LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Nella serata della grande paura per il fiorentino Bove, il cui malore ha riportato alla memoria spiacevoli episodi vissuti in passato pure al “Via del Mare“, il Lecce strappa il pareggio alla Juventus al termine di un gara gagliarda e intensa. Un tempo per parte e spartizione della posta alla fine giusta. Entrambe le squadre possono recriminare ma i giallorossi muovono la classifica e danno seguito al successo di Venezia grazie al primo gol di Ante Rebic con la maglia del Lecce.

FALCONE voto: 6,5
Come a Venezia nello scorso turno, il palo lo salva al 6° su tocco sotto misura di Thuram che fallisce una ghiottissima occasione da pochi metri. Stesso copione al 16° quando tocca a Conceição centrare il montante su errore in appoggio di Dorgu che lancia in contropiede il portoghese. Al 25° Weah va in gol dopo una sua corta respinta ma la rete viene annullata dal VAR per fuorigioco di Locatelli. La prima parata della ripresa arriva all’ora di gioco su botta centrale di Gatti controllata senza affanni. La beffa arriva al 68° con la deviazione di Gaspar su tiro centrale di Cambiaso che lo supera. Un minuto dopo è bravo a sventare in due tempi un rasoterra di Koopmeiners.

GUILBERT voto: 6
Il dinamismo e la velocità di Yildiz lo mandano inizialmente fuori giri. Viene saltato con troppa facilità o preso in mezzo negli uno-due dei bianconeri al limite dell’area di rigore. In avanti si affaccia di rado, con il Lecce che preferisce tentare le sortite sulla fascia sinistra. Cresce però nella ripresa quando il Lecce spinge con maggior convinzione anche dalla sua fascia.

BASCHIROTTO voto: 6,5
Grande attenzione su ogni cross scodellato in area dagli avversari e buoni riflessi nel chiudere i tentativi di conclusione degli attaccanti ospiti caratterizzano il suo primo tempo. Reattivo e grintoso anche nella seconda frazione di gara, sprona i compagni a non abbassare la guardia ed esultacon rabbia al gol del pareggio di Rebic.

GASPAR voto: 5,5
Si fa rispettare sulle palle alte che spiovono negli ultimi 16 metri davanti a Falcone ed è pronto nei raddoppi e nelle chiusure sui tentativi di battuta a rete. Sfortunato nella deviazione col piede che consente ad una Juve in affanno di sbloccare il match. Si rifà con alcuni salvataggi provvidenziali quando i bianconeri cercano il raddoppio.

GALLO voto: 6,5
Non concede spazi a Conceição che in avvio prova un paio di volte a puntarlo per tentare di superarlo in velocità. L’esterno giallorosso tiene bene il confronto e ne limita la pericolosità. L’unica concessione che porta l’attaccante bianconero al tiro ed a colpire il palo nasce da un errato disimpegno di Dorgu. Col passare dei minuti prende maggior coraggio e spinge in avanti in coppia con Tete Morente a portare diversi palloni in area juventina. Da lì in poi è un crescendo, con belle ripartenze in velocità e sgroppate a portare palle in territorio avversario fino ai problemi muscolari nel finale che lo tolgono dalla contesa.

→ (dal 74°) PIEROTTI voto: 6
Tenta di creare problemi alla difesa ospite ma senza effetti tangibili anche se la sua presenza in area juventina provoca qualche grattacapo alla retroguardia bianconera chiamata a controllare più elementi.

COULIBALY voto: 6,5
Prende un’ammonizione al 18° sul primo fallo che spende per fermare una ripartenza della Juventus. Il primo tempo che gioca è gagliardo e senza altre sbavature, con un pressing a volte portato altissimo ad infastidire il giro palla degli uomini di Motta. Non abbassa i ritmi fino al triplice fischio.

RAMADANI voto: 6,5
Guida senza grossi affanni per tutti i primi 45′ la mediana giallorossa facendo scudo davanti alla sua area di rigore. Chiude gli spazi per i tiri dal limite e avvia le ripartenze del Lecce scambiando spesso con Gaspar e Guilbert in uscita. Ringhia su chiunque graviti dalle sue parti, ma viene sostituito dopo lo svantaggio per ridisegnare il centrocampo del Lecce.

→ (dal 74°) KABA voto: 6
Recupera diversi palloni a centrocampo e disinnesca un paio di ripartenze della Juventus. Buon apporto alla causa salentina.

RAFIA voto: 6
Poco reattivo e veloce in proiezione offensiva quando il Lecce cerca di prendere di sorpresa la difesa della Juve con ripartenze lungo la fascia destra dove agisce in avvio lo sgusciante Dorgu, sbagliando i tempi e la misura dei passaggi. Meglio in fase di non possesso quando va a fare densità davanti l’area ed a portare un pressing asfissiante. Al 48° prova a sfruttare uno svarione di Gatti che gli spalanca la metà campo bianconera ma è recuperato in extremis da Locatelli al momento dell’ingresso in area avversaria. Esce nel finale per immettere forze fresche alla ricerca del pareggio.

→ (dall’81°) OUDIN voto: 6
Trova il modo di fare qualche giocata finalizzata a verticalizzare la manovra del Lecce proteso alla ricerca del pari che in effetti arriva in pieno recupero.

DORGU voto: 7
Al quarto d’ora serve involontariamente Conceição con un passaggio sbagliato che manda il portoghese a battere a rete e cogliere il palo. Cerca di impensierire la retroguardia ospite ma è troppo isolato e mal servito dai compagni, in particolare da Rafia che agisce lungo il suo stesso versante. Dubbio il contatto in area juventina al 27° con Cambiaso che lo sbilancia mentre tentava di prendere posizione su palla vagante ma la spinta del difensore non viene ritenuta da rigore da Rapuano. Nel secondo tempo si fa vedere prima al 54° con un tiro troppo centrale facile preda di Perin, poi al 57° con un rasoterra che il portiere disinnesca. Dopo l’infortunio di Gallo viene dirottato a sinistra e sfodera alcune giocate di spessore e da applausi. Sempre pronto a far ripratire la squadra nel concitato finale, non abbassa mai la guardia e gigantegga contro chiunque.

KRSTOVIC voto: 6,5
Gioca la sua solita partita fatta di tanta corsa a pressare i difensori che avviano l’azione ma anche poca lucidità quando ha il pallone tra i piedi. Poco servito dai suoi compagni, non trova modo di andare al tiro per tutto il primo tempo. Al 49° buona girata di testa su corner ma Perin è attento e blocca a terra un’inzuccata centrale. Altro tentativo al 56° da fuori area ma l’estremo difensore ospite agguanta la sfera in bella presa. Al 61° spreca una ghiotta occasione calciando debolmente a lato un ottimo assist di Dorgu. Al 66° costringe Danilo invece ad un fallo da ultimo uomo ma per Rapuano la distanza dalla porta ne giustifica la semplice ammonizione. Al 76° potrebbe pareggiare ma il suo tiro è deviato da Kalulu in angolo. Ottimo infine l’assit che sforna in extremis per Rebic che pareggia le sorti dell’incontro.

TETE MORENTE voto: 6
Torna a giocare una gara da titolare dopo diverse settimane con Giampaolo che gli dà fiducia proprio in un confronto ad alto coefficiente di difficoltà. Aiuta Gallo a contenere Conceição in fase di non possesso e tenta anche di penetrare in area avversaria in un paio di occasioni nonostante gli esiti non siano poi decisivi. In avvio di ripresa è decisivo un suo recupero su Danilo lasciato solo in piena area. Al 54° è pericoloso su botta centrale ben controllata dal portiere juventino. Viene richiamato in panchina nel finale per rendere il Lecce più offensivo alla ricerca del pareggio.

→ (dal 74°) REBIC voto: 7,5
Entra bene a gara in corso anche stavolta. Un colpo di testa sul secodo palo impegna Perin nella parata più difficile della serata ma l’azione era viziata da un fuorigioco. Poi per l’attaccante croato arriva il primo gol con la maglia del Lecce che in pieno recupero riprende la Juventus e fa esplodere di gioia il “Via del Mare” con un tocco sotto rete che supera Perin fino ad allora imperforabile. Punto pesante che dà morale a lui ed alla squadra in vista del prosieguo del campionato.

All. GIAMPAOLO voto: 7
Si agita come un forsennato in piedi davanti alla sua panchina per telecomandare la squadra di casa a pressare i portatori di palla di Thiago Motta o per indicare le giocate migliori da effettuare. Al suo esordio davanti al pubblico amico schiera un Lecce nient’affatto timido, ma combattivo e pronto a pungere in contropiede i bianconeri. La buona sorte gli è pure amica nel primo tempo con i due pali colpiti dalla Juve ed un gol annullato su segnalazione del VAR. L’inerzia sembra invertirsi nella ripresa dopo la sfortunata autorete di Gaspar ma il sigiillo di Rebic, figlio di un Lecce ridisegnato tatticamente a trazione anteriore, lo fa gioire con tutti i tifosi per il meritato punto conquistato.

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