LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Sconfitta amarissima per il Lecce che, in vantaggio di due gol, subisce la rimonta di un Milan apparso per oltre un’ora in grave difficoltà salvop poi trovare tre reti che regalano una vittoria insperata al “Via del Mare“. In grande spolvero Nikola Krstovic, autore di una doppietta purtroppo inutile, e Thorir Helgason che dà velocità e verticalità alla manovra giallorossa finché resta in campo. Sotto accusa la difesa che si

FALCONE voto: 7
Dopo 50” incassa la rete di Gimenez annullata per fuorigioco dal Var. Al 9° è reattivo quando devia in tuffo sulla sua sinistra una conclusione di Musah dal limite. Al 12° una deviazione sotto misura di Gimenez termina oltre la traversa. Subito dopo controlla senza problemi un rasoterra dki Bondo. Al 15° subisce una rocambolesca rete sugli sviluppi di una punizione ma dalla sala di Lissone arriva ancora l’annullamento del possibile pari rossonero. Tra il 40° ed il 41° dice di no per due volte a Gimenez a cui respinge prima un colpo di testa poi una conclusione ravvicinata deviata di piede in corner. Secondo tempo di grande sofferenza in cui incassa tre reti in rapida successione senza riuscire ad evitare un ko che sa davvero di beffa, compreso un palo degli ospiti.

GUILBERT voto: 5
Vince tanti duelli ma commette altrettanti errori cercando l’anticipo sui portatori di palla del Milan. In copertura si avvale della collaborazione di Pierotti ma Pulisic e Theo Hernandez hanno spesso la meglio su quel fronte da cui i rossonerei premono tanto. Si fa apprezzare nelle ripartenze in cui cerca di servire gli avanti giallorossi. Quando Conceicao rinforza l’attacco rossonero iniziano i doloroi. Si perde Leao e compagni con troppa facilità e da quel versante arrivano palloni avvelenati che mandano in tilt la retroguardia giallorossa. Neppure l’ingresso di Veiga lo aiuta nel contenere le offensive ospiti e i paroni di casa affondano.

BASCHIROTTO voto: 5
Contro Gimenez soffre e non poco la fisicità ed il dinamismo dell’avversario. Ci mette tanta foga nel contenerlo e quando non gli riesce tocca a Falcone disinnescare l’attaccante milanista. Il secondo tempo è dignitoso fino al fallaccio di rigore che commette e che permette agli avversari di ridisegnare un finale di gara incredibile.

JEAN voto: 5
Si destreggia nella diga eretta davanti al proprio portiere quando spazza via ogni pallone che arriva dalle sue parti. Qualche scivolata di troppo rischia di creare inaspettati pericoli, così come la piroetta che compie in piena area per eludere un attaccante avversario. Per tutto il primo tempo gli dice bene. Ripresa di sofferenza ancuhe per lui con tanti problemi a cui far fronte senza avere fli strumenti per opporsi efficacemente.

GALLO voto: 5
Tenta raramente nel corso dei primi 45 minuti le sortite nella metà campo ospite limitandosi a controllare gli esterni di Conceicao che agiscono lungo la sua zona di competenza. Anche lui naufraga però sotto i colpi improvvisi del Milan che lo trovano involontario protagonista della deviazione sul primo gol avversario, fino all’errore di posizione nell’azione del rigore e la rete del definitivo 2-3 di Pulisc su cui non chiude.

COULIBALY voto: 6
Alterna buone chiusure a qualche svarione ma corre come un matto appresso a chiunque gli passi nei paraggi. Per vie centrali il Milan sembra sfondare fin dal primo minuto, poi inizia a carburare e macinare chilometri mordendo le caviglie dei mediani ospiti. Esce

→ (dall’82’) REBIC voto: 5
Gioca uno sprazzo di gara, il più copmplicato, e non riresce a dare un senso a una serata storta neppure nelle vesti di ex.

BERISHA voto: 6
Gioca da mediano in un ruolo a lui più congenniale. Tenta anche di fornire qualche buon pallone all’attacco ma deve soprattutto badare a chiudere gli spazi nelle triangolazioni rossonere e rincorrere i possessori di npalla avversari in un lavoro che lo sfianca tanto da essere lui il primo sostituito della ripresa.

→ (dal 55′) PIERRET voto: 5,5
Gioca bene finché il Milan non ritrova coraggio e convinzione ed allora iniziano i dolori. Sbaglia qualche ripartenza di troppo e spreca la possibilità di andare a caccia almeno del pareggio.

HELGASON voto: 7
Tornato titolare regala a Krstovic un assist prezioso che il compagno tramuta in rete in avvio di match. Comanda da veterano la manovra del Lecce e sui fa apprezzare per i passaggi mai banali che offre ai compagni. Cala alla distanza e Gampaolo tarda a togluerlo dalla contesa. Esce dal campo dopo aver dato tutto e, fuori lui, per i salentini si spegne la luce.

→ (dal 73′) RAMADANI voto: 5,5
Appena entrato ha sul destro un buon palloone ma lo calcii alto oltre la traversa. Va in affanno nei contropiede del Milan che fiaccano la resistenza della squadra di casa e non trova le giuste misure in campo e negli appoggi.

TETE MORENTE voto: 5
Serata negativa. Prova a dare collaborazione a Gallo in marcatura ma fallisce sia in quel compito che nel tentare di imbastire manovre offensive degne di nota. Leggero nei conrrasti, perde lucidità e dinamismo lasciando ampie praterie agli ospiti. Tolto dal campo in grave ritardo.

→ (dall’82’) BANDA voto: 5,5
Da segnalare solo il ritorno sul prato verde dopo i lungi mesi di infortunio ed operazione che lo hanno tenuto ai box. Non si accende mai e non viene coinvolto nella manovra del Lecce per sotto di una rete.

KRSTOVIC voto: 8
Porta lui in vantaggio il Lecce al 7° con un gran gol che buca Sportiello da fuori area. Al 21° colpisce un clamoroso palo a tu per tu col portiere ospite dopo uno scambio in rapidità con Helgason. Nel secondo tempo è ancora decisivo quando realizza la sua doppietta al termine di una perfetta ripartenza quando riceve l’assist di Guilbert e supera con un precisoo rasoterra sul seconfo palo l’estremo del Milan. Lotta da leone anche quando le energie calano ma si dispera vedendo che neppure il doppio vanjtaggio è bastato a tornae a far punti in campionato.

PIEROTTI voto: 6
Al rientro dopo i guai fisici dello scorso trurno, viene schierato da quinto di difesa in fase di non possesso, affiancando Guilbert oerncontenete le scorrerie di Theo Hernandez e Pulisic. Al 20° in ripartenza si divora il raddoppio svirgolando da ottma posizione. Tanta corsa lo porta a perdere lucidità fino al cambio, pure in questo caso tardivo, che non dà nulla in più alla squadra di casa.

→ (dal 73′) D. VEIGA voto: 5
Impalpabile il suo contributo. Commette diveresi errori in palleggio ed al cross senza mettere un pallone negli ultimi sedici metri. In marcatura annaspa sulla velocità di Leao.

All. GIAMPAOLO voto: 5
La sconfitta contro il Milan è anche colpa sua. Tarda ad effettuare i cambi quando vede che la sua squadra era annebbiata e non valuta la possibilità di inserfire Gaspar al centro della difesa, schierando tre centrali di ruolo e due esterni di difesa naturali. Invece riddisegna in maniera cervellotica l’11 in campo e offre il famconagli affondo milanisti che vanno via dal Salento con 3 punti incredibili frutto di una reazione di rabbia e nulola più, approfittando delle amnesie dei locali.

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