LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Brutta sconfitta casalinga per il Lecce che si arrende all’Inter dopo pochi minuti. Squadra senza grinta e senza idee che regala il vantaggio in apertura di match e da lì scende già il sipario su un match mai davvero in bilico. Troppi gli errori individuali per una squadra molle e arrendevole che allunga la serie-no negli scontri con le big del campionato. Venerdì a Parma servirà una scossa o saranno guai seri. Da segnalare i tafferugli in Tribuna Centrale e nei Distinti Nord-Ovest dopo il quarto gol ospite con gli steward chiamati ad un super-lavoro.
FALCONE voto: 5
Senza colpe in occasione del vantaggio dell’inter che segna a freddo mettendo subito in salita la serata. Al 20° Thuram, in sospetto fuorigioco, lo grazia da pochi metri calciando a lato dopo una folle carambola in area. Al 24°, nell’arco di pochi secondi subisce altre due reti annullate per posizione di offside di Carlos Augusto prima e Frattesi poi. Nel secondo tempo viene trafitto ancora da Dumfries alla prima occasione, poi provoca un rigore per fallo su Frattesi che Taremi realizza per lo 0-4. Rischia pure la quinta mortificazione ma i compagni almeno gliela evitano.
GUILBERT voto: 4,5
Gravissimo l’errore che al 6′ regala palla a Thuram al limite a da cui nasce il gol del vantaggio ospite d Frattesi. Poche le iniziative in avanti che lo vedono protagonista nei primi 45 minuti che scorrono via all’insegna dei retropassaggi a ripetizione, compesi i falli laterali, che irritano il pubblico di fede leccese.
BASCHIROTTO voto: 5
Nella partita in cui festeggiava le 100 presenze in maglia giallorossa, Thuram se lo beve in piena area nell’azione della prima rete interista, con l’attaccante che offre a Frettesi un sontuoso assist per sbloccare subito il match. Là dietro c’è da ballare non poco visti i larghi spazi lasciati dalla formazione di casa agli uomini di Inzaghi e ci mette una pezza nello sventare qualche altro centro meneghino. Ripresa senza spunti degni di nota in cui soffre la velocità e la fisicità di Dumfries come in occasione dello 0-3.
JEAN voto: 5
Lascia ampie praterie agli attaccantri dell’Inter che quasi increduli per tanta generosità a volte sbagliano sul più bello la botta a colpo sicuro. Non riesce a tenere Thuram, nè a tamponare le falle del centrocampo quando gli avanti ospiti scendono indisturbati verso l’area del Lecce.
DORGU voto: 5
Mentre le voci di mercato che lo riguardano continuano ad impazzare, lui gioca ancora da terzino per le non perfette condizioni di Gallo. Al 29° va vicino alla segnatura con una caparbia azione personale culminata in un diagonale che non inquadra lo specchio della porta di Sommer. Anche lui ha tuttavia sulla coscienza il raddoppio di Lautaro Martinez a cui passa un pallone sanguinoso destinato a Tete Morente. Secondo tempo in cui cerca qualche sortita in avanti senza fortuna.
PIERRET voto: 5
La posizione ibrida di Lautaro Martinez gli crea grattacapi a bizzeffe. Marcatura troppo larga e continui pericoli ad ogni pallone che gravita sulla mediana per essere smistato di prima intenzione in avanti. In fase di possesso grande la confusione che regna nella sua mente e, di conseguenza, il Lecce resta senza idee. Esce senza lasciare tracce.
→ (dal 71′) KABA voto: 5
Innesto che non apporta nulla alla dinamica dell’incontro, né ridisegna tatticamente un Lecce spento e molle.
COULIBALY voto: 5,5
In mediana lotta come può e gli tocca pure imbastire le rare azioni di rimessa della sua squadra. Compito che contro i centrocampisti di qualità di cui dispone la formazione avversaria finisce col pesare a sfavore della compagine di casa. Viene sostituito per cercare qualche soluzione ma la mossa si rivela inutile.
→ (dal 46′) RAMADANI voto: 5
Un solo acuto nella sua apparizione quando imopegna Sommer in una bella deviazione in calcio d’angolo su botta dalla distanza. Per il resto, non ha modo di incidere sull’andamento dell’incontro.
HELGASON voto: 5,5
A tratti si accende ma è poca cosa al cospetto dei nerazzurri che hanno spesso vita facile. Difficile trovare spunti per imbeccare gli attaccanti giallorossi e così il primo tempo scivola via senza acuti. Ci prova al 53° su cross di Dorgu ma la sua girata al volo esce larga. Stessa sorte all’82° su punizione che nessuno devia e che sibila di un soffio alla sinistra del portiere nerazzurro.
PIEROTTI voto: 6
Tra i pochissimi a lottare come richiede la circostanza. Fa a sportellate, gomitate, spintoni e quant’altro può aiutarlo a contendere ogni pallone ai dirimpettai ma non arriva mai al tiro verso la porta avversaria. Anche nel secondo tempo dimostra grinta ma calcia malamente le uniche due palle che gli capitano sul destro.
KRSTOVIC voto: 5,5
Si sacrifica in un improbo correre appresso ai difensori interisti poco supportato dagli altri compagni nel pressing altissimo con cui il Lecce sperava di sorprendere la squadra di Inzaghi. Zero occasioni da gol per lui nei primi 45 minuti e tanta confusione. Sua la prima occasione della ripresa quando gira alto un cross dalla destra di Morente. Altre due chance se le crea tra il 54° ed il 55° poi tenta di colpuire con tiri da lontano. Quindi esce stanco nel finale per lasciare il posto a Burnete.
→ (dall’86’) BURNETE voto: S.V.
Neppure il tempo di toccare palla.
TETE MORENTE voto: 5
Sulla fascia sinistra cerca il dialogo a sprazzi con Dorgu che tenta le sortite nella metà campo avversaria ma la loro intesa è poca roba e da lì arriva l’unico tiro verso la porta interista del danese. In difficoltà anche lui in copertura, con Dumfries che ha troppa libertà di azione. Resta in campo fino a 10 minuti dal 90° ma non trova maniera di essere pericoloso per la difesa ospite.
→ (dall’83’) KARLSSON voto: S.V.
Ingresso tardivo che non dà nulla. Solo un colpo di tacco per l’ex Bologna che gioca pochi minuti.
All. GIAMPAOLO voto: 5
Quel che lascia perplessi è l’atteggiamento della sua squadra che si consegna a mani alzate agli avversari fin dalle primissime battute. Un copione che si ripete da inizio stagione contro le big del campionato contro cui il Lecce decide di non giocare e offrire prestazioni scalbe, senza grinta e senza nerbo. Nulla a che vedere con lo spirito auspicabile che sarebbe servito dopo la brutta sconfitta di Cagliari. Contro il 3-5-2 interista oppone un innocuo 4-3-3 che va a picco senza attenuanti. La squadra che si scioglie come neve al sole al primo gol incassato è una caratteristica a cui non sta trovando soluzioni neppure lui.