LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Si tinge di nerazzurro la luna che campeggia a fine gara sul “Via del Mare“. L’Atalanta manda KO un Lecce bello ma inconcludente solo per i primi 30 minuti. Poi gli ospiti passano in vantaggio e vengono a galla tutti i problemi di una rosa imcompleta e con glcuni degli attuali interpreti ancora troppo acerbi per l’impatto con la Serie A italiana. Da salvare il primo tempo di Gallo e Dorgu. Troppo impacciati Baschirotto e Krstovic.
FALCONE voto: 6,5
Dopo una settimana atroce per la perdita della mamma, gioca con la fascia da capitano al braccio e supportato dagli applausi scroscianti dei 28.719 tifosi giallorossi dalle tribune. Al 24° è decisivo nel respingere d’istinto un colpo di testa ravvicinato di De Ketelaere che poi fallisce la ribattuta da nposizione defilata. Un paio di minuti dopo è graziato da Zappacosta che non inquadra lo specchio su botta al volo da dentro l’area di rigore. Incassa però il gol al 35°è dopo un altro miracolo su De Ketelaere ma nulla può sull’appoggio in rete di Brescianini. Allo scadere della prima frazione incassa anche il raddoppio nerazzurro su inzuccata da pochi metri di Retegui lasciato libero di colpire. Lo 0-3 arriva su rigore concesso da Massa dopo segnalazione del Var e per il Lecce è buio pesto. La serata si chiude ancora peggio con il quarto centro che vanifica gli almeno tre interventi compiuti a salvaguardia della sua porta.
GENDREY voto: 5
Viene ignorato per i primi 45 minuti con il Lecce tutto proteso sulla corsia mancina all’attacco. Si vede in avanti solo nella ripresa, a risultato compromesso, quando non trova il colpo di testa che poteva riaprire la partita sullo 0-2. Si limita poi al compitino senza acuti se non quello in negativo di tenere in gioco Brescianini che al 65° segna pure lui la personale doppietta per lo 0-4.
BASCHIROTTO voto: 5
In in controllo su Retegui a cui lascia solo le briciolde. Dalla mezz’ora in poi cominciano però i dolori culminati con la dormita sull’attaccante della Nazionale che al 45° raddoppia e mette la gara in discesa per la sua squadra. Al 79° potrebbe segnare la rete della bandiera ma non trova la porta su colpo di testa sul secondo palo.
GASPAR voto: 6
Buon esordio in campionato per il difensore angolano che si conferma elemento combattivo e affidabile in marcatura. Anticipi aerei, contrasti fisici, corsa e spirito di sacrificio non bastano per evitare di subire le reti avversarie. Anche lui va nel pallone quando la formazione avversaria dilaga.
GALLO voto: 6,5
Tanta corsa per il migliore in campo dei primi 45 minuti tra le fila giallorosse insieme a Dorgu. Non a caso il Lecce si rende pericoloso esclusivamente dal versante mancino dove imperversa la coppia d’oro. Sono altre le zone del campo da cui arrivano i problemi.
PIERRET voto: 5,5
A centrocampo lotta e cerca di rilanciare la manovra salentina per circa una trentina di minuti poi cala di intensità e l’Atalanta prende il sopravvento in mediana tanto da chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio di due gol. Mister Gotti lo sostituisce così ad inizio ripresa per ridare energia al centrocampo.
→ (dal 46°) COULIBALY voto: 5
Esordio amaro per l’ex Salernitana che provoca il penalty con cui si apre il secondo tempo. Fallo su Retegui ravvisato dal VAR e susseguente rigore trasformato per la pietra tombale sul match.
RAMADANI voto: 5,5
Non gli manca la combattività ma quel in cui è carente è la misura nei passaggi e la visione di gioco tale da poter innescare gli avanti della formazione leccese. Quando finisce la benzina va incontro ad una serie di errori marchiani che rischiano di far arrotondare ulteriormente il punteggio. Non ne ha più ed esce ad un quarto d’ora dal triplice fischio.
→ (dal 75°) MARCHWINSKI voto: S.V.
Pochi minuti in cui non si vede praticamente mai in azione.
MORENTE voto: 5
Lascia ancora una volta a desiderare confermandosi avulso dalla manovra. Da esterno d’attacco è sterile, così come non offre necessario supporto alla squadra in fase di non possesso. Dalla sua fascia il Lecce non si vede praticamente mai per tutto il primo tempo e si limita a girare a vuoto sul prato del “Via del Mare”. All’intervallo resta giustamente negli spogliatoi.
→ (dal 46°) BANDA voto: 5,5
Tanta corsa, anche se spesso in orizzontale, non dà i risultati sperati né impensierisce la difesa orobica. Solo al 78° arriva a tu per tu con Musso che però lo anticipa in angolo.
RAFIA voto: 6
Per larghi tratti della canta e porta la croc andando in pressing sui portatori palla dell’Atalanta. Un lavoro che lo porta a consumare preziose energie e risultare spesso imprecisio ed appannato quando si tratta di servire palloni giocabili in avanti. Resta in campo fino ai minuti finali ma senza più sussulti.
→ (dall’83°) BERISHA voto: S.V.
DORGU voto: 6,5
Con le sue accelerazioni mette in imbarazzo la difesa bergamasca fin dal fischio d’inizio. Nei primi 10 minuti è a tratti devastante ed imprendibile per gli uomini di Gasperini che sopesso ricorrono al fallo per fermarlo. Al 34° ha la più ghiotta occasione da gol, ben lanciato da Rafia in ripartenza, ma strozza la conclusione che termina a fondo campo. Col passare dei minuti cala di intensità e pericolosità anche perché i compagni si ecclissano e lo lasciano spesso solo a lottare contro i difensori ospiti.
KRSTOVIC voto: 5
Ancora una volta attaccante solitario, se la deve vedere con l’esperto Djimsiti che ben presto gli prende le misure. Ha sulla coscienza la rete del vantaggio atalantino quando perde malamente il possesso palla con il Lecce proteso in ripartenza, non serve sulla sinistra il solissimo Gallo e permette agli ospiti di ripartire e colpire. Girovaga senza costrutto per il campo fino alla soitituzione al 68° che lo vede uscire dal rettangolo verde contrariato e nrervoso.
→ (dal 68°) PIEROTTI voto: 6
Lascia intravedere qualcosa di positivo nel suo impegno. Un opaio di tiri verso la porta di Musso e spirito combattivo. Merce rara stasera tra le fila del Lecce.
All. GOTTI voto: 5,5
Poco e incerto quanto offerto dal suo Lecce alla prima in casa in campionato. L’avversario è di caratura nettamente superiore ma affrontare un’Atalanta tanto rabberciata era un vantaggio da sfruttare meglio. La squadra ha nelle gambe solo mezz’ora di benzina popi il calo vistoso e implacabile che è figlio della netta sconfitta. Se si aggiunge che il gruppo a sua disposizione è ancora incompleto e con interpreti importanti non al meglio il quadro si delinea meglio. E sabato si va in casa dell’inter contro cui servirà ben altro atteggiamento.