LECCE – Questa mattina, nella sala stampa “Sergio Vantaggiato” dello Stadio “Via del Mare“, il Presidente Saverio Sticchi Damiani, il Responsabile dell’Area Tecnica Pantaleo Corvino e il Direttore Sportivo Stefano Trinchera hanno presentato ai giornalisti il nuovo allenatore del Lecce Roberto D’Aversa.

Saverio Sticchi Damiani: “Ringrazio mister Baroni per i due anni intensi trascorsi insieme. Ora parte un nuovo ciclo che ci ha visto prolungare il rapporto con l’Area Tecnica, ossia con Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera, quindi ecco la scelta del nuovo allenatore Roberto D’Aversa. Rappresenta un profilo ideale per il Lecce, un uomo da Lecce per principi e valori in grado di esprimere e rappresentare. Sono stato molto contento di questa individuazione del neo-tecnico. La proprietà condivide la soluzione individuata, dando massimo supporto come accaduto negli 8 anni trascorsi alla guida del club al di là di ogni risultato e momento che si possa vivere. Lecce rappresenta una piazza ideale per realizzare un modello di progetto tecnico, un modello tra i più virtuosi in Serie A che intendiamo perseguire anche perché i risultati sportivi ci hanno premiato. In questo modello si inserisce mister D’Aversa, certo che vivrà con il suo staff a cui do il benvenuto, un’esperienza umana e tecnica di crescita e sviluppo insieme al club. I programmi futuri prevedono investimenti figli del vantaggio di essere al secondo anno di A. Quest’anno sono state promosse squadre avvezze a giocare in massima serie ed un po’ annulla questo piccolo vantaggio. Ripartiamo dall’ultima fila ma è uno stimolo per scalare giorno per giorno posizioni. Rappresenta la nostra forza. Il club deve stare in equilibrio economico-finanziario e più lo sarà più potrà affrontare investimenti per strutture e organici”. 

Pantaleo Corvino: “Inizia un altro ciclo per il Lecce. Fino ad oggi abbiamo fatto gli straordinari per stare appresso alla grande passione dei nostri tifosi e per confrontarci con i Golia del calcio italiano. A mister Baroni va il nostro ringraziamento per quanto fatto alla guida della prima squadra. Si è chiuso benevolmente quel rapporto ed oggi si apre una nuova pagina, che ci vede impegnatissimi per dare il meglio di noi stessi. Quando si cambia la guida tecnica lo si fa badando a tante riflessioni. Abbiamo cercato la persona giusta da mettere al posto giusto seguendo le linee guida finora perseguite. Poi il mister potrà dare qualche variazione, ma con Trinchera è stata una scelta subito condivisa. Ritrovo Roberto che conosco da 30 anni, prima da calciatore e poi come allenatore. Il suo percorso è molto vicino a quello che l’U.S. Lecce segue, per cui la sua scelta è stata semplice. Quello che abbiamo ottenuto nella scorsa stagione appartiene già al passato e dobbiamo guardare avanti. Ho sempre affermato che il percorso è più importante dell’obiettivo. Scelsi io con scelte molto coraggiose per via delle precedenti esperienze di portare a Lecce Zeman e Delio Rossi. Stavolta non ho avuto alcuna esitazione per D’Aversa, né dalla piazza né dalla dirigenza. Un ritorno di Umtiti? Impossibile riportarlo a Lecce. Oudin? Seguiamo delle strategie che tengano conto delle risorse a disposizione come accaduto per Pongracic. Approfitto per comunicare che a quattro calciatori è stato concesso un periodo di riposo supplementare: Hjulmand, Helgason, Maleh, 16vluglio, più Gendrey che inizierà a lavorare entro il 23 luglio”. 

Roberto D’Aversa: “Innanzitutto ringrazio il presidente, il CdA ed i Direttori Corvino e Trinchera che hanno pensato a me per un club così importante. Vengo qui con grande entusiasmo e non vedo l’ora di mettermi al lavoro con un club che è moderno, con un Settore Giovanile in crescita e vincente e che rappresenta un esempio per molte altre società. Quando è arrivata la chiamata non ci ho pensato su due volte e sono molto contento di questa nuova avventura. Per quel che riguarda il modulo, l’idea è di un sistema di gioco 4-3-3, con la variante di poter utilizzare un vertice alto o un vertice basso a seconda dell’avversario da affrontare. Si tratta di numeri, ma conterà molto l’interpretazione tattica che ne dà la squadra. Sono molto legato a questo territorio, dove ho molti amici. Vivo di calcio h24 ed essendo lontano da questo mondo da un anno e mezzo si può capire quanta voglia abbia di rimettermi in gioco. Per un allenatore è gratificante poter lanciare giovani che poi si affermano a grandi livelli come Kulusevski che ho allenato in passato. Per questo seguo il vivaio giallorosso. La rosa del Lecce dovrà avere determinazione e atteggiamento consoni al raggiungimento della salvezza. Il sostegno del tifo giallorosso in casa e fuori è stato un altro elemento che mi ha spinto ad accettare questa chiamata. Lecce ha un pubblico passionale e può rappresentare un’arma in più da sfruttare. La Serie A resta sempre difficile ed in questo periodo in cui l’ho visto da spettatore si è confermato tale. Come allenatore chiedo tanto a me stesso e di conseguenza anche ai miei giocatori. Non credo che sia il tecnico a dover chiedere i giocatori alla società ma trovare stimoli con il materiale tecnico di cui dispone. Conosco già Di Francesco e Dermaku. Non sono preoccupato perché ho accettato di rappresentare un club con a capo un presidente perbene, un Ds i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti ed un ambiente positivo che mi lascia sereno. I gioielli in rosa? Nel calcio di oggi possono arrivare richieste fino all’ultimo. Se c’è la possibilità di patrimonializzare per la società è bene che accada, ma sul mercato abbiamo le idee ben chiare su quanto c’è da fare. Ho seguito alcune gare della Primavera e nel comunicato che la società diramerà si saprà quali ragazzi saranno aggregati alla prima squadra nel ritiro di Folgaria. Loro devono sapere che non hanno ancora fatto nulla. Corvino? Urla ora come allora a Casarano… Ha ancora voglia di lavorare ed è carico come tanti anni fa. La fase difensiva prioritaria nel mio calcio? Credo che soprattutto nel campionato italiano spesso e volentieri le squadre che vincono vantano la miglior difesa, ma non è un fattore che indica che si disdegna la fase offensiva. Non parlo però per scelta dei risultati di Liverani o Baroni che mi hanno preceduto. Non amo fare proclami, ma con me si va in campo con un atteggiamento in cui ogni giocatore deve dare il massimo. Si cercherà di attuare un calcio propositivo e redditizio”. 

Infine, un passaggio anche per il Ds Stefano Trinchera: “Una data entro cui non accetteremo richieste per cedere o prendere calciatori? Noi non abbiamo necessità di svendere, ma non abbiamo mai precluso a nessuno la possibilità di crescita. Terremo conto di ogni eventuale richiesta ma sempre in maniera condivisa col mister e dopo attenta analisi su quel che c’è da fare”.

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