LECCE – Dopo aver analizzato a caldo il beffardo pareggio fra il suo Lecce ed il Parma, Luca Gotti, tecnico dei giallorossi, ha parlato anche in sala stampa della concitata partita di questa sera. Tante le tematiche da affrontare per il mister veneto, che dopo aver gioito con le reti di Dorgu e Krstovic, ha visto vedere i suoi perdere due punti ormai quasi portati a casa nell’extra-time del secondo tempo, con annesse palle-gol fallite dal montenegrino in campo aperto.

Questo il commento di Gotti sulla prestazione offerta dai suoi ragazzi: “Sarei propenso a dire che questa è stata una partita di corse lunghe ed intensità che ha portato a perdere lucidità. Le tante occasioni sono infatti frutto della perdita di lucidità, è quello l’imputato dell’epilogo. Non si può parlare di peccati di gioventù, Krstovic è arrivato cotto alle decisioni degli ultimi minuti, Guilbert è esperto e Ramadani è uscito in quel modo. Dorgu è un calciatore totale? Sì, partito esterno avanti a destra, poi terzino destro, a sinistra, è stato lui a perdere quel metro al 96′ sul 2-2 ma ci godiamo la sua grande crescita“.

L’ex allenatore di Spezia ed Udinese ha dunque analizzato la sfida nella sua interezza, e non solo il finale alquanto concitato, affermando: “Bisognerebbe ricostruire il film della partita, nel primo tempo il Lecce ha fatto delle cose da Lecce, concedendo poco, mentre in vantaggio poteva gestire meglio. Siamo stati aggressivi nel prendere gli avversari e concede spazi a una squadra con qualità, già nel primo tempo non ero contento di questo. In dieci comincia un altro film, sul 2-0 con la loro espulsione dovevamo fare una partita di gestione e chiuderla definitivamente. Avevamo occasioni per farlo, ma in mezzo, ed è stata bravura del Parma, loro hanno creato parecchie occasioni frutto della qualità dei loro giocatori. Ho cercato di essere tempestivo nella lettura di alcune situazioni perché hai sì concesso, ma hai rischiato pure di chiuderla. Questo recupero me lo ricorderò per molto tempo. La testardaggine di Krstovic è da attaccante che si spende per la squadra, si è girato più volte, una volta in area ha sbagliato malamente una palla che di solito mette in porta. Avrebbe dovuto passare la palla a Pierotti e mi spiace per quello che è successo. Ramadani mi è sembrato in trance agonistica e, da ammonito, per il gioco che ha lui mentre ci ballavano in area, ho temuto il rosso. Ho messo Rafia sul 2-0 per tenere la palla e dare ordine, dando gestione alla squadra. Abbiamo giocato con due attaccanti puri, Pierotti può fare la prima punta e per come si è messa la partita ritenevo che potevano stare insieme e mantenere la pericolosità per chiuderla“.

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