LECCE – Luca Gotti, allenatore del Lecce, ha analizzato la sfida contro il Cagliari di domani, programmata alle ore 18:30, che si terrà allo stadio “Via del Mare” e che vale la 3^ giornata di Serie A Enilive 2024/2025. Il tecnico della formazione giallorossa ha inquadrato il match contro gli isolani, andando poi a sviscerare le questioni riguardanti le condizioni fisiche dei vari neo-arrivati.

Mister Gotti ha esordito così nella conferenza stampa pre-gara odierna, ripendando al burrascoso avvio di stagione del Lecce: “Qualche giorno prima del ritiro sono arrivato a Lecce in moto e l’ho fatto con entusiasmo, fino a Pescara sono stato sereno, poi mi sono fermato per mangiare qualcosa ed ho visto che erano usciti i calendari, così sono stato meno sereno nella seconda parte del viaggio. Ovviamente si è sempre speranzosi che anche certe partite possano essere positive, tuttavia c’è il lato razionale in cui sai che può essere difficile contro due big che non hanno cambiato allenatore. Avevo la paura che, perdendo gare con queste grandi, si potessero caricare le altre di peso eccessivo. Questa è stata una settimana non semplice, perché nell’ultima settimana di mercato hai parecchi ragazzi distratti da ciò che succede fuori. Ogni giorno arriva qualcuno di nuovo e cambiano di continuo gli equilibri, al netto di questo la squadra c’è stata molto. I nuovi? Jean ha fatto tutta la preparazione con la sua ex squadra ed è pronto, alla pari. Rebic e Guilbert erano fuori dal progetto tecnico e non si sono praticamente mai allenati, Bonifazi non l’ho ancora visto, questi ultimi hanno avuto un solo allenamento con noi, è una situazione in divenire“.

Il tecnico veneto ha dunque parlato delle valutazioni da fare a centrocampo e con i nuovi acquisti, per poi analizzare il Cagliari, prossimo avversario in A: “A centrocampo ci sono elementi con caratteristiche diverse. Berisha ha intensità, tiro, sa leggere l’ultimo passaggio anche se non sarebbe proprio trequartista, lui con Coulibaly sono entrati con l’Inter perché non si prendeva abbastanza la palla. Cerco di volta in volta di trovare la soluzione migliore, domani dovrebbe esserci qualche soluzione diversa rispetto ad altre partite disputate. Pelmard? Come terzino destro tendo a fare meno esperimenti possibili, lui sta crescendo molto, poi ovviamente ci sono dei dubbi che mi porterò fino alla fine. Mi piacerebbe che oltre ad essere un’alternativa a Krstovic, Rebic possa essere anche una soluzione di supporto al montenegrino, certe cose però non le decide la carta, ma il campo. Sto cercando di dare un certo tipo di continuità logica, Coulibaly è nella condizione quasi di giocare un’intera partita, ma cerco di dare continuità ad un centrocampo che mi ha lasciato soddisfatto con gli avversari di qualità incontrati. La partita di domani? Teoricamente bisognerebbe avere la capacità di essere sia compatti che aggressivi e offensivi. La vera difficoltà sta nel saper leggere quando nella partita va fatta una cosa e quando un’altra. L’Inter ci ha mostrato con la sua esperienza un magistrale esempio di ciò, le squadre giovani invece peccano sotto questo punto di vista. In avanti il Cagliari sa come far male attaccando gli spazi e sfruttando le transizioni, noi dovremo ridurre al minimo la loro pericolosità“.

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