LECCE – Filippo Falco è tornato a parlare della sua esperienza al Lecce in una lunga intervista pubblicata sul sito dell’esperto di calciomercato Gianluca Di Marzio, nella quale il trequartista classe 1992 ha discusso del suo futuro, oltre che rivissuto il suo passato, fra gli anni all’estero al Cluj ed alla Stella Rossa e quanto fatto in Salento, dove ha fatto vedere grandi cose alla guida di Fabio Liverani, raggiungendo la Serie A nell’annata 2018/2019.

Il fantasista tarantino si è espresso così in merito alle sue ultime due squadre e sui suoi prossimi passi: “In un momento di grande forma mi sono ritrovato, all’improvviso, a non giocare più. Nei primi sei mesi alla Stella Rossa sono finito fuori rosa a causa di un contenzioso amministrativo col club, poi sono passato al Cluj ed anche qui sono rimasto fermo per motivi burocratici in quanto il transfer è arrivato con notevole ritardo e per un calciatore come me, nel clou della sua carriera, è terribile non vedere il campo. Non ho mai saltato un allenamento, a volte mi allenavo più degli altri, eppure non potevo giocare, io sono maniacale nella preparazione, datemi un campo, un progetto importante e spacco tutto. L’avventura alla Stella Rossa mi ha comunque insegnato tanto, le presenze in Champions ed Europa League con il calore del pubblico in uno stadio clamoroso, gli ottavi di finale di Europa League contro il Glasgow li sogno ancora la notte. Il mio futuro? Rientro in Italia con le idee chiare e tanta fame, voglio giocare nel mio paese, ho cambiato agenti da poco affidandomi a Giovanni Tateo e Valeriano Narcisi, ho voltato pagina in tutto, la vita presenta tante sliding doors e stavolta devo prendere la porta giusta“.

Bei ricordi lasciati a Lecce da Falco, che ha parlato così del periodo trascorso in giallorosso: “Nel 2021, dopo l’esperienza a Lecce, potevo andare al Sassuolo di Roberto De Zerbi, poi rifiutai il Crotone in Serie A, c’è stato un momento in cui avevo davvero tanto mercato. Il Lecce è stata la squadra nella quale sono cresciuto e dove ho trascorso gli anni più belli della mia vita, dentro e fuori dal campo, la promozione in Serie A, dopo 8 anni di astinenza. Con quei colori ho segnato il mio primo gol in massima serie, il calcio di punizione col Sassuolo… non lo dimenticherò mai. È stato Fabio Liverani a formarmi e farmi crescere, gli devo tanto. E adesso? Ora ho già ricevuto qualche offerta, ma stavolta voglio scegliere bene, vorrei un progetto importante per continuare a divertirmi e non vedo l’ora di iniziare, devo dimostrare di essere sempre lo stesso calciatore“.

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