LECCE – Ante Rebic, attaccante croato classe 1993, è stato accolto stamane dal responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino e dal direttore sportivo Stefano Trinchera. L’ex Milan, acquistato da svincolato dal Lecce, con cui ha firmato un contratto annuale, si è presentato al pubblico di fede giallorossa nell’ultima conferenza stampa di presentazione dedicata ai neo-acquisti arrivati dal calciomercato estivo, conclusosi venerdì scorso alla mezzanotte.
Di seguito, ecco quanto detto da Rebic, determinato a tornare sui livelli raggiunti nella Milano rossonera tre anni fa: “Il Lecce troverà un giocatore molto motivato, io voglio far vedere a tutti che sono quello di tre anni fa. Negli ultimi due anni ho sofferto a causa di un infortunio che ho risolto ad aprile. Un mese fa il direttore ed il mister mi hanno convinto. Non ci ho pensato tanto, so che in questo momento devo giocare con continuità e fare vedere a tutti che sono pronto. Dopo l’intervento fatto ad aprile mi sono sempre allenato, sempre con un preparatore. Mi mancavano solo i minuti della partita. Mi sento bene e voglio giocare il prima possibile. Mister e direttore mi hanno spiegato tutto il contesto. Dobbiamo raggiungere la salvezza, darò tutto per questa squadra. Perché la 3 come numero di maglia? Volevo la 12, ma l’ha presa Guilbert, così ho preso il primo numero libero“.
L’attaccante 31enne ha poi concluso parlando, fra i vari temi toccati, dell’intesa che si sta formando con Krstovic: “Non mi aspettavo giocatori così forti. Sono contento di essere qui e aiutare la squadra. Dal mio primo giorno mi sento bene, vedo un bel clima, ma non voglio prendermi la leadership, noi siamo tutti sullo stesso livello. L’abbraccio col raccattapalle nel 2020? Era la prima persona che ho visto dopo il gol, non c’erano tifosi, non ci ho pensato molto e quando sono arrivato ho chiesto al team manager dove sta questo ragazzo. Nella scorsa gara d’esordio era importante vincere. Si sentiva un ambiente caldo, che la gente vive per il Lecce, io cercavo questo. I tifosi ora hanno un tifoso in più, darò tutto per questa squadra. Se ricordo Corvino a Firenze? Ero giovane, ho lavorato con lui solo un mese, adesso lo sto conoscendo meglio“.