LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Finisce in pareggio l’anticipo dell’ottava giornata di campionato tra il Lecce ed il Sassuolo. Gara spigolosa con i giallorossi che partono bene ma poi subiscono il contestato rigore calciato da Berardi che porta in vantaggio gli ospiti. In avvio ndi ripresa ci pensa Krstovic a rimettere in equilibrio l’incontro segnando la sua quarta rete stagionale. Buone le prestazioni di Gallo, Dorgu e Strefezza.
FALCONE voto: 6
Senza aver effettuato ancora nessuna parata incassa il penalty del solito Berardi che segna la sua quarta rete contro il Lecce. Poco prima era stato salvato da Rafia su colpo a botta sicura di Racic da dentro l’area. Resta inoperoso anche nei secondi 45′ con i compagni, in particolare Pongracic, che lo schermano a dovere sulle conclusioni degli avversari da fuori.
GENDREY voto: 5
Va e viene lungo la corsia destra per mettere palloni a centra area del Sassuolo ma spesso perde le distanze e non è preciso nei traversoni. Tanta corsa ma poche idee e la difesa neroverde ringrazia. Chiude la sua prestazioine in evidente affanno ma stringe i denti per non soccombere.
BASCHIROTTO voto: 6
Commette lui il fallo di mano che porta alla concessione del contestatissimo calcio di rigore con cui il Sassuolo sblocca il match ed esce da un avvio di gara più che complicato. Si limita all’ordinaria amministrazione nella zona di sua competenza anche se gli avversari riescono ad essere minacciosi in ognuna delle azioni costruite nel primo tempo riuscendo ad anticipare i difensori giallorossi. In avvio di ripresa è lui che sforna l’assist di testa per Krstovic nell’azione dell’1-1 leccese.
PONGRACIC voto: 6
Bene in marcatura su Pinamonti a cui concede solo un paio di spizzate di testa nell’arco della prima frazione di gioco. Il Lecce avrebbe bisogno dei suoi piedi educati per effettuare qualche cambio di gioco o lancio in profondità, compito che invece viene delegato al compagno di reparto Baschirotto che non ha propriamente un tocco felpato. Si divora nella ripresa una netta palla-gol non trovando l’impatto su perfetta punizione calciata da Oudin. Poco dopo ha un’altra buona chance ma l’impatto con la sfera di testa non è ottimale e si perde sul fondo. Salva però il pareggio con alcune respinte a corpo morto sui tentativi dal limite degli ospiti.
GALLO voto: 6,5
In bella evidenza con alcune sgroppate che lo vedono protagonista nel corso dei primi 45 minuti. Mette al centro qualche buon cross. In copertura su Berardi, che lo punta ad ogni occasione, si disismpegna senza troppi affanni. Bene anche nella porzione di secondo tempo in cui resta in campo prima di essere avvicendato pder alcuni prfoblemi fisici.
→ (dal 63′) DORGU voto: 6,5
Impatto più che positivo per l’estrerno ex Primavera che entra bene in partita e si dimostra già scafato come un veterano. Perfetta una chiusura che compie eseguendo una diagonale che va a salvare la porta di Falcone. Nell’occasione conquista anche una punizione.
KABA voto: 6,5
Al rientro dal turno di squalifica, gioca con grande vigore e sbroglia più volte la matassa ai suoi distratti compagni di squadra per tutto il corso del primo tempo. Accusa comprensibile stanchezza nella ripresa ma non abbassa il suo rendimento anche se su alcune uscite in pressione la squadra si sbilancia correndo qualche pericolo di troppo.
RAMADANI voto: 5,5
Sulla falsa riga della scorsa gara. Gironzola in mediana senza trovare le giuste distanze e perdendo qualche pallone sanguinoso in ripartenza. Utile nell’allontanare sfare complimenti i palloni messi in area da Berardi e compagni.
RAFIA voto: 6
Gran recuperatore di palloni a centrocampo. Inizio incoraggiante in cui tenta anche la conclusione da lontano senza inquadrare però la porta. Ingaggia duelli rusticani in mediana e in uno di questi, allo scadere, si fa ammonire per una dura entrata su Berardi. Viene poi richiamato in panca per dare nuova linfa al centrocampo.
→ (dal 63′) OUDIN voto: 6,5
Gioca sempre con sapienza i palloni che gli capitano tra i piedi. Sue le rare invenzioni nel secondo tempo con cui il Lecce tenta di portare a casa la vittoria ma talvolta predica nel desero. Urla vendetta la spelndida palla che serve a Pongracic col duifensore croiato che però la cicca a pochi passi dalla porta.
ALMQVIST voto: 5,5
Impalpabile lungo la fascia destra per larghi tratti del primo tempo, salvo accendersi nel finale di frazione quando prova a sorprendere Consigli con un rasoterra a fil di palo che il portiere sassolese devia in angolo. Troppo prevedibile nelle giocate e quasi spaesato in talune circostanze. Anche il secondo tempo lo vede quasi spettatore fino al cambio nel finale di match.
→ (dall’85’) SANSONE voto: S.V.
Altri minuti di rodaggio per lo’ex Bologna.
KRSTOVIC voto: 6,5
Per tutto il primo tempo si danna l’anima ma non trova il modo di incidere. Colpisce a fine primo tempo il palo su colpo di testa ma il gioco era stato fermato per un precedente fallo su Ferrari. In apertura di secondo tempo è invece glaciale arpionando il colpo di testa di Baschirotto, trafiggendo sotto porta Consigli e facendo esplodere di gioia i 26.160 tifosi che affollavano lo stadio. Esce a 5′ dal triplice fischio tra gli applausi per aver recuperato una partita spigolosa.
(dall’85’) PICCOLI voto: S.V.
Gioca appena un paio di palloni in area avversaria ma senza risultare pericoloso.
STREFEZZA voto: 6
Va a singhiozzi. Sembra poter essere devastante ma poi si perde in un bicchiere d’acqua e sforna diversi passaggi imprecisi. Buono anche l’avvio della ripresa quando spinge sulla sinistra in sinergia prima con Gallo e poi con Dorgu. Cerca anche di trovare la rete del successo ma la sua botta è centrale e debole. Pur stremato, rimane in campo fino al 94′.
All. D’AVERSA voto: 6
Il Lecce parte benissimo, domina il Sassuolo ma non affonda il colpo e subisce inaspettataente la rete del vantaggio ospite su calcio di rigore. Un gol che toglie all’improvviso certezze e convinzione alla sua squadra che cade nel tranello delle provocazioni e delle perdite di tempo degli emiliani, smarrendo la concentrazione e la cattiveria agonistica per recuperare il risultato. Le cose migliorano dopo l’intervallo quando i giallorossi ritrovano il piglio giusto e rimettono in equilibrio la gara con carattere. L’attuale situazione infortunati non lo aiuta al momento dei cambi e deve affidarsi alla buona sorte lasciando in campo un paio di giocatori che finiscono praticamente cotti. La sosta servirà per recuperare gli acciaccati e ricaricare le pile.