LECCE – È vero, la stagione è cominciata da poco, solo un mese, ma la partita di questa sera contro il Cagliari, per il Lecce, conta già davvero tanto e non pesa poco. L’avvio a rilento in campionato porta i salentini a dover fare una grande prestazione per mettere da parte i primi punti sin dagli inizi – come l’Udinese insegna – e regalare una gioia ai 22mila ed oltre abbonati a seguito delle prove piuttosto scialbe offerte con Milan ed Atalanta successive al pari a reti bianche di “Marassi” col Genoa.
I numeri dei giallorossi raccolti nelle tre gare di Serie A giocate finora dicono 1 gol segnato e 6 incassati, 1,7 tiri in porta tentati a partita di media (8,7 quelli totali) e 4,3 dribbling totali riusciti, sempre di media ovviamente, e 0,7 grandi occasioni a partita. Numeri che non luccicano per quanto concerne il piano offensivo, anche se è chiaro che per il momento tracciare una linea e dare giudizi sulla squadra di mister Di Francesco sia pressoché impossibile. Tuttavia, sono dati che riportano a galla il noto problema di un attacco poco prolifico e pericoloso.
Che il Lecce possa smentirci e smentirsi questa sera? Tutto è possibile, soprattutto nella calda cornice del “Via del Mare“ in cui il pubblico non farà mancare il suo appoggio dagli spalti, gremiti di tifosi vogliosi di esultare. L’anno scorso la vittoria fu di misura contro i rossoblù, grazie ad una zampata di Krstovic. C’è da dire che il Cagliari al momento ha subito 2 sole reti per mano di Fiorentina e Napoli, un Cagliari che viene dal successo ottenuto a scapito del Parma, sconfitto in Sardegna per 2-0. Ora, per i Casteddu la trasferta in Salento, in un match che, già a settembre, si può definire un importante scontro salvezza per ambe le parti.