LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Un Lecce ancora ubriaco di felicità per una salvezza conquistata snza neppure scendere in campo resta in partita poco meno di un tempo prima di lasciare via libera alla più motivata Udinese. I friulano capitalizzano al massimo le due conclusioni in porta dell’incontro e guardano con ritrovata fiducia agli ultimi 180 minuti di campionato per centrare la loro permanenza.

FALCONE voto: 5,5
Non chiamato in causa fino al 20°, deve tirare un sospiro di sollievo dapprima su punizione calciata alta di poco dal limite di Samardzic, poi su incornata da pochi passi di Kristensen, quindi su botta alta di un soffio si Success dai sedici metri. Resta poi immobile al 36° sull’inzuccata di Lucca che trova l’angolino alla sua destra per il vantaggio ospite. Nella ripresa resta inoperoso fino all’85° quando Davis lo impegna su colpo di testa da posizione defilata che respinge d’istinto ma fecendo finire la palla sui piedi di Samardzic che insacca comodamente lo 0-2 finale.

GENDREY voto: 5,5
Parte bene, sovrapponendosi spesso ad Almqvist lungo la fascia destra. Col passare dei minuti deve però badare più a contenere che ad offendere. Più la gara va avanti, più aumenta la percentuale di errori sui cross che prova a scodellare in area bianconera. Si limita al compitino ed al ripetuto retropassaggio senza alcun costrutto.

BASCHIROTTO voto: 5
Si prende cura di Success che però ha ben altro passo e mobilità. Spara via ogni pallone che i friulani mettono in area leccese ma anche lui ha la testa libera da pressioni e commette qualche leggerezza che l’Udinese non sempre sfrutta a dovere. In occasione del primo centro ospite si perde Lucca che colpisce indisturbato di testa da centro area. Nel finale di match è troppo allegra la marcatura su Davis che riesce a creare i presupposti per il raddoppio con un’inzuccata dall’altezza del secondo palo da cui nasce poi il secondo centro friulano.

PONGRACIC voto: 5,5
Ci mette del suo nel lasciare a Lucca eccessiva libertà per prendere la mira e battere Falcone al 36° per il vantaggio bianconero. All’inizio aveva tenuto alta la guardia, ma dalla mezz’ora in poi l’inerzia della gara è cambiata anche per l’atteggiamento dei giallorossi. Suo il primo sussulto della ripresa quando, al 65°, un tiro teso dal limite finisce di poco a lato della porta di Okoye. Tra i pochi a giocare con un pizzico di orgoglio in un pomeriggio di festa, anche se nell’azione del raddoppio friulano si fa anticipare da Samardzic.

GALLO voto: 6
In bella evidenza per alcune scorribande lungo il versante mancino. Prova a dare ritmo e mettere palloni interessanti in area udinese ma i compagni spesso e volentieri non gli danno il necessario supporto. Nella seconda frazione di gioco è proiettato per lo più in fase offensiva ma anche lui sbaglia tanto al momento di mettere palloni utili in area ospite. Ad ogni modo è tra i pochi che corrono e si dannano l’anima.

RAFIA voto: 6
Riesce ad alternare buone iniziative a momenti di pausa in cui la formazione di Cannavaro prende il sopravvento con rapide ripartenze. Utile nella propria area quando va a dare manforte ai compagni dl reparto arretrato. Resta in campo poco più di un’ora prima di lasciare il posto al giovane compagno di reparto.

→ (dal 55′) BERISHA voto: 6
Si muove bene tra le linee in una fase in cui il Lecce di impegnarsi non aveva davvero voglia e capacità.

BLIN voto: 6
Si muove con buona lena sulla mediana a cercare di innescare Krstovic ed SAlmqvist ma anche a schermare la porta di Falcone. Non sempre le due cose gli riescono alla perfezione anche se è tra i più sul pezzo. Al 17° ferma Success al limite e si becca il cartellino giallo. Decisione che pesa nell’avvicendamento che subisce nella ripresa, lasciando la sua squadra più esposta ai contropiedi sia pure rari della squadra ospite.

→ (dal 55′) PIEROTTI voto: 6
Sua l’unica conclusione nello specchio della porta di Okoye che trova il portiere avversario pronto e reattivo nella deviazione a guantoni aperti che manda la sfera in calcio d’angolo. Cerca di fare movimento e scambiare di prima con Krstovic, ma oggi non era proprio la gara giusta per inventare qualcosa di utile.

RAMADANI voto: 5,5
Tanto movimento, tanti palloni recuperati, ma anche tanti errori in appoggio che mortificano i tentativi di ripartenza della sua squadra. Sbaglia per almeno tre volte il tempo del filtrante per Krstovic permettendo alla difesa friulana di sventare le minacce. Nella seconda frazione di gioco deveraddoppiare le energue dopo la sostituzione di Blin, quando resta il solo vero incontrista della formazione salentina.

DORGU voto: 5
In ombra per tutto il tempo che resta sul rettangolo verde. Nel primo tempo potrebbe essere letale in una circostanza, su un pallone recuperato a centrocampo, ma il passaggio per metterlo davanti ad Okoye pecca di precisione e il tutto sfuma. Lo spicchio di ripresa che disputa è certamente tra i più anonimi della sua stagione.

→ (dal 72′) OUDIN voto: 5
Scarso l’apporto che dà alla causa della sua squadra da subentrato. Pochi palloni giocati e tutti puntualmente sprecati, compresi quelli da fermo.

KRSTOVIC voto: 6
Già al 2° minuto va vicino alla segnatura ma Bijol gli devia in angolo la botta a colpo sicuro da distanza ravvicinata. Dialoga bene con Almqvist soprattutto nei primi 15 minuti di gara poi inizia a balbettare col pallone tra i piedi ed a sprecare alcune ripartenze. Ripresa senza squilli di tromba e la serie di partite in gol consecutive si ferma a due.

ALMQVIST voto: 6
Non va al tiro per tutti i primi 45 minuti ma è molto mobile e sgusciante lungo l’out destro. Buono il dialogo con Krstovic quando i due cercano di triangolare e prendere d’infilata la retroguardia dell’Udinese però, man mano che il match trascorreva, gli prende le misure limitandolo. La musica non cambia nello spezzone di secondo tempo in cui resta in campo, fino al cambio.

→ (dal 72′) GONZALEZ voto: 5
Svagato e molle, entra davvero male in partita senza capire praticamente nulla nei venti minuti che Gotti gli concede. Ci mette del suo anche nell’azione dello 0-2 quando tarda a chiudere su Samardzic che ha ben altro guizzo nell’arrivare primo a ribattere in rete la respinta di Falcone su colpo di testa di Davis.

All. GOTTI voto: 5,5
Testa alta e petto in fuori anche contro la sua ex squadra. Segue in piedi l’andamento della partita e si dispera per gli errori di misura dei suoi in area avversaria. Sceglie di partire forte per tentare di sorprendere l’11 di Cannavaro ma se il gol non arriva è anche per un pizzico di sfortuna. Quando poi il Lecce allenta la presa, ecco che i friulani diventano pericolosi fino a trovare il gol del vantaggio. Ripresa senza storia e senza  voglia che la dice lunga sulla (non) concentrazione che la squadra aveva oggi in più frangenti del match.

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