TORINO (di Pierpaolo Sergio) – Non basta una prestazione gagliarda al Lecce in casa della Juventus per tornare nel Salento con almeno un punto che pure avrebbe meritato. Atteggiamento tutt’altro che remissivo dei giallorossi, ma la prestazione di coraggio e carattere non è premiata da un risultato positivo al triplice fischio finale. Contro il Verona dovrà essere questo l’atteggiamento da mettere in campo.

FALCONE voto: 6
Non ripete il clean sheet come contro l’Udinese visto che incassa gol su punizione da Paredes al quarto d’ora del primo tempo. Nell’occasione sbaglia il piazzamento della barriera e si fa sorprendere dalla traiettoria. In avvio era stato intravisto fuori dai pali da Kostic ma il suo pallonetto era risultato fuori misura. Poco dopo è il VAR a graziarlo sul gol segnato da Miretti, ma annullato per fuorigioco. Al 40′ non può nulla sulla perfetta girata al volo di Vlahovic che lo trafigge sul secondo palo per il 2-1 con cui le squadre vannoal riposo. Nella ripresa, il palo gli è amico al 62′ su incornata di Danilo susseguente a corner. Prima vera parata all’82’ su diagonale da lontano di Kostic che devia in angolo. Si ripete al 90′ su Vlahovic in uscita a valanga.

BASCHIROTTO voto: 6
Gioca da esterno destro di difesa per ovviare alla panchina di Gendrey. Dalle sue parti agisce Kostic e deve mantenere alta l’attenzione perché ha una velocità doppia rispetto alla sua. Non disdegna tuttavia le sortite in avanti a mettere palloni in area avversaria. Nell’azione che porta al raddoppio dei padroni di casa concede quei centimetri di troppo all’esterno croato sufficienti per fargli offrire l’assist per Vlahovic, sia pure su un cross deviato. Ripresa in cui spinge tanto e si porta più volte in area bianconera.

ROMAGNOLI voto: 6
Prima da titolare con la maglia del Lecce per l’ex Parma e gli capita sul prestigioso palcoscenico dell’Allianz Stadium. Da affinare l’intesa con Umtiti. In copertura Vlahovic è cliente scomodo e deve sudare il doppio per tentare di contenerlo. Tenta di farsi rispettare sulle palle inattive quando va a far valere la sua statura in attacco.

UMTITI voto: 7
Capitano aggiunto dl Lecce. Guida la difesa con la solita personalità, incitando i compagni e dando sempre l’esempio. Buona la visione di gioco e gli anticipi su un altro mostro sacro qual è Di Maria. L’ingiusta ammonizione che Fourneau gli commina in avvio di ripresa per presunto fallo su Miretti lo fa andare su tutte le furie. Insuperabile nelle giocate sullo stretto della Juventus, nel finale sventa una ripartenza micidiale di Chiesa lanciato in un due contro uno stoppandogli il pallone e facendo imbestialire Allegri per la clamorosa chance di chiudere in anticipo la gara fallita.

PEZZELLA voto: 6 
Primo tempo di buona personalità. Ci mette lo zampino nell’azione che porta al rigore concesso al Lecce con un cross per Maleh su cui Danilo commette fallo di mano. Si fa vedere in avanti senza dimenticare la fase difensiva. Esce a 20′ dal triplice fischio per aver finito le energie.

→ (dal 70′) CECCARONI voto: 6
Ingresso che contribuisce a rendere ancora più inedita la linea difensiva leccese. Si piazza lungo l’out mancino a giostrare da terzino dove soffre contro avversari che rispondono ai nomi di Cudrado, Chiesa e Pogba.

GONZALEZ voto: 6
Evita su Miretti il mortifero raddoppio a breve giro di lancette dal vantaggio bianconero con un apprezzabile recupero in piena area. Galleggia per il resto in mediana senza particolari acuti ma garantendo mobilità e quantità fino al cambio.

→ (dal 60′) DI FRANCESCO voto: 5,5
Non riesce a dare smalto all’attacco del Lecce. Si vede davvero poco e non va mai alla conclusione. Poca sostanza anche se da subentrato.

HJULMAND voto: 7
Il capitano è come al solito monumentale nel lottare a centrocampo tra le fitte maglie juventine che lo circondao. Va in contrasto e alla ripartenza con puntualità cercando di innescare gli avanti giallorossi. Lì nel mezzo è lui il gladiatore di Baroni e alza bandiera bianca solo quando viene richiamato dalla contesa.

→ (dall’88’) VOELKERLING PERSSON voto: S.V.
Innesto per giocaregli spiccioli di gara col 4-2-4.

MALEH voto: 6
Nasce da un suo intervento troppo irruento la punizione che permette alla Juventus di sbloccare subito il match. Aggressivo sui portatori di palla di Allegri, duella in mediana per sopperire all’inferiorità numerica dettata dai moduli in campo. È lui che duella con Danilo su cros di Pezzella col difensore avversario che tocca la palla con la mano provocando il rigore del momentaneo 1-1. Resta bene in partita fino al momento della sostituzione arrivata quando inizia a calare i ritmi.

→ (dal 60′) BLIN voto: 6-
Non particolarmente in partita quando viene spedito in campo. Si piazza in mediana ma i palleggiatori juventini hanno spesso la meglio e lo superano con troppa facilità. Cerca allora di essere utile negli ultimi venti metri ma non riceve un pallone per tentare il tiro gobbo.

BANDA voto: 7
Schierato sul fronte sinistro dell’attacco giallorosso, mette spesso e volentieri fino al 95′ in difficoltà la retroguardia bianconera con le sue folate a tutto gas. Purtroppo talvolta pecca però in precisione nei passaggi e spreca alcune potenziali occasioni per andare a rete. Nel secondo tempo diventa a tratti imprendibile e offre giocate sopraffine su cui i compagni non lo seguono a dovere. Bonucci poi gli impedisce di andare a segno sugli sviluppi di un calcio d’angolo rimettendoci una ferita al capo.

CEESAY voto: 6,5
Gioca un gran primo tempo in cui va subito in gol ma il VAR gli fa solo rinviare la gioia di segnare contro un’altra big del campionato dopo Inter e Atalanta. Si presenta infatti lui sul dischetto e segna un bel penalty contro un portiere che i rigori li sa parare. Costante spina nel fianco della difesa juventina, se non trova modo di calciare con più pericolosità verso la porta è solo per questione di sfortuna nei rimpalli o di errori tecnici sul controllo palla, oppure per questione di centimetri sugli inserimenti. Nello scorcio finale della partita ha sulla fronte una clamorosa occasione ma centra Szczesny da pochi metri. Allora viene richiamato in panca dopo aver speso davvero tanto ed essere scivolato un numero incommensurabile di volte.

→ (dall’88’) COLOMBO voto: S.V.
Tocca un paio di palloni ma non trova la spizzata vincente nel frenetico finale di gara.

OUDIN voto: 6,5
Parte subito a razzo creando il panico in area juventina e servendo a Ceesay un pallone da spingere solo in rete. Peccato che il compagno fosse in posizione irregolare. Mostra discreta personalità e tecnica per larghi tratti nella prima frazione di gioco offrendo sontuose aperture per i compagni. Anche nella ripresa è prezioso a dettare i tempi della manovra d’attacco, anche quando arretra a giocare da mezzala.

All. BARONI voto: 6,5
Tanto Lecce al cospetto di una Juventus solo apparentemente rimaneggiata ma sempre e comunque superiore ai salentini. La sua squadra gioca un dignitosissimo incontro mettendo spesso in imbarazzo i conclamati campioni di Allegri. Tornare a casa sconfitti non rende merito alla compagine giallorossa che è scesa in campo col piglio giusto e con la voglia di conquistare punti contro qualunque avversario, proprio come chiesto durante questi giorni a Hjulmand e compagni. Avanti con questo piglio nelle ultime 5 gare di campionato per andarsi a prendere la sospirata salvezza.

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