ROMA – Di seguito il nuovo appello degli onorevoli salentini Saverio Congedo, Andrea Caroppo, Salvatore Di Mattina, Leonardo Donno, Antonio Gabellone, Roberto Marti, Claudio Stefanazzi e Antonio Trevisi, componenti del Lecce Club Parlamento, sulla decisione di far scendere in campo domani sera Atalanta e Lecce nonostante lo choc per la perdita del fisioterapista giallorosso: “Non solo nel Salento ma ormai in tutta Italia, e non solo tra gli addetti ai lavori, si sta diffondendo un moto di indignazione contro la decisione della Lega di Serie A di far disputare la partita Atalanta-Lecce domenica prossima. Cioè, a pochi giorni dalla tragedia che ha colpito l’US Lecce per la scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita, mentre era in ritiro con la squadra. La salma è ancora all’obitorio, a disposizione della magistratura, e i funerali non sono stati ancora fissati. La decisione è stata presa dalla Lega, nonostante il parere comprensibilmente contrario della società, considerato che la squadra ancora sotto shock non ha potuto allenarsi e, al momento, non è ancora partita per raggiungere Bergamo”.
“In un calcio in cui si fa fatica a individuare ‘bandiere’, Graziano era ‘la bandiera’, un riferimento per i giocatori, per la dirigenza, per i tifosi, per tutto l’ambiente, grazie alla sua professionalità, alla sua gentilezza, al suo attaccamento ai colori giallorossi e, soprattutto, per avere incarnato in 26 anni, spesi per il calcio, i valori più autentici dello sport. Valori come rispetto, lealtà, solidarietà che oggi vengono calpestati dalla Lega con una decisione sprezzante del dolore per la perdita di un marito, di un padre di quattro figli, di un professionista che ci lascia a soli 47 anni mentre svolgeva il suo lavoro al servizio dello sport. Non ci risulta esistano precedenti di una competizione sportiva svolta in questo clima e in queste condizioni. C’è ancora tempo: la Lega di Serie A torni sui suoi passi, eviti quella che sarebbe non solo una brutta pagina del nostro calcio, ma una macchia indelebile per lo sport italiano. Chi può, a tutti i livelli, si mobiliti, perché questo non accada“, conclude la nota del Lecce Club Parlamento.