MILANO (di Pierpaolo Sergio) – Nei Sedicesimi di Finale della Coppa Italia 2025/2026, il Lecce incassa un sonoro 3-0 dal Milan e saluta la competizione tricolore. Partita a senso unico, segnata dall’espulsione al 17° di Jamil Siebert ch manda a carte quarantotto i piani tattici di Di Francesco, già di per sé apparsi cervellotici e senza costrutto.
FRÜCHTL voto: 6
Gioca un buon orimo tempo in cui limita il passivo del Lecce con almeno tre belle parate a negare il gol ai vari Gimenez, Nkunku e Rabiot. Quando non cu arriva lui ci opensano i pali a salvarlo, ma becca comunque la rete di Gimenez con il Lecce in inferiorità numerica. Il raddoppio di Nkunku in avvio di ripresa è imparabile con la sforbiciata dell’attaccante milanista che si insacca sul secondo palo in maniera imparabile. I pali (altri due) continuano a renedere meno pesante il fardello di reti al passivo ma poi incassa anche il terzo centro del solito Pulisic che quando incontra il Lecce vede rosso.
D. VEIGA voto: 4,5
Se questa doveva essere una prova del nove per lui, allora l’esperimento si può considerare fallito. Ancora una volta. In marcatura concede metri preziosi agli avversari e si perde puntualmente il giocatore di sua competenza, come capita in due dei tre gol incassati. Larga la marcatura su Nkunku nell’azione del secondo gol del Milan e su Pulisic sul 3-0. Spinge poco e male in avanti, mentre in fase difensiva non è per nulla affidabile fino alla fine.
SIEBERT voto: 4,5
Dura appena 17 minuti la sua apparizione a San Siro. Richiamato ad un’on filed review, l’arbitro Tremolada gli mostra il cartellino roso diretto per un’entrata in ritardo su Gimenez lanciato a rete. Fino ad allora solo qualche marcatura tropoallegra che aveva messo gli avanti rossoneri in condizione di battere a rete.
T. GABRIEL voto: 5
Al centro della difesa comincia in inedita coppia con Siebert ma benpresto ritrova Gaspar a comporre la linea di difesa. Fa il suo sulle incursioni dei padroni di casa ma anche lui commette troppo leggerezze e gli attaccanti di casa ringraziano.
NDABA voto: 5
Partita di sofferenza anche per lui che stenta a dare una mano nel contenere le scorribande rossonere che metteno plloni su palloni negli ultimi sedici metri. Non supera mai la linea di centrocampo e concede troppi metri in copetura al pari di tanti suoi compagni.
KABA voto: 5
Serata segnata da un cartellino giallo forse fin troppo severo e tanta corsa a vuoto da unico incontrista nell’inedito centrocampo giallorosso. Ne consegue che fa una fatica disumana nel contrastare le manovre milaniste e viene sostituito quando la frittata era gi stata fatta.
→ (dal 46′) PIEROTTI voto: 5,5
Si mette in mostra con alcune incurisoni nella metà campo avversaria ad allegerire la pressione a cui è sottoposta la retroguardia leccese
BERISHA voto: 5,5
Degn di menzione solo una punizione dal limite con cui impegna Maignan nell’unica parata della partita grazie ad una botta centrale. Per il resto, il vantaggio del Milan complica maledettamente anche la sua serata e assiste impotente al tiro al bersaglio dei rossoneri.
→ (dall’81’) COULIBALY voto: S.V.
Appena dieci minuti che valgono da sgambatura in vista dell’impegno di domanica contro il Bologna.
HELGASON voto: 5
Viene riproposto a centrocampo dopo le inenarrabili difficoltà palesata dalla mediana del Lecce contro il Cagliari ma si ritrova nel posto sbagliato al momento sbagliato. L’occasione che il suo allenatore gli concede non la sfrutta ma non certo solo per proprie responsabilità.
→ (dal 46′) GORTER voto: 5
Innesto per valutarne le potenzialità ma in una serata sbagliata e infarcita di situazioni poco credibili per essere riproposte in futuro. Sua una devizione in area che manda il pallone sulla spalla di Fruchtl e poi sul palo. Nulla più.
T. MORENTE voto: 5
Gara sottotono sulla falsarIga delle recenti apparizioni dello spagnolo che stavolta viene addirittura proposto come esterno di sinistra in una difesa a 5, in una serata di esperimenti poco credibili, vanificati ulteriormente dall’espulsione di Siebert. Spostato sulla fascia opposta a cercare una reazione nemmeno abbozzata, resta in campo fino all’inizio del secondo tempo, poi è richiamato in pachina.
→ (dal 57′) GALLO voto: 5
Si rivede dopo la serata da gran mal di testa che Palestra gli fa vivere in campionato. Schierato in coppia con Ndaba sulla fascia sinistra, stenta a chiudere le linee di passaggio dei portatori di palla milanisti.
CAMARDA voto: 5
Torna a San Siro da ex e chissà quanto avrà masticato amaro nel vedere i suoi vecchi compagni creare tante occasioni e battere a rete con estrema facilità. Di palloni giocabili nemmeno a parlarne, ma ormai sta iniziando a fare il callo a simili situazioni che morrttificano il gioco del calcio, a prescindere dall’inferiorità numerica.
N’DRI voto: S.V.
Non gli capita la miseria di un pallone da portare nella metà campo milanista. Viene sacrificato sull’altare della ragion di stato quando il Lecce resta in 10 contro 11 uomini e torna mestamente in panca. Al suo attivo una chiusura in ritardo su Bartesaghi nell’aione del vantaggio dei meneghini.
→ (dal 22′) GASPAR voto: 5,5
Si rende utile su alcune chiusure in area di rigore in cui blocca la conclusione a rete dei padroni di casa. Per il resto non può fare la differenza in un contesto davvero modesto.
All. DI FRANCESCO voto: 5
Presenta a San Siro un Lecce più che sperimentale e che, per di più, naufraga dopo un quarto d’ora vista l’espulsione di Siebert che mette in salita l’intero match. Le alchimie proposte contro la squadra di Allegri lasciano il tempo che trovano e non si spossono neppure considerare utili in ottica campionato. Gli interpreti messi in campo hanno prodotto la miseria di una sola concluione in porta, su palla inattiva, di Berisha al 71°. Per il resto, un momologo rossonero farcito di gol e pali che rendono solo un po’ meno amara l’ennesima sconfitta. Urge concentrarsi subito sul campionato dove le prove di appello potrebbero rivelarsi ancora ardue visto che domenica arriva il Bologna.