GENOVA (di Pierpaolo Sergio) – Se il Lecce torna a casa con zero punti dalla trasferta in casa del Genoa la colpa è solo ed esclusivamente addebitabile all’insipienza dei giallorossi sotto porta. Salentini che dominano in lungo e in largo per oltre un’ora, poi crollano sull’1-2 di Retegui ed Ekuban senza riuscire a rialzarsi dal doppio, tremendo colpo del KO. A preoccupare è la mancanza di carattere di questa squadra davanti alla prima avversità che incontra. Il momento è delicato, con un calendario che non è certo amico di capitan Baschirotto e compagni.
FALCONE voto: 6
Il primo intervento che deve compiere arriva al 10′ su rasoterra di Retegui che neutralizza sul primo palo in due tempi. Allo scadere Bani non centra lo specchio da buona posizione L’inerzia nella ripresa è però ben altra quando i grifoni cambiano passo e registro mettendo alla frusta i giallorossi incapaci di opporsi alle folate avversarie. Prima Malinovski centra il palo anche per la deviazione di Baschirotto e salva sulla ribattuta di Vazquez, poi si ripete su Ekuban, ma poi sono Retegui e lo stesso Ekuban a bucare la sua rete e decidere la sfida.
GENDREY voto: 6
C’è il suo zampino nell’azione che porta al vantaggio del Lecce. Recupera un pallone al limite e serve Krstovic che non ci pensa due volte a tirare n porta trovando la deviazione di Vazquez per lo 0-1. Ma è la complessiva gestione dei primi 45′ che convince con continue scorribande nella metà campo ligure a creare superiorità numerica e possibilità di scambio con gli altri compagni, oltre a sfiorare il gol ma la mira non è giusta. Secondo tempo invece in affanno su Vazquez, in cui patisce il ritorno dei rossoblù non opponendo la necessaria lucidità. Cerca di recuperare in extremis in occasione delle due reti ma non gli riesce di disinnescare Retegui ed Ekuban.
BASCHIROTTO voto: 6
Tiene bene in marcatura e si fa vedere in avanti sulle palle inattive. Al quarto d’ora, proprio su un corner, va vicino allo stacco vincente ma manca l’impatto pieno con la sfera e l’occasione sfuma. Anche sul rigore sbagliato da Krstovic non è preciso sulla ribattuta e calcia a lato. In marcatura si fa rispettare, devia tutto ciò che può deviare per evitare una rete al passivo, ma non può nulla in occasione delle due segnature genoane.
PONGRACIC voto: 5,5
Si incolla a Retegui e ne limita la pericolosità con giocate tempistiche e anticipi sui lunghi lanci dalle retrovie per tutta la prima frazione di gioco. Elegante palla al piede quando fa salire la sua squadra. Ripresa in cui palesa invece un certo nervosismo, commettendo l’inutile fallo dal limite da cui scaturisce il gol del pareggio rossoblù.
GALLO voto: 5,5
Si fa vedere con continuità nella prima parte di gara nella metà campo del Genoa, sfruttando la catena di sinistra con Oudin e Sansone al meglio per mettere invitanti palloni in area avversaria. Cala alla distanza, con Sabelli che lo mette in difficoltà a più riprese nel sendo tempo, fino a farlo restare sempre lontano dall’area di Martinez.
→ (dal 90′) GONZALEZ voto: S.V.
KABA voto: 5,5
Anche stavolta si ritrova tra i piedi un pallone che poteva trasformare in gol ma calcia a fil di palo e sfuma la possibilità di andare sullo 0-2 nel primo tempo. A centrocampo è attento e sempre compassato ma dimostra dinamismo e senso della posizione molto utili alla causa giallorossa finché ha benzina nelle gambe. Quando il vento cambia e la gara si fa in salita, scompare dalla contesa.
→ (dal 90′) PIEROTTI voto: S.V.
RAMADANI voto: 5,5
Una diga davanti l’area di rigore leccese. Ringhia su chiunque passi dalle sue parti e va a fare pressing per togliere idee ed angoli di passaggi agli avversari. Un lavoro dispendioso che paga in termini di rendimento e lucidità tanto da farsi ammonire nel recupero. Un cartellino giallo “pesante” che gli farà saltare la prossima con la Fiorentina.
OUDIN voto: 6
Su punizione da posizione defilata, attorno alla mezz’ora impegna il portiere del Genoa che gli devia la conclusione. Fraseggia bene con i compagni di reparto e, pur giocando da mezzala, tiene bene la posizione. Cala alla distanza come al solito e viene avvicendato.
→ (dal 72′) RAFIA voto: 5
Anche lui al rientro dopo gli impegni in Coppa d’Africa, fa l’ingresso in campo nel momento in cui i padroni di casa spingono sull’acceleratore mettendo in crisi la difesa salentina e trovando addirittura il vantaggio. Sbaglia diverse giocate ma non gli si poteva chiedere di più.
ALMQVIST voto: 6,5
Pronti, via è subito molto attivo in avanti a mettere pressione ai difensori genoani. Al 16′, ben servito sulla corsa da Krstovic, entra in area e si conquista il calcio di rigore che l’attaccante montenegrino poi fallisce. Spina nel fianco per la difesa di Gilardino, non riesce tuttavia a colpire e chiudere il match, perdendosi alla lunga anche lui alla fine in inutili dribbling fino al 95′.
KRSTOVIC voto: 6
Croce e delizia per i tifosi del Lecce. Prima si fa respingere un rigore, poi trova la botta vincente con deviazione dal limite che sblocca l’incontro. Sarà pur vero che un giocatore non si giudica da un rigore segnato o sbagliato, ma l’errore dal dischetto al 18′ è stato l’ennesima conferma del momento di grande difficoltà che questo ragazzo sta attraversando. Avergli permesso di calciare quel penalty è stato forse troppo responsabilizzante per un attaccante che vive un momento. L’impegno c’è sempre e l’avvio era stato incoraggiante come nel caso del pallone servito ad Almqvist che si era poi conquista quella massima punizione. Ora che si è sbloccato, il Lecce, i suoi tifosi, la società e D’Aversa sperano che non si fermi di nuovo. Resta in campo fin dopo l’ora di gioco, quindi lascia il posto al compagno di reparto, ma da lì in poi in avanti il Lecce non punge più.
→ (dal 64′) PICCOLI voto: 5
Ingresso che dà nulla di più alla formazione salentina. Non viene servito a dovere e non ha modo di tentare la battuta a rete nella mezz’ora in cui resta in campo.
SANSONE voto: 5,5
In buono stato di forma, tenta a più riprese di incunearsi nell’area di rigore del Genoa, provando anche la battuta su punizione dal limite prima e facendosi respingere un’ottima chance da Martniez in uscita disperata poi. Un errore che peserà e non poco sull’economia del match. Buona comunque per larghi tratti l’intesa con Oudin e Gallo e tanta corsa a portare palla lontana dalla propria metà campo. Esce stremato per far posto al rientrante Banda.
→ (dal 64′) BANDA voto: 5
La sua mancanza in questo ultimo mese è stata spesso penalizzante per il Lecce. Ora che l’avventura in Coppa d’Africa è alle spalle, deve rituffarsi in clima campionato a dare il proprio contributo vista anche la partenzadi Strefezza. Aggregatosi ai compagni di squadra direttamente a Genova, è poco lucido e sbaglia davvero tutto.
All. D’AVERSA voto: 5
Il Lecce torna a casa con un’altra sconfitta sul groppone che difficilmente non lascerà traccia sulla menete dei suoi ragazzi. La squadra è timorosa e spaventata non appena subisce un golletto. Gioca ancora una volta benissimo per un’ora o poco più, ma poi si scioglie come neve al sole come accaduto contro al Juve. Gira un po’ tutto storto, ma i giallorossi ci mettono del proprio nel vincere più una partita e subire la rimonta di chi insegue in classifica. Cambi strampalati quelli effettuati al 90°, del tutto ininfluenti e senza senso, mandando in precedenza in campo un Rafia ed un Banda impresentabili.