LECCE – Alla vigilia di Lecce-Atalanta, l’ex attaccante giallorosso Valeri Bojinov ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha detto la sua sulla compagine salentina, che ha messo a segno sei acquisti a due settimane dalla fine del calciomercato, seguendo la strategia del duo dirigenziale formato da Stefano Trinchera e Pantaleo Corvino, quest’ultimo suo geniale scopritore nel lontano 2000 per cui il bulgaro ha speso parole d’elogio.
Bojinov si è espresso così sulle aspettative che ci sono sul Lecce per la stagione iniziata lunedì 12 agosto: “La vedo come la vede il direttore Pantaleo Corvino, che ha trovato dei giovani bravi e forti che possono fare il bene del Lecce. Potrebbe essere la squadra sorpresa di questa Serie A. Da quello che so io e da quello che vedo, il Lecce ha fatto un mercato ricco di scommesse che hanno tutte le qualità per diventare dei giocatori importanti. Attenzione poi a certi giovani in Primavera pronti ad esplodere non solo nel loro campionato. Krstovic? Deve ripartire da come ha lasciato, ha chiuso la stagione in crescendo e deve continuare su questo percorso. Quest’anno si deve rimboccare le maniche per dare al Lecce i gol che possono permettere alla squadra di raggiungere la salvezza, in un campionato che ha un livello ancora più alto e dove deve dimostrare di essere all’altezza”.
L’ex attaccante bulgaro ha infine concluso dando uno sguardo al mercato svolto dalla dirigenza giallorossa: “La società sta lavorando sul mercato e ha già fatto tanto, lo hanno detto il direttore Corvino ed il mister Gotti che mancano due-tre pedine e credo che le stanno cercando sul mercato, sempre con i soliti parametri. I campioni del Lecce non sono però in campo e questo può far stare tranquilli i tifosi. Il Lecce ha i suoi top player in società e se ci sono questi, in campo non può che esserci qualità, impegno, serietà e voglia di fare bene. Ho visto tanti club con dei campioni in campo, e non in società, che a fine anno non raggiungevano gli obiettivi. Un grande club si può definire così solo se c’è prima di tutto dietro una grande dirigenza e poi, con questa si può avere una grande squadra“.