LECCE – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, è intervenuto ieri ai microfoni di Sky Sport mentre la squadra è attualmente ancora alle prese con la preparazione atletica a Bressanone in vista dell’esordio ufficiale di Coppa Italia contro la Juve Stabia. A ferragosto, infatti, scenderà in campo una formazione dai tanti volti nuovi, allenatore compreso, visto che Eusebio Di Francesco è all’atto secondo della sua avventura in giallorosso, con la prima risalente al lontano 2011.
Cambiano le facce, ma non le ambizioni di crescita del Lecce, come quella di far emozionare il proprio popolo a caccia della quarta salvezza di fila: “La componente legata al sogno del salentino che prende la squadra che tifa non può mancare mai. Anche nei sogni migliori non avrei immaginato di arrivare dove sono oggi, non amo fare proclami come dirigente, ma con la fatica quotidiana voglio costruire momenti di crescita per il nostro club. Il territorio ci segue, qui è una novità avere 25mila abbonati. Questo step che ha fatto la scorta vede anche il territorio fare lo stesso step, il tentativo di crescita è condiviso. La scelta di puntare su Di Francesco? Si tratta di un bravissimo allenatore che negli ultimi anni non ha raccolto i successi che meritava, quindi ce lo aspettiamo super motivato. Voglio una squadra verticale, che sia irreprensibile nei valori che condivide“.
Poi, Sticchi Damiani ha fatto il punto sulla situazione legata al bomber della squadra, Nikola Krstovic, il cui futuro resta incerto: “Lui sa che è stato protagonista con la nostra maglia, i risultati del club sono stati anche figli delle sue prestazioni, dunque la società gli deve riconoscenza, e questa riconoscenza si trasforma nel fatto di non ostacolarlo nel suo percorso. Allo stesso tempo, il club deve anche essere gratificato, faremo quindi tutto con equilibrio, ma mi aspetto che, qualora le cose non dovessero andare, lui resti felice come se fosse andato comunque al Real Madrid. Camarda? Se la qualità c’è si esprime anche in giovanissima età, ha dimostrato di essere già strutturato. Credo che questo sia l’ambiente giusto per lui“.