LECCE – Nella giornata di ieri anche il D.T. Pantaleo Corvino ha esternato le sue sensazioni molto positive riguardanti il nuovo centro sportivo del Lecce, presentato in Piazza della Repubblica a Martignano martedì sera insieme a Saverio Sticchi Damiani, che ha commentato anch’esso lo storico avvenimento per il club salentino. Per il dirigente ex Fiorentina e Bologna la costruzione della nuova casa di proprietà rappresenta un raggiungimento di un obiettivo prefissato sin dai primi giorni del suo ritorno in giallorosso.

Corvino ha preso la parola dopo il lungo ed emozionante intervento del presidente Sticchi Damiani, affermando: “Prima di esternare le mie sensazioni, io di solito parlo di risultati di campo, mentre stasera siamo qui a parlare di un altro grande risultato che ci siamo sempre prefissati. Mi trovo qui a Martignano, vicino alla mia Vernole, sono troppo vicino per non capire quanto possa essere importante per la Grecìa questo progetto, nel cuore del Salento. Ho tante emozioni nel venire qui, il presidente quando mi fece tornare a Lecce, noi avevamo in mente tanti sogni. Quando sai di tornare a casa, nel tuo territorio, nel cuore, nei sentimenti e nella passione dopo 20 anni da direttore in Serie A e Campione d’Italia Primavera, conoscevo la fame del territorio e la voglia di tornare in alto. Il presidente non mi ha però chiesto questo, la Serie A e lo scudetto Primavera. Mi ha chiesto invece di fare calcio a Lecce, far star bene i nostri tifosi, era giusto cominciare a pensare alle strutture, ad impianti, infrastrutture. Abbiamo fatto già quasi tutto, infatti il Lecce ha una palestra bellissima, un suo pullman, spogliatoi che ci invidiano tutti. Ad Acaya abbiamo incrementato gli impianti sportivi, il campo nostro per la Primavera“.

Il dirigente salentino ha poi commentato le tappe che hanno portato alla presentazione del centro sportivo di proprietà: “Volevamo una casa tutta nostra e quando dico casa, so che bisogna rinunciare ad un giocatore per farla diventare un resort, perché deve diventare un fiore all’occhiello del Salento. Non vogliamo tradire, oggi nessuno mi ha chiesto risultati sportivi, anche se ne abbiamo comunque fatti con un calcio sostenibile. È da due anni che ci salviamo in Serie A, abbiamo vinto lo scudetto Primavera e da quattro anni siamo in Primavera 1. Stasera credo che i sogni sembrano realtà. Ho detto al presidente di sbrigarsi, perché io non volevo il centro sportivo intitolato alla memoria, quindi… amministratori, architetto, diamoci da fare. Nella trattativa io ero da solo, mentre la Giunta Comunale una squadra. Eravamo io contro loro, stavo facendo una trattativa come si fa con un presidente, avrebbero voluto pagare loro il Lecce per fare il centro sportivo. I sindaci non mi hanno mollato un attimo, loro sono tanto innamorati della Grecìa e alla fine le trattative sono andate avanti con chi di dovere. Oggi, però, noi siamo davanti“.

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