TORINO (di Pierpaolo Sergio) – È arrivata in maniera beffarda la prima sconfitta del Lecce in campionato in casa della Juventus. I giallorossi non pungono in avanti e cedono i 3 punti ai bianconeri che segnano nella ripresa con Milik. Salentini che finiscono ancora in 10 uomini per l’espulsione di Kaba arrivata per una doppia ammonizione decisa dall’arbitro Giua di Olbia rivelatosi fin troppo fiscale nei confronti della formazione ospite.

FALCONE voto: 6
La partenza sparata dei bianconeri gli crea qualche imbarazzo ma è al 25′ che corre un serio pericolo su rasoterra diagonale di Chiesa che non inquadra lo specchio della porta. Poco prima stava per commettere una mezza papare insieme a Pongracic respingendo a palmi aperti un cross basso rimpallato in angolo. Nella ripresa incassa un rocambolesco gol da Milik che insacca sotto misura e lo fa soccombere per la prima volta in stagione nelle seconde frazioni di gioco.

VENUTI voto: 6
Arriva anche per lui il nuovo esordio in maglia giallorossa dopo l’infortunio riportato nel pre-campionato e per di più in una gara affascinante come quella contro i bianconeri. Dà il suo onesto contributo anche se talvolta butta via troppo frettolosamente qualche pallone. La condizione non è ancora ootimale e così lascia il posto al titolare.

→ (dal 63′) GENDREY voto: 6
Appena entrato in campo ha il merito di provocare il fallo da ammonizione per Chiesa.

BASCHIROTTO voto: 6
Al rientro dalla squalifica, si incolla a Milik per arginarne la minaccia sulle palle alte. Bene anche nei duelli corppo a corpo, concede al polacco solo una conclusione da fuori area nei primi 45′. Sfortunato invece nella ripresa nell’azione che porta al vantaggio juventino quando tiene in gioco di una soalla Milik che trova il tap-in sotto porta approfittando dell’unica occasione che gli capita finché resta in campo.

PONGRACIC voto: 6
Chiesa è cliente scomodissimo e se rende subito conto visto che l’attaccante juventino sguscia via in almeno tre occasioni anche se per fortuna non trova il gol. Deve stringere i denti per limitare la pericolosità dell’avversario che cala d’intensità a mano a mano che la gara scivola via. Poteva sfruttare meglio un colpo di testa in area avversaria ma la mira non è ottimale, andando anzi a togliere la sfera dalla fronte di Baschirotto.

DORGU voto: 6
Il suo allenatore gli concede l’onore di giocare dal 1′ tra i titolari all’Allianz Stadium. Comincia con un’indecisione che poteva mettere in difficoltà la sua squadra e deve stringere i denti poiché i padroni di casa attaccano soprattutto dal suo versante in avvio di match. Col passare dei minuti sale di rendimento e convinzione e si rende protagonista di buone chiusure e ualche incursione in avanti. Salva un gol quasi fatto su McKennie nella ripresa e si prende anche una scarpata in pieno viso da Pongracic per chiudere una ripartenza bianconera.

BLIN voto: 6
Si piazza in mediana a fare densità per arginare l’intensità di gioco della Juventus che prova a sorprendere i salentini con rapidi scambi di prima e inserimenti palla al piede fin nel cuore dell’area leccese. Si fa vedere in area avversaria sulle palle inattive per cercare la spizzata, poi finisce col giocare da play dopo l’uscita di Ramadani, fino al cambio per rendere il Lecce ancor più offensivo.

→ (dall’82’) PICCOLI voto: S.V.
Mossa della disperazione nel finale di gara da parte di D’Aversa che lo manda nella mischia alla ricerca della possibile giocata al fianco di Krstovic.

RAMADANI voto: 6
Macina chilometri anche stasera ma deve ricorrere a tutto il suo mestiere per non soccombere negli uno contro uno nella zona nevralgica del terreno di gioco. Alla mezz’ora si vede ammonire dall’arbitro Giua al primo intervento falloso ed è costretto a controllare la veemenza nei successivi contrasti. A 20′ dal termine esce pure lui dalla contesa quando la lancetta delle energie segnava rosso ed anche in vista del prossimo impegno di sabato contro il Napoli.

→ (dal 70′) KABA voto: 5
Dura solo 20′ Anche lui finisce nell’elenco dei centrocampisti leccesi ammoniti di serata per un fallo veniale su Fagioli. Lo penalizza la scarsa rapidità di giocata in una fase in cui ai salentini sarebbe servita velocità di pensiero e di esecuzione. Giua vede per di più una presunta simulazione in area e gli sventola il secondo giallo che lascia la formazione salentina in 10 uomini.

OUDIN voto: 5,5
Si merita il posto nell’11 iniziale dopo essere stato l’eroe di serata contro il Genoa. Il suo schieramento porta il Lecce a giocare con un 4-2-3-1 in cui svaria dietro la linea d’attacco e dà una mano, per quel che può e che gli riesce, ai compagni del centrocampo per non soccombere numericamente rispetto alla Juventus. Quando inizia a girare un po’ a vuoto viene richiamato in panchina.

→ (dal 63′) RAFIA voto: 5,5
Torna ad esibirsi in quello che in passato era stato il suo stadio e per offrire altre opzioni alla manovra dei giallorossi. Anche lui però finisce subito sul taccuino dell’arbitro per una trattenuta a centrocampo. In più, fa arrabbiare il suo allenatore per qualche cross di troppo sparato in tribuna.

ALMQVIST voto: 5,5
Si piazza inizialmente sulla fascia destra, ma per scelta tecnica di D’Aversa scambia la posizione con Strefezza alla ricerca di spazi da sfruttare. Schierato sul lato mancino del terreno di gioco, scambia con frequenza in fase di possesso il palloe con Dorgu. Tuttavia è poco pericoloso e non trova per tutto il primo tempo la conclusione in porta. Stessa storia anche nel secondo tempo in cui prova qualche accelerazione lungo la corsia di sua competenza ma senza costrutto.

KRSTOVIC voto: 5,5
Ci mette tanto impegno nell’aiutare i compagni nel pressing alto portato sui portatori di palla juventini ma spreca tante energie che gli annebbiano le idee quando è nei pressi dell’area di rigore avversaria. Finisce la gara in apnea e con un’ammonizione per un’entrata scomposta su Locatelli.

STREFEZZA voto: 6
Il Lecce si affida alle sue giocate per rifiatare e ripartire sotto gli attacchi all’arma bianca degli uomini di Allegri. Conquista così preziose punizioni che fanno riafiatare la sua squadra, andando a sfidare i difensori bianconeri che commettono non pochi falli ma senza mai essere ammoniti da Giua. Resta in campo fin poco dopo l’ora di gioco e poi lascia il posto a Sansone che ha maggior freschezza.

→ (dal 63′) SANSONE voto: 5,5
Mette altro minutaggio nelle gambe entrando in campo subito dopo il vantaggio della Juventus. Partita complicata e gli riesce difficile trovare giocate utili alla causa leccese.

All. D’AVERSA voto: 6
Fa ricorso ad un ovvio e naturale turn over viste le tre gare in una settimana da affrontare. Cinque i volti nuovi schierati a Torino rispetto alla scorsa partita per contare su forze fresche da opporre alla voglia di riscatto della Juventus. Cerca così di imbrigliare la manovra avversaria e la cosa, con inevitabili rischi corsi, riesce bene per i primi 45′. Il vantaggio di Milik rovina i piani e tenta di cambiare pelle altre due volte alla sua squadra inserendo Piccoli accanto a Krstovic. Le decisioni arbitrali lo fanno andare in bestia e alla fine viene ammonito pure lui. Ride amaramente dopo l’espulsione di Kaba che chiude le speranze di recuperare il risultato.

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