LECCE – Ko piuttosto indigesto per il Lecce ed il suo allenatore, Luca Gotti, che ha analizzato a caldo lo 0-2 incassato oggi da parte del Sassuolo, che ha meritatamente sconfitto i giallorossi a domicilio. Il tecnico veneto ha spiegato la scelta di fare turnover in maniera decisa, dettata dall’imminente sfida di venerdì sera di campionato con il Milan. I salentini sono ancora appesantiti dal clamoroso pareggio rimediato dal Parma sabato scorso, ma nelle prossime due settimane sono chiamati a reagire in test complicati.
Di seguito, ecco l’analisi fatta da Gotti sulla sconfitta di questo pomeriggio: “Le motivazioni del turnover sono ovvie, ho due temi importanti. Il primo riguarda la partita di venerdì troppo ravvicinata, serve preservare e fare i conti con chi recuperava dalla partita col Parma, poi, è egualmente importante per il Lecce far giocare ragazzi giovani che vengono da altri paesi, chiaramente vanno usate le partite come oggi. Non volevo perdere, ma volevo usare la partita come confronto e crescita per sapere cosa aspettarmi e non trovarmi in futuro con degli errori capitati oggi.Questi temi mi hanno fatto fare scelte di un certo tipo, le partite prendono poi delle direzioni strane. La squadra mixava esperienza e tentativo di mettere alla prova i giovani. Pierotti in una partita come oggi fai andare una cosa così come oggi, mai fattibile in campionato. Si è fatto male al 38′, zoppicava ma rispondeva che andava bene continuando a giocare. L’ho portato alla fine del primo tempo, l’idea di giocare 90′ per lui era importante, ma per 15′ di fatto non l’ho avuto. Banda era previsto che facesse 45′, l’ho detto a lui e Rebic, mi sembrava il minutaggio corretto. Su Rafia il suo ruolo ideale è il play in un centrocampo a tre, può gestire lo spazio in un determinato modo, ha letture e sa far partire l’azione, ho utilizzato questa contingenza per cercare di capire se lo posso replicare in altri momenti”.
Il mister del Lecce ha poi affermato di non riuscire a salvare molto della prestazione, ma di aver comunque visto impegno: “Non salvo molto, senza conforto di risultato, si fa conforto del minutaggio. Ad alcuni ragazzi che hanno giocato oggi rimarrà addosso aver perso oggi senza aver sfruttato oggi appieno l’occasione. Non ho visto gente che non s’impegnava, ho visto solo delle difficoltà. Ci sono state due grandi occasioni, quella clamorosa di Pierret nell’area piccola e la grande parata del portiere su Rebic, vengo alle 3-4 azioni che ha fatto Banda, ai due palloni di Dorgu nell’area di rigore dove non andiamo a chiudere, al fatto che io metto dentro Burnete, un ragazzo che diventerà forte ma è giovane ed è chiuso dalla nostra dimensione, farà gol e li ha addosso e servirà a darci più pericolosità. Marchwinski non è indietro, è il suo modo di gestire il campo che dovrà riadattare a una maggiore intensità nel campionato di A. Mi è dispiaciuto far giocare poco Hasa, è reattivo e brevilineo, la differenza risalta subito“.