LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Nell’ultima partita interna della stagione 2023/’24 il Lecce rimedia un’altra sconfitta cedendo il passo 0-2 alla rimaneggiata Atalanta che festeggia al “Via del Mare” la matematica qualificazione alla prossima Champions League ed in attesa di giocarsi la finale di Europa League col Bayer Leverkusen. Giallorossi in partita solo un tempo, poi l’1-2 nerazzurro incanala la sfida sui binari voluti dagli ospiti. Finisce con un giro di campo sotto la pioggia a prendersi gli applausi del pubblico di fede giallorossa e le belle scene di festa familiare di ogni calciatore accompagnato da mogli, compagne e figli a festeggiare, giustamente, la grande impresa della salvezza.
FALCONE voto: 5.5
Tre interventi nei primi 7 minuti di gioco lasciano capire che il pomeriggio non è di quelli tranquilli. Da applausi in particolare la parata su Pasalic a cui nega un gol quasi fatto. Incassa la solita rete ad inizio secondo tempo quando intercetta ma non riesce qad impedire che il pallone calciato da De Ketelaere lo superi. Mezza papera invece sullo 0-2 quando sbaglia il tempo dell’uscita sul corner battuto dalla sua sinistra e che impatta su Scamacca. Rischia ancora su colpo di testa di Hien, poi chiude la gara senza altri tremori.
GENDREY voto: 6
In evidenza nei minuti iniziali quando ingaggia duelli fisici con Zappacosta lungo la fascia destra. Ha pure sulla fronte un buon pallone che non indirizza nello specchio su battuta dall’angolo di Berisha. Poi accusa un colpo ad un ginocchio che lo porta a chiedere il cambio alla mezz’ora.
(dal 29’) VENUTI voto: 6
Gioca la sua onesta partita provando a spingere ogni tanto in avanti e cercando di arginare le folate atalantine lungo il versante di sua competenza.
BASCHIROTTO voto: 6
Quando c’è da pulire l’area di rigore del Lecce non ci pensa su due volte, anche per via del terreno viscido per l’abbondante pioggia che cadeva sul Via del Mare. Per almeno due volte nel primo tempo è risolutivo su palloni non trattenuti da Falcone. In copertura si occupa dello sgusciante Touré a cui concede solo qualche scambio al limite.
PONGRACIC voto: 6
Tanta eleganza e, all’occorrenza, anche fisico nei corpo a corpo con Scamacca che costringe a spendere anche un fallo da ammonizione non sanzionata da Rapuano quando strappa la maglia con una trattenuta in ripartenza. Belli e intelligenti alcuni spunti palla al piede su un terreno zuppo.
GALLO voto: 6
Bene nel primo tempo, in cui si mette in mostra per le puntuali sovrapposizioni in avanti a mettere cross in area avversaria e in marcatura sui rapidi esterni atalantini. Il pubblico apprezza le sue giocate e lo sottolinea con battimani convinti a cui risponde chiedendo ulteriore incoraggiamento per la squadra giallorossa. Ad inizio secondo tempo si perde De Ketelaere che in ripartenza beffa anche Falcone per la rete dello 0-1 su assist di Scamacca.
GONZALEZ voto: 5,5
Ci mette tanta attenzione nel contrastare i mediani nerazzurri e cercare l’imbucata vincente non appena ha la sfera tra i piedi. Ad ogni modo a volte è troppo lento e lezioso permettendo ai rivali di rimediare e disinnescare le minacce leccesi. Subito dopo il doppio svantaggio lascia il posto al compagno di reparto.
(dal 53’) BLIN voto: 6
Lo spezzone di partita che gioca è buono solo per ricevere l’abbraccio finale della sua gente dopo un’altra stagione vissuta da protagonista e con la fascia da capitano al braccio.
RAMADANI voto: 6
Il gran correre che deve fare a centrocampo è anche legato alla contemporanea presenza di Berisha, più lento di lui e meno portato a marcare gli avversari. Fa a sportellate con i centrocampisti di Gasperini e becca anche una brutta botta ad un ginocchio che fa temere per la sua incolumità a metà della prima frazione di gioco. Si riprende e prosegue come nulla fosse.
(dall’83’) RAFIA voto: s.v.
BERISHA voto: 6,5
Bel primo tempo per il dinamico e fantasioso trequartista ex Primavera che delizia i palati più fini con tocchi di alta classe e giocate intelligenti a mettere i compagni in condizione di calciare a rete non appena se ne creano le condizioni. Dà una mano anche in copertura anche se non è sicuramente il suo forte. Mister Gotti lo tiene in campo fino al raddoppio atalantino ed esce tra gli applausi dei 26.354 spettatori presenti.
(dal 53’) OUDIN voto: 5,5
Forse distratto dalla nascita del primogenito, fa il suo ingresso in campo con un atteggiamento subito svogliato ed indolente. Sbaglia subito appoggi elementari ed anche le punizioni che calcia ed i fischi dalle tribune li sente bene, come successo una settimana fa con l’Udinese. Degno di nota solo il palo che coglie su calcio da fermo con Musso che devia di quel tranto da negargli la gioia del gol.
DORGU voto: 5,5
Comincia bene la sua gara poi si concede qualche preziosismo di troppo in mezzo al campo che costa un paio di palloni sanguinosi persi con relative ripartenze ospiti. Allo scadere della frazione va in gol su bellissimo assist di Berisha che verticalizza un pallone telecomandato ma il tocco di prima a scavalcare Musso che si insacca con susseguente urlo dei tifosi è vanificato da una posizione di fuorigioco. Resta in campo fino allo 0-2 e poi viene sostituito.
(dal 53’) PIEROTTI voto: 6
Subito in evidenza con dribbling e palloni recuperati che fanno sperare i tifosi del Lecce in una reazione allo svantaggio maturato nella ripresa. Piazzato sul centrodestra non dispiace. Magari avrebbe meritato di partire titolare considerato anche il terreno di gioco pesante e infido.
PICCOLI voto: 5,5
Al rientro dopo la squalifica, ci prova a più riprese a trovare il gol dell’ex ma le occasioni che gli capitano non riesce a capitalizzarle. Prova gli scambi di prima intenzione con Krstovic ma le polveri sono sembrate proprio bagnate e non solo per la pioggia. Ottimo il pallone che serve al montenegrino ad inizio secondo tempo che però il compagno spreca malamente. Ci prova ancora in prima persona ma oggi la mira non era quella dei giorni migliori.
KRSTOVIC voto: 5,5
Si danna l’anima nel tenere palla e cercare le triangolazioni con Piccoli per prendere d’infilata la difesa orobica. Intesa non ottimale oggi e occasione colossale divorata in avvio di secondo tempo, subito prima di incassare il vantaggio di De Ketelaere. Poi pian piano si ecclissa fino alla fine del match senza trovare mai il modo di impensierire davvero il portiere Musso.
All. GOTTI voto: 5,5
Era importante dimostrare ben altro atteggiamento rispetto alla scorsa gara con l’Udinese ed il Lecce gioca, a tratti anche bene, per poco più di un tempo. Poi l’1-2 ospite è colpo a cui reagire diventa impossibile ed allora la testa è tutta alla festa in versione ridotta a fine gara, con il giro di campo a prendersi il saluto dei tifosi rimasti fino al triplice fischio di Rapuano. Giusto aver concesso la passerella a qualche elemento poco impiegato in stagione.