LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Domenica 18 maggio 2025: ultima partita della stagione tra le mura amiche dello Stadio “Via del Mare” per il Lecce chiamato ad una disperata rincorsa alla terza salvezza di fila in Serie A. I giallorossi affrontano il Torino, avversario che riporta alla mente due precedenti storici per il club salentino. I granata sono l’ultima spiaggia per i ragazzi di Marco Giampaolo per non perdere contatto dal Venezia che li ha scavalcati in classifica, né dall’Empoli, che invece li aveva appaiati sempre nello scorso turno.
Un campionato altalenante, fatto di illusioni nella prima parte, ma poi di cocenti delusioni da febbraio in poi. Un distacco di 7 punti dalla zona rossa è stato eroso settimana dopo settimana senza che niente e nessuno riuscisse a destare la squadra sa un inspiegabile torpore che l’ha fatta piombare in piena zona retrocessione ad appena 180 minuti dalla chiusura della stagione. Forse un margine troppo esigo per metabolizzare a botta e prendere le contromosse.
Eppure, sembra che non ci sia ricetta funzionante per guarire la cronica incapacità di conquistare i 3 punti che ormai mancano da fine gennaio, data in cui i giallorossi espugnarono il “Tardini” di Parma, facendo forse credere troppo velocemente che la permanenza fosse già cosa fatta. Da quel giorno, invece, sono iniziati i dolori… Sconfitte in serie intervallate da sparuti pareggi, frutto per lo pù di prodezze di Nikola Krstovic, unica prima punta di peso (e di ruolo) a disposizione di Gotti prima e Giampaolo poi. Evidente che i suoi sforzi da soli non abbiano potuto evitare una coda cosa carica di tensione al campionato del Lecce.
Errori di valutazione, prima in estate e poi nella finestra invernale del calciomercato, un pizzico di sfortuna e tante scelte sbagliate, unite anche agli immancabili torti arbitrali e del VAR, stanno dietro la china pericolosissima e finora senza freni che questo gruppo sta soffrendo, costrigendo i tifosi giallorossi a trascorrere mesi interi senza la gioia di una vittoria o senza la mortificazione di sconfitte che alla lunga hanno lasciato il segno nell’ambiente, creando malumori e divisioni fratricide.
È servita la tragedia della scomparsa inattesa e lacerante di Graziano Fiorita per ricompattare le varie anime del tifo locale, concentrato ora sulla mission impossible della conquista di una salvezza che avrebbe davvero dell’incredibile. Tutto passa però dalla sfida di questa sera contro il Torino. Il pubblico farà come sempre la sua parte. Sta a chi scende in campo fare altrettanto. Unico obiettivo è vincere e aspettare prima i risultati delle altre due concorrenti alla lotta per non retrocede e poi l’ultima giornata, ch per il Lecce sarà in trasferta all’Olimpico contro la Lazio per capire quale sarà il futuro da affrontare.