due squadre all’intervallo.
Nella ripresa mister Baroni lascia Colombo (in pochi si sono accorti che era in campo) negli spogliatoi e mette in campo Ceesay. Nel secondo tempo è però sempre la Cremonese la squadra più viva, mentre il Lecce soffre soprattutto a centrocampo. Intorno al 61′ Ciofani da corner non inquadra la porta con un colpo di testa e poco dopo stessa sorte tocca ad un altro colpo di testa, ma ben più pericoloso, di Pickel.
Marco Baroni cerca di aumentare la qualità di palleggio inserendo a centrocampo Blin e Bistrovic per Askildsen e Gonzalez, ma i cambi non sortiscono effetti particolari. Anzi, sono i lombardi ad andare ancora vicini al vantaggio al 72′ con Okereke (ancora lui!) che tira a colpo sicuro da pochi metri dalla porta e Falcone deve compiere un mezzo miracolo per evitare lo svantaggio. Dopo due minuti un sinistro di Castagnetti rasenta il palo della porta e subito dopo Meitè (subentrato ad Ascacibar) tira verso la porta leccese ma la difesa si rifugia in angolo.
Ed il Lecce? Nemmeno un tiro verso la porta avversaria! Al triplice fischio i giallorossi devono ritenersi soddisfatti per il punto conquistato. Se infatti la Cremonese avesse vinto non avrebbe rubato nulla, avendo costruito più gioco ed avendo avuto più occasioni rispetto alle zero dei padroni di casa che hanno compiuto un passo indietro ripetto alla precedente uscita all’Arechi.
Si conferma insomma la sofferenza del Lecce quando è chiamato a “fare la partita“, dimostrandosi più a proprio agio nel contenere e ripartire. Ma le ripartenza oggi non hanno funzionato, merito anche di una Cremonese ben disposta in campo. Banda e Strefezza non hanno avuto gioco facile contro Sernicola e l’ex Valeri, mentre al centro Colombo prima e Ceesay dopo non hanno quasi mai visto palla.
Per voler comunque vedere il bicchiere mezzo pieno si può fare ricorso al terzo risultato utile consecutivo e all’imbattibilità (per ora) contro le dirette concorrenti (Empoli, Monza, Salernitana e Cremonese), segno che la squadra allestita dal duo Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera risulta competitiva nella lotta per non retrocedere.