LECCE (di Pierpaolo Sergio) – È un Lecce che si morde le mani per non aver centrato un successo che gli sarebbe valso il controsorpasso in classifica ai danni del Cagliari. I giallorossi fanno la partita al cospetto di un Genoa rinunciatario e che costruisce le uniche due palle-gol con una sola azione manovrata in area e su cui il Grifone coglie due traverse. I giallorossi possono recriminare per il palo centrato da Krstovic poco prima e sulla cronica incapacità di andare a rete palesata in questa stagione. Il mercato di gennaio ha già portato Karlsson, che oggi ha pure esordito, ma questa squadra ha bisogno di iniezioni di qualità per puntare con convinzione alla terza salvezza di fila.
FALCONE voto: 6
Non viene mai impegnato per 42 minuti poi, nell’arco di tre secondi, il Genoa centra due clamorose traverse con Thorsby da pochi passi e Pinamonti sul successivo rimbalzo che gli fanno correre più di un brivido lungo la schiena. Gara in cui è raramente chiamato in causa dall’avversario di turno e che chiude almeno con la porta inviolata.
GUILBERT voto: 6,5
Al rientro dalla squalifica, risulta tra i migliori del Lecce. Nella prima frazione di gioco si propone in avanti anche se a singhiozzo impegnato com’è nella marcatura di Miretti e soci che gravitano nella sua zona di competenza. Lievita di rendimento nel secondo tempo in cui aumenta i giri del suo motore era una prestazione di carattere fatta di assist e tentativi di concludere e rete anche se senza la necessaria fortuna.
JEAN voto: 5,5
Senza infamia e senza lode i suoi primi 45 minuti in cui commette qualche svarione sugli inserimenti di Thorsby riuscendo a limitarne la pericolosità a fatica. Fino a fine gara non dà mai la sensazione di tranquillità quando ha la palla tra i piedi e si limita al compitino.
BASCHIROTTO voto: 6
Il capitano è chiamato ancora a gestire il possesso palla dal basso con una serie stucchevole di tocchi in orizzontale che fanno spazientire il pubblico. Quando c’è da spazzare non si fa pregare e butta fuori dal terreno di gioco ogni pallone pericoloso che i rossoblù mandano in avanti. Ci prova sulle palle inattive a rendersi pericoloso ma senza costrutto.
GALLO voto: 6
Belle alcune sgroppate a tutto gas di cui si rende protagonista nel primo tempo meritandosi gli applausi del pubblico giallorosso. Ad ogni modo, difetta di precisione al momento di crosaare sprecando un paio di chiare occsioni per fare male al Genoa. Sul finire di frazione Vitinha lo ubriaca con le sue finte e crea il pericolo più serio per la porta di Falcone salvato solo dalla doppia traversa colta dai liguri. Secondo tempo meno poco lucido in cui riesce a produrre buone trame di gioco ma in cui si lascia anche sfuggire più volte il diretto avversario. Esce per ridisegnare l’assetto tattico leccese.
→ (dal 72′) PIEROTTI voto: 5,5
Tanta foga agonistica ma non altrettanta lucidità. Spreca un paio di palloni che potevano e dovevano essere gestiti molto meglio negli ultimi sedici metri.
COULIBALY voto: 6,5
Si merita gli applausi dei suoi tifosi che ne apprezzano impegno e tempismo negli interventi a contrastare i portatori di palla avversari e provare, quando ne ha l’occasione, anche l’inserimento negli ultimi 16 metri. Tra i più attenti in mediana, guida i compagni di reparto e talvolta toglie loro le castagne dal fuoco quando si fanno prendere d’infilata dalle incursioni genoane. Tra i più convincenti dei suoi.
PIERRET voto: 6
Altra presenza da titolare per il francese che gioca un primo tempo di impegno e attenzione. Buone alcune aperture di prima per gli inserimenti di Gallo lungo la fascia sinistra, meno lucido in marcatura quando le pur sporadiche ripartenze degli ospiti gli creano qualche problema di troppo. Cala di rendimento col trascorrere dei minuti ma chiude il match in campo sia pure a rendimento ridotto e con le idee poco chiare.
RAFIA voto: 5,5
Si intestardisce in dribbling e tocchi inutili del pallone che gli fanno spesso perdere il possesso della sfera facendo inferocire Giampaolo ed i supporters di fede leccese. Quando accende la luce, sia pure a fasi alterne, riesce a innescare triamngolazioni che mandano in tilt la difesa di Vieira. Reclama anche un potenziale rigore proprio su una delle sue incursioni in area del Genoa ma Marinelli lascia proseguire. Ripresa con pochissimi spunti se non altri cross e ounizioni battuti malamente poi esce per problemi fisici.
→ (dal 72′) HELGASON voto: 5,5
Si fa vedere in avanti a cercare di mettere un po’ di scompiglio in area del Genoa ma senza troppa fortuna.
DORGU voto: 6,5
Schierato nel tridente d’attacco sul fronte destro, è sua la prima conclusione in porta dell’incontro al 12′ quando chiude un bel triangolo tra Raifia e Coulibaly che lo serve in area per il tiro sul primo palo che Leali sventa. Poi è chiamato a tamponare le folate avversarie e pungere appena può con ficcanti incursioni in area.Nella ripresa si fa vedere con maggior costanza in avanti ed ha sul sinistro la migliore palla-gol dell’incontro ma la difesa genoana, tra marcatore e portiere, sventa la minaccia. Con l’uscita di Gallo torna a giocare da terzino ma non disdegna di accompagnare la manovra tutta protesa in attacco della squa squadra.
KRSTOVIC voto: 6
Colpisce un clamoroso palo al 22′ con un bel tiro da fuori area che però si stampa sulla faccia interna del montante rimbalzando poi in campo. Poco dopo anche lui chiede all’arbitro un rigore per un possibile intervento in ritardo di un difensore ma il direttore di gara indica che si può proseguire. Deve lottare non poco per cercare di conquistarsi qualche pallone sui lunghi rilanci di Falcone e dei compagni di difesa ma l’impresa risulta improba. Il Lecce continua a segnare col contagocce e lui mostra di patire questo preoccupante andamento.
→ (dall’87’) REBIC voto: 5,5
Poco pungente quando c’era invece da inquadrare la porta con ogni mezzo ed un Genoa tutto arroccato a difesa del pareggio. Come nella scorsa apparizione casalinga contro la Lazio si lascia andare ad inutili leziosismi che tolgono anziché dare pericolosità alla manovra giallorossa.
TETE MORENTE voto: 6
Rispetto alle ultime uscite è più in ombra. Tocca pochi palloni e di rado entra nel vivo dell’azione offensiva del Lecce, nonostante provi a prendere d’infilta la retroguardiaospite con tagli in diagonale pocosfruttati. Si mette in luce dialogando infatti con Gallo lungo l’out mancino ma nulla di più. Esce nel finale oper immettere forze fresche.
→ (dall’87’) KARLSSON voto: 6
Almeno ci mette voglia ed impegno al suo esordio in maglia giallorossa, anche se pure lui appare poco deciso sul da farsi con il pallone tra i piedi nella disperata ricerca di uno spunto vincente che non arriva mai nei pochi minuti che gli vengono concessi.
All. GIAMPAOLO voto: 5,5
Fa ammattire gli uomini di Vieira con un possesso palla a tratti esasperante ma che tiene in costante allerta i liguri. Fa di necessità virtù in attesa di tempo migliori schierando un 11 non ancora ideale a causa di assenze e defezioni. Il Lecce ci prova in tutti i modi ma la cronica penuria di reti è un male difficile da debellare pur ruotando tutti gli effettivi a sua disposizione. Cambi finali forse tardivi e prosegue nella scelta di non giocare neppure per disperazione con due punte centrali di ruolo.