LECCE – Lo storico ex attaccante del Lecce, Javier Ernesto Chevanton, ai microfoni de il Nuovo Quotidiano di Puglia ha rilasciato un intervista in cui ha parlato di uno dei temi più discussi delle ultime giornate, ossia quello della valorizzazione dei giovani italiani in contrasto con il modello scelto dal club giallorosso, campione d’Italia nella stagione 2022/2023 con una squadra Primavera formata unicamente da giocatori stranieri, come accennato dal presidente della FIGC Gabriele Gravina nei giorni scorsi.

Cheva ha infatti voluto prendere così le difese del Lecce, affermando: “In Nazionale, ci sono tutti italiani al 100%? Non mi pare, dunque credo sia poco opportuno criticare società che puntano sugli stranieri per il proprio settore giovanile. Perché delle società, non tra le più ricche, non dovrebbero farlo? In particolare quando, a parità di costi, posso prendere ragazzi che offrono maggiori garanzie? Credo che il vero problema stia nella qualità dei settori giovanili, se i ragazzi vengono affidati a delle persone competenti i frutti si potranno vedere. Nella Nazionale dell’Uruguay giocano solo uruguaiani di nascita, e sapete quanti abitanti ci sono in Uruguay? Poco meno di 4 milioni, un po’ più degli abitanti di Napoli. Ma lì, come in altri Paesi, nelle scuole calcio allenano ex giocatori che possono dare un valore aggiunto ai ragazzi ed esserne dei riferimenti. E dove ciò non è possibile, nei Paesi più poveri, subentra un altro fattore, ossia la fame! Ragazzi sono disposti a compiere sacrifici che, spesso, gli italiani non sono disposti a fare“.

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.