A determinare il risultato contro il Monza sono state un paio di decisioni dell'arbitro Pairetto e del VAR che non sono state favorevoli ai giallorossi. Primo acuto in A di Gonzalez.
LECCE (di Giovanni De Leonardis) – La partita tra chi non ha mai vinto (il Lecce) e chi ha sempre perso (il Monza) finisce in parità, risultato che va benissimo ai brianzoli che cancellano lo zero in classifica alla voce “punti”. Baroni schiera il consueto 4-3-3 con Falcone tra i pali, Pongracic e Baschirotto centrali difensivi, Gendrey e Pezzella ai lati, centrocampo con Hjulmand in mezzo tra Helgason e Bistrovic, linea d’attacco con Di Francesco e Banda esterni, Ceesay centrale.
Stroppa risponde con il 3-5-2, vantando quindi, almeno sulla carta, una superiorità numerica a centrocampo. Il Monza parte meglio, gestendo palla nella metà campo leccese, mentre i padroni di casa preferiscono aspettare e ripartire in velocità sugli esterni, soprattutto sulla corsia sinistra in cui opera Banda.
La prima occasione della partita è del Lecce con Baschirotto che colpisce di testa da corner e manda di poco fuori. Banda è indiavolato sulla fascia, in un paio di occasioni si libera del proprio avversario e mette la palla in mezzo dove per poco prima Ceesay (al 16°) e poi Di Francesco (al 28°) non arrivano sulla palla.
Il Monza si rende pericoloso con l’ex Pessina che di testa indirizza verso la porta del Lecce ma Pezzella ripara in angolo.
Al minuto 35 il risultato si sblocca. Hjulmand commette fallo su Caprari ad una ventina di metri dalla porta del Lecce. Sensi si incarica del calcio di punizione, abilmente indirizzato a fin di palo nell’angolino sinistro della porta difesa dall’incolpevole Falcone. Il risultato di 0-1 accompagna all’intervallo le squadre negli spogliatoi.
Baroni lascia uno spento Helgason negli spogliatoi e presenta Gonzalez al suo posto. Mossa proficua perché dopo tre minuti Banda si destreggia bene sulla trequarti, verticalizza per Ceesay che con un traversone in area monzese taglia fuori l’estremo Di Gregorio. Di Francesco manca l’impatto con il pallone, ma a rimorchio da dietro arriva proprio Gonzalez che insacca con un preciso rasoterra.
Il Lecce prende coraggio, crede di poter far sua la partita e si riversa nella metà campo di un rinunciatario Monza ben disposto ad accontentarsi del pari. La manovra dei giallorossi però non è fluida, le energie vanno però esaurendosi (complice il gran caldo) e fino al 90° la porta brianzola non corre pericoli. Li corre invece nei 6 minuti direcupero, con Di Gregorio chiamato a disinnescare prima un colpo di testa di Gonzalez e poi un tiro di Colombo.
Il Lecce ha provato a vincerla, per quanto visto nel secondo tempo avrebbe anche meritato i tre punti, ma per vincere è necessario buttarla dentro. A onor del vero, un paio di decisioni dell’arbitro Pairetto e del VAR non sono state favorevoli al Lecce: manca ilsecondo cartellino giallo a Sensi per una dura entrata su Hjulmand, ma soprattutto manca un calcio di rigore per un fallo di mano in area del Monza, abbastanza evidente per tutti ma non per il VAR.
Vittoria, dunque, rimandata a data da destinarsi, ma il punto conquistato comunque muove la classifica e relega il Lecce al quartultimo posto. Magari fosse così anche il prossimo 4 giugno…