LECCE – Ricardo Paciocco, storico attaccante del Lecce dal 1983 al 1987, si è unito alle voci di Pedro Pablo Pasculli e Paolo Baldieri, nel rilasciare un’intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia. La prima punta italo-venezuelana, militante anche in squadre come Milan, Pisa e Reggina, ha commentato lo stato attuale della formazione allenata da Eusebio Di Francesco, impegnata a piazzare gli ultimi mattoncini nel finale di calciomercato prima di pensare esclusivamente al campo ed al campionato.
Di seguito, ecco la disamina di Paciocco, ancora abbastanza scettico sulle mosse fatte dalla dirigenza salentina fino a questo momento: “È andato via Baschirotto, che era un guerriero, tuttavia non vedo acquisti di un certo livello. A centrocampo? Per una squadra che deve salvarsi, la base sono la difesa ed il centrocampo, un centrocampista di qualità è importante, perché detta i tempi e fa giocare la squadra, poi ovviamente ci vogliono anche i cosiddetti portatori d’acqua. Camarda? Mi rivedo in lui, perché quando venni a Lecce dal Milan mi dovetti dare moltissimo da fare, dato che una società così importante si aspettava tanto da me. Su Krstovic: lui deve cercare di tenere di più la palla, che non è facile, ma serve per guadagnarsi più punizioni dal limite dell’area di rigore avversaria. E bisogna saltare poi l’uomo, cosa che per un attaccante significa andare al tiro in porta o appunto ottenere una punizione oppure un rigore“.