LECCE – Lunga e super dettagliata la disamina di Claudio Luperto, ex centrocampista del Lecce ed ora allenatore del Novoli, sul reparto centrocampisti del club giallorosso nell’intervista concessa a la Gazzetta del Mezzogiorno. Un’analisi a 360 gradi, dal vertice basso titolare Balthazar Pierret – come confermato da Di Francesco nella presentazione di settimana scorsa – ai vari interpreti come Kaba, Berisha e Coulibaly interscambiabili fra la mediana e la linea delle mezze ali, finendo per parlare del rinato Helgason e del possibile partente Ramadani.

Queste le parole di Luperto sul centrocampista francese, dimostratosi un affidabile play nella sua prima annata in giallorosso: “Stando alle affermazioni di Di Francesco nella conferenza stampa della sua presentazione, Pierret sarà il regista della squadra, oppure si giocherà il posto con l’altro regista che eventualmente dovesse arrivare dal mercato. Il tecnico pescarese ha senz’altro avuto modo di valutarne le sue caratteristiche vedendolo all’opera nella passata annata, se ha dato questa indicazione lo ha fatto con cognizione di causa. Ora approfondirà la sua conoscenza in ritiro. Il ragazzo è tatticamente intelligente, al suo primo campionato si è espresso fra alti e bassi, il che è comprensibile. Vedremo se sarà in ballottaggio con un altro profilo o se si punterà in maniera decisa su di lui, avendo in alternativa un calciatore già in organico che sia in grado di adattarsi al ruolo. Le performance di Pierret, comunque, dipenderanno anche dai movimenti dei compagni, sia in fase di possesso che di non possesso. Il calcio è un gioco di squadra, nel cui ambito è determinante la prova di ciascun singolo ma nell’ottica del collettivo“. Poi così su Berisha, talento ancora non del tutto esploso: L’albanese ha incantato in alcune partite del campionato scorso, ma non ha avuto continuità, anche a causa di alcuni infortuni che lo hanno frenato ogni volta che sembrava essere in rampa di lancio. Ha qualità e quel pizzico di sfrontatezza, può sfondare con le sue doti quindi potrebbe ritagliarsi uno spazio di rilievo. Toccherà a lui, poi, compiere il salto di qualità“.

Il tecnico classe 1961 ha dunque detto la sua anche sui già citati restanti centrocampisti di proprietà del Lecce, affermando: Se Coulibaly si confermerà ai livelli della scorsa stagione, sarà difficile rinunciare ad averlo in campo. Nel corso del campionato gli sono stati assegnati vari compiti ed ha quasi sempre risposto con prove convincenti, penso possa essere una garanzia anche nella prossima annata. Fermo restando che, nell’assortire un reparto, che sia il centrocampo o un altro, occorre sempre assemblarlo con calciatori dalle caratteristiche differenti e magari complementari. Kaba? È complicato rientrare al top dopo aver subito certi infortuni, ma nel torneo passato ha fatto fatica. Ora, però, dovrà dimostrare nnuovamente il proprio valore, proponendo la propria candidatura con grande convinzione per i movimenti che Di Francesco gli chiederà. Nel 2024/2025 ha avuto un impatto importante sul cammino del Lecce, quando è stato inserito nella lista dalla quale è possibile attingere chi schierare. Lo staff tecnico valuterà bene le sue caratteristiche in ritiro. Ramadani ha fatto bene nella sua prima stagione in giallorosso, ma sarà importantissimo il fatto di svolgere l’intera preparazione con il resto del gruppo, può garantire fisicità e può essere prezioso in entrambe le fasi. Per quanto riguarda Helgason, nel calcio moderno di norma si attacca e si difende in maniera differente. L’islandese potrebbe fungere da mezzala, qualora dovesse sostituire Hjulmand. – E poi in chiusura sul tema giovani –  In questo periodo, ai giovani viene data l’opportunità di provare a mettersi in mostra ed a meritare un posto nel gruppo della prima squadra, chissà che tra loro non ci sia già un nuovo Dorgu“.

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