LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Quinta sconfitta di fila per il Lecce che cede di misura alla Roma e perde ulteriore terreno sull’Empoli che insegue ora a 2 lunghezze. Decide una rete di Dobvik a 10 minuti dalla fine contestata dai padroni di casa, ma concessa dall’arbitro-tabù Manganiello e dal VAR. Inutile il ricorso alle 4 punte a cui si affida mister Giampaolo che opta per una formazione ultraoffensiva ma che non porta ancora punti ad una squadra a tratti vittima di incomprensibili amnesie ed incertezze. Buono il rientro di Gaspar, da dimenticare la prestazione di Karlsson.
FALCONE voto: 6
Non una serata facile per lui che ha la Roma nel cuore e soffre sempre a giocarci contro. Commette una prima indecisione grave all’8° quando non si intende con Guilbert regalando una ghiottissima occasione a Angeliño che tira incredibilmente fuori a porta spalancata, poi esagera al 20° con la costruzione dal basso e rischia di incassare un gol da Konè su cui compie poi un vero miracolo deviando in angolo il pallone recuperato a Ramadani e subito scagliato verso la rete. Secondo tempo segnato dagli episodi del gol annullato a Mancini dal Var e dalla rete nel finale di Dobvik che condanna la sua squadra al quinto, anche se immeritato, ko consecutivo. Compie un paio di interventi su Saelemaekers e Shomurodov a limitare il passivo ma non basta.
GUILBERT voto: 6
Incomprensione all’8° minuto con Falcone che permette ad Angeliño di calciare a porta vuota ma fortunatamente senza inquadrare lo specchio. Nell’occasione resta per terra dopo lo scontro col portiere, ma poi si rialza e riprende a giocare. Il suo contributo alla causa lo dà e senza lesinare energie. Cala però nel finale quando la Roma passa in vantaggio e dalle sue parti prova a trovare il raddoppio.
BASCHIROTTO voto: 5,5
La coppia con Gaspar finalmente si ricompone e gli effetti si notano. Nonostante le solite dormite iniziali, i due centrali prendono via via le misure agli attaccanti di Ranieri a cui concedono un paio di occasioni in avvio e poi nulla più. Ripresa in maggior difficoltà fino all’episodio del possibile fallo che subisce nell’azione della rete ospite e che l’arbitro non fischia. Nell’occasione è troppo leggero nel farsi spostare da Dobvik e protesta timidamente.
GASPAR voto: 6,5
Il migliore in campo dei suoi. Torna titolare dopo il lungo infortunio patito proprio nella gara d’andata all’Olimpico e si conferma elemento imprescindibile per la difesa leccese. Eliminata la ruggine accumulata negli ultimi mesi con la sua Nazionale, gioca un primo tempo sontuoso in cui salva almeno due nitide occasioni da rete per gli ospiti. Si occupa di Dobvik che è più veloce negli scatti ma a cui prende le misure e lo disinnesca fino alla contestata azione del gol, quando l’ucraino si presenta in area e beffa Falcone con un tocco sul primo palo. Fino ad allora aveva però evitato altre due chiare palle-gol della Roma.
GALLO voto: 5
Va a corrente alternata sulla fascia sinistra. In marcatura concede qualche metro di troppo agli esterni romanisti ma alla fine se la cava in qualche modo. In avanti si affaccia un paio di volte e va pure al tiro ma trova Svilar pronto e negargli il gol. Secondo tempo in involuzione ed incursioni avversarie che diventano sempre più pericolose. Nel finale non è più lucido e non scaraventa in avanti l’ultimo pallone giocabile dell’incontro.
COULIBALY voto: 5,5
Davanti alla difesa cerca di chiudere i varchi alle incursioni dei capitolini che in avvio di match cercano subito di impensierire la retroguardia dei salentini con i lanci lunghi. Gli tocca talvolta provare qualche cambio di gioco ma non si fida abbastanza delle sue capacità balistiche e spreca la possibilità di verticalizzare ed accelerare la manovre della sua squadra in ripartenza. Esce nella seconda frazione di gioco per ridisiegnare il centrocampo leccese.
→ (dal 71′) KABA voto: 5
Ingresso che toglie anziché dare qualcosa alla formazione di casa. Lento e macchinoso, non trova mai il tempo della giocata giusta da fare per diventare decisivo o almeno pericoloso.
RAMADANI voto: 6
Tanta corsa appresso ai centrocampisti ospiti e tante energie spese nel tamponare le falle che si aprono nella mediana del Lecce con i lunghi rilanci provati dagli uomini di Ranieri che tagliano come burro lo scacchiere tattico salentino. Involontario protagonista nell’azione del pallone perso in piena area su avventato appoggio di Falcone ma il portiere ci mette una pezza. Lotta finché viene lasciato sul rettangolo verde ed esce quando le energie scarseggiavano. Però senza di lui il Lecce balla di brutto.
→ (dall’84’) REBIC voto: S.V.
Spiccioli di gara senza storia.
HELGASON voto: 6
Sua la prima conclusione dell’incontro verso la porta romanista al 15° da fuori area ma la botta termina di poco a lato alla destra di Svilar. Tra i pochissimi a cercare la giocata in verticale in grado di dare pericolosità ai contropiede del Lecce. Rimane in campo fino al momento in cui Giampaolo decide di osare di più ma alla fine si rivela una mossa boomerang.
→ (dal 71′) BERISHA voto: 5
Fuori dalle dinamiche di gioco, corre avanti e indietro senza costrutto, faticando a trovare la posizione giusta. Solo una ciabattata dal limite per lui in una serata senza sussulti.
KARLSSON voto: 5
Primo tempo praticamente da spettatore eccezion fatta per un’ottima chance che gli capita sul destro ma che vanifica appoggiando tra i guantoni di Svilar. Avulso dalla manovra dei giallorossi, gioca uno scampolo di secondo tempo in cui commette tanti errori tecnici, rimediando una ammonizione che precede di poco la sostituzione più che meritata. Esce tra i fischi dei 27.000 del “Via del Mare“.
→ (dal 57′) N’DRI voto: 5,5
Tanta velocità ma non altrettanta lucidità e concretezza al momento di andare al tiro in porta. Una sorta di “vorrei, ma non posso” riproposto più e più volte.
KRSTOVIC voto: 6
La sua è una serata senza acuti se si esclude la giocata più bella del Lecce con una sua girata al volo al 58° verso la porta a Svilar fuori dai pali che si spegne di poco a lato della posta romanista. Sarebbe stato un eurogol che avrebbe cambiato il corso della gara, ma anche la fortuna stavolta non gli è amica. Per il resto, poca intesa con i compagni di reparto che il tecnico alterna al suo fianco.
PIEROTTI voto: 6
Partita di sacrificio per l’argentino che si danna l’anima in un prezioso lavoro di taglia e cuci gli erode energie vitali. Suo l’assist per Karlsson che non approfitta della sua ripartenza e del passaggio fultrante che lo mette in condizioni di battere a rete ma malamente. Pecca talvolta di generosità che si rivela eccessiva fino alla sostituzione che si dimostra deleteria alla luce di quanto offerto da chi è subentrato.
→ (dal 57′) BANDA voto: 5
Farfallone col pallone tra i piedi. Si intestardisce in dribbling inutili e conclusioni alla camomilla che non creano nessun problema alla porta avversaria. In più, non offre le stesse capacità di ripiegare a supporto della difesa del compagno di cui prende il posto e non è un caso se proprio dal suo versante la Roma trova gli spazi per colpire, con Ranieri che decide di non sostituore Dobvik proprio in virtù delle sostituzioni decise da Giampaolo.
All. GIAMPAOLO voto: 5
Fa harakiri poco prima dell’ora di gioco scoprendo la squadra con i due cambi contemporanei in avanti che tolgono equilibrio al Lecce. La squadra schierata in avvio di match non dispiace, fino a quando decide di ridisegnare l’assetto concedendo il fianco ad una Roma sorniona che approfitta degli errori dei padroni di casa e delle scelte della panchina leccese. N’Dri e Banda insieme in campo non hanno dato le rispose attese, così come il proporre 4 attaccanti con Gaspar punta aggiunta a cui non si è riusciti a servire lo straccio di un pallone nei 6 minuti di recupero finali.